Nonostante la classifica non troppo sorridente, il Venezia presenta delle caratteristiche che possono fare male alla Juve.
Ci sono certe partite che, ben prima dal calcio d’inizio, sembrano essere già scritte, sia a causa del diverso blasone delle due squadre che si sfidano, sia per il loro reale tasso tecnico, testimoniato, magari, anche dalla differente quota raggiunta in classifica.
Il match di stasera dello Stadium, per esempio, è un perfetto spaccato di questa situazione, se è vero che il Venezia di Di Francesco si trova ad occupare l’ultima piazza, mentre i bianconeri di Thiago, nonostante un periodo non facilissimo, si trovano in sesta posizione e sono reduci dalla bellissima vittoria contro il City.
Non è un caso, dunque, che la gara tra torinesi e lagunari sia stata una delle più scommesse dell’intero turno di Serie A, visto che molti giocatori, volendo andare sul sicuro, hanno pronosticato la vittoria della Juventus, nonostante la quota molto bassa.
Il calcio, però, riesce in ogni situazione ad insegnare come non esistano, nella realtà effettiva dei fatti, questo tipo di partite, essendo ogni scontro una storia a parte, la quale può essere segnata da mille variabili diverse e imprevedibili.
Ecco, allora, che, aldilà di tutti i fattori che indicano la partita dello Stadium come impossibile da vincere per il Venezia, quest’ultimo ha sicuramente una chance di fare male ai bianconeri, i quali, come mostrato nell’ultimo mese anche a causa dei numerosi infortuni, possiedono, loro malgrado, alcuni talloni d’Achille.
Sarà compito di DiFra, quindi, cercare di carpire quali possano essere i varchi nei quali infilarsi per poter giocare un brutto scherzo alla Vecchia Signora, che questa sera, dopo le fatiche di coppa, potrebbe presentarsi un po’ stanca ed assonnata.
La possibile formazione del Venezia
Eusebio Di Francesco, nonostante l’inizio non meraviglioso del Venezia, ha scelto di non variare l’impostazione tattica della propria squadra e, quindi, pur essendo lui un grande amante del 4-3-3, ha continuato a mettere in campo i suoi calciatori con il 3-4-2-1.
Usando questo modulo, infatti, i lagunari hanno dalla loro due evidenti “pro”, i quali, fin dalle prime partite, non hanno cercato in alcun modo di mascherare.
Il primo di questi due è rintracciabile nella massiccia superiorità numerica di cui i veneziani si trovano a disporre sulle fasce, dove, oltre ai due trequartisti, possono contare ovviamente sui quarti di centrocampo, ma, a volte, anche sui due braccetti laterali.
Questi ultimi, infatti, molto spesso non sono dei veri e propri difensori centrali, ma, al contrario, dei terzini adattati in quel ruolo, utili per garantire ancora più spinta alla squadra, oltreché un’impostazione più fluida in uscita dal pressing avversario.
L’altro punto di forza del Venezia, esaltato dal modulo, è la presenza di Gaetano Oristanio sulla trequarti, territorio dove il ragazzo italiano continua a seminare il caos da inizio campionato, facendo impazzire tutte le difese con cui si è confrontato.
Un vero e proprio uragano, che per innescarsi ha bisogno solo di ricevere il pallone dalla difesa, ricoprendo anche il ruolo di cerniera fra il reparto arretrato e quello offensivo.
E’ su di lui, dunque, che DiFra ha fatto “all-in”, affidandogli il maggior numero di responsabilità offensive della squadra lagunare.
Come dar fastidio alla Juve
Che la Juventus di Thiago Motta sia la squadra più forte delle due è indubbio, ma che la compagine bianconera sia anche abbastanza prevedibile è altrettanto semplice da individuare.
Fin dalle prime giornate, infatti, la Vecchia Signora si è esaltata contro squadre che le lasciavano numerosi spazi aperti, nei quali la qualità e la velocità dei suoi attaccanti andavano a nozze.
Non è un caso che in Europa Motta abbia disputato delle partite migliori rispetto che in campionato, ottenendo tre vittorie su sei partite, ma, in generale, convincendo più che in Serie A.
Al contrario, invece, la compagine torinese è andata spesso in difficoltà nel momento in cui le sue rivali hanno deciso di barricarsi nella propria metacampo, scegliendo di difendersi ad oltranza ed aspettare il momento giusto per ripartire.
Nonostante possa essere un po’ banale e limitante, dunque, a mio modo di vedere, il Venezia questa sera deve venire a Torino non con l’idea di pressare alto e giocare in maniera offensiva, ma, in maniera umile e avveduta, con l’intenzione di riconoscere i propri limiti e cercare di sfruttare le proprie qualità.
Tentando di difendere la propria porta, infatti, i lagunari potrebbero usare le fasce e il talento di Gaetano Oristanio per ripartire velenosamente verso la porta bianconera, costringendo Thiago a pagare caro le disattenzioni che, specialmente dopo la gara contro il City, potrebbero arrivare da parte dei suoi uomini.
Una strategia poco cool, dunque, ma che se messa in pratica, secondo la mia visione, rischia di essere la migliore per arginare la maggior qualità dei fidati interpreti di Motta.
Foto: instagram Gaetano Oristanio.