Gli uomini di Motta, vincono una gara a due facce, rischiando molto nel finale. Ottimi accorgimenti tattici del tecnico juventino che regalano alla “Vecchia Signora” i 3 punti.
Dopo due settimane difficili tornano a sorridere i tifosi bianconeri. A Udine arriva una vittoria per 0-2, nonostante una gara a due facce. Una prima frazione dominante, abbinata però a una seconda dove la Juventus ha rischiato troppo.
Dopo tante incertezze difensive Di Gregorio conclude la gara a porta inviolata, pur vedendo un gol annullato a Davis.
Prestazione importantissima in questo senso di Manuel Locatelli. Il capitano bianconero ieri ha svolto un ruolo fondamentale nella gara della Juventus, permettendo ai suoi di potersi sbilanciare in avanti, ma senza perdere compattezza.
Di fatto l’ex Sassuolo si abbassava, sempre sulla linea dei difensori, accettando di giocare uomo su uomo, senza permettere all’Udinese di trovarsi in superiorità numerica.
In questo modo Thuram ha avuto maggiore possibilità di alzarsi sulla linea dei trequartisti, sfruttando la sua capacità di inserimento. Non a caso il gol che sblocca la gara arriva grazie a un incursione del centrocampista, tra i migliori in campo.
L’ex Nizza ha concluso la gara, con 8 palloni recuperati, il 100% dei dribbling riusciti e 2 grandi occasioni create. Una prestazione totale, per il figlio di Lillian, dopo alcune prestazioni opache.
Prestazione opaca quella di Koopmeiners e Vlahovic, con il serbo spesso escluso dalla manovra della Juventus.
Ancora fuori condizione invece l’olandese che ieri ha disputato 90′, sprecando sul finale l’occasione di segnare il gol del 3-0.
Premiato come MVP del match Niccolò Savona. Il giovane italiano classe 2003, ha disputato una gara di grande sostanza, sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Grazie a una sua cavalcata in avanti nasce il secondo gol della Juventus.
Anche Savona quindi ha beneficiato della prestazione di Locatelli, che abbassandosi sulla linea dei difensori ha permesso al terzino della Next Gen di essere pericoloso in avanti.
La gara della Juventus: cosa manca alla fase offensiva bianconera
Nonostante la vittoria, Thiago Motta non può ritenersi estremamente soddisfatto della prestazione dei suoi. La Juventus ha sicuramente svolto in maniera eccellente la prima pressione, in maniera corale, come sottolineato dal tecnico in conferenza stampa.
Tuttavia una volta recuperato il pallone sorgevano i soliti problemi per i bianconeri. Contro squadre con un blocco basso, la Juventus continua infatti a trovare difficoltà. La ricerca dell’ampiezza, con Yildiz e Weah sulle fasce, funziona, ma diventa alla lunga prevedibile.
Per quanto arrivino sicuramente palloni nell’area di rigore avversaria i bianconeri fanno molta fatica a riempirla con tanti uomini e pertanto sprecano molte occasioni.
Qui entra quindi in gioco l’importanza di un giocatore come Koopmeiners. L’olandese deve trovare la chimica con Vlahovic.
La sua posizione sulla trequarti è quella che può sbloccare definitivamente la manovra della Juventus. Gli esterni infatti si trovano spesso ingabbiati, costretti a ricevere palla spalle alla porta e scaricare all’indietro.
In quest’ottica diventa quindi fondamentale l’ex Atalanta, che come fatto nel secondo tempo contro il Genoa deve diventare una vera e propria seconda punta. Deve essere lui a imbucare Vlahovic, e allo stesso tempo a venir imbucato dal serbo.
Torna alla vittoria la Juventus torna a sorridere Thiago Motta. Nonostante un secondo tempo, ricco di indecisioni, i bianconeri ritrovano 3 punti e questo è l’aspetto più importante.
Martedì, ci sarà una gara importantissima contro il Lille, che potrà dire di più sul momento bianconero.