Il Venezia cerca la scossa per raggiungere la salvezza, giocatori come Oristanio e Busio saranno fondamentali, che impatto avrebbero?

Con le ultime due sconfitte, contro Milan e Torino, sommate al solo punto conquistato tra Lazio e Fiorentina, il Venezia di Esuebio Di Francesco sembra essere sprofondato in una profonda crisi.

In queste prime quattro uscite stagionali poi, i Leoni alati, hanno subito la bellezza di otto reti, riuscendo però a siglarne solamente una.

Questo brutto periodo però si sta riflettendo anche su alcuni dei talenti migliori in forza ai lagunari, le quali abilità sono state sporcate ed influenzate dalle prestazioni non ottime della squadra.

A propria disposizione infatti, Di Fra si ritrova alcuni dei giovani più interessanti del panorama Italiano.

Antonio Raimondo, Hans Nicolussi Caviglia e Franco Carboni sono solo alcuni dei potenziali campioni che compongono la rosa.

Ma i coloro che più hanno risentito della attuale condizione della squadra e che invece potrebbero contribuire maggiormente alla salvezza sono due classe 2002.

Parliamo di Gaetano Oristanio, trequartista in prestito dall’Inter, che già l’anno precedente con il Cagliari aveva dato una dimostrazione della propria classe.

E Gianluca Busio, da sempre considerato una promesse e che dopo una stagione spettacolare in Serie B terminata con la promozione, promette di salire ancora di livello.

Questi due “baby fenomeni” potrebbero veramente trascinare la squadra ad un piazzamento più alto?

La risposta è un sonoro “Sì”, ecco il perché:

Oristanio e Busio per salvare il Venezia?

Per capire l’impatto che questi due calciatori a pieno regime potrebbero avere sulla squadra, occorre prima capire di cosa necessita il Venezia.

Il primo aspetto da curare potrebbe essere quello del mediano, che dovrebbe fungere da filtro in fase difensiva per poi far ripartire la manovra dai propri piedi.

proprio questo sembra essere mancato alla squadra di Di Francesco, che in queste prime quattro uscite ha registrato un posesso palla medio pari al 39,5%.

Con la maggior parte delle azioni offensive che venivano bloccate sul nascere, spesso a causa di una imperfezione del regista,

la precisione dei passaggi nella metà campo avversaria e delle palle lunghe inoltre corrisponde al 65% e 43,6%, dati di gran lunga inferiori a quelli medi della Serie A.

In questo aspetto dunque sia l’ex Cagliari che lo statunitense potrebbero essere di grande aiuto.

Oristanio ha infatti dimostrato una certa competenza nell’immisione di passaggi lunghi, il 100% riusciti in questa stagione e l’80 in quella passata.

Mentre Busio può vantare una certa dimestichezza con i passaggi riusciti nella metà campo avversaria, come dimostrato dalla percentuale pari al 79%, specialmente durante il pressing avversario.

Sempre l’americano poi ha registrato parecchi dribbling riusciti, ed in fase difensiva, nonostante l’altezza di soli 170cm ha dimostrato di caversale in maniera eccelsa.

Circa quattro palloni recuperati, quasi due salvataggi e meno di un dribbling subito a partita in Serie B.

Per quanto riguarda il primavera dell’Inter invece, ha già dimostrato eccelse abilità di dribbling, 58% riusciti in Serie A a Cagliari.

Oltre alle due reti ed un assist in sole 11 presenze da titolare, che potrebbero aumentare notevolmente se posto in ambiente favorevole.

Il Venezia si ritrova dunque due interpreti perfetti per tentare risolvere i problemi presentati durante le prime quattro partite.

Il tempo richiesto per il loro ambientamento potrebbe essere piuù del previsto ma le qualità ci sono e Di Francesco saprà come usarle.

Ora tocca ai veneti dimostrare di credere nei giovani talenti.