L’ex capitano del Torino ha scritto una lettera per salutare e ringraziare i suoi ex tifosi, ora pronto ad abbracciare la causa partenopea.

L’ex capitano del Torino Buongiorno si è congedato dalla tifoseria granata con una lettera in cui descrive tutto il percorso che l’ha portato a Torino e i 17 anni trascorsi insieme.

Come ben sappiamo, ora Buongiorno è ufficialmente un nuovo giocatore del Napoli di Antonio Conte, anche se non dimenticherà mai ciò che il Torino gli ha dato ed è stato per lui.

Torino, la lettera dell’ex capitano

“Guardo all’insù, chiudo gli occhi e ripenso all’inizio, al giorno in cui Silvano Benedetti mi consiglia di lasciare la squadra sotto casa, dove giocavano tutti i miei amici, per provare a entrare nella famiglia del TORO. Mai scelta fu più giusta. Da quel momento ho iniziato un percorso durato 17 anni.”

Infatti Alessandro Buongiorno è stato al Torino dal 2007 al 2024, i cui è cresciuto non solo come calciatore ma anche come uomo; è passato dall’essere un bambino ad un ragazzo fino all’uomo che è oggi.

Per chi si stesse chiedendo chi sia Silvano Benedetti, basta sapere che è un ex giocatore di Serie A cresciuto nel Torino e che dal 2001 al 2023 era dirigente nella società granata, specialmente interessato nel settore giovanile.

Un cammino pieno di emozioni, di gioia, di felicità ma anche di lacrime versate e delusioni che mi hanno permesso di crescere e di formarmi come uomo ancor prima che come calciatore”.

Ribadisce quanto detto prima, infatti il compito delle scuole calcio ( dovrebbe valere in tutta Italia) non è solo quello di formare grandi calciatori, ma è soprattutto quello di educare i piccoli ai valori dello sport così da essere grandi uomini in futuro.

Il prosieguo della lettera

“Se mi guardo indietro, mi sento un privilegiato, e percepisco di aver avuto la forza di affrontare ogni singolo istante con il massimo dell’impegno ma soprattutto con il cuore e con gli occhi di un ragazzo come tanti che stava provando ad inseguire il proprio sogno.”

“Ho cercato di migliorarmi quotidianamente, di rispettare tutti il più possibile e di seguire fino in fondo la mia testa e ciò che sentivo dentro di me. In questo modo sono riuscito a realizzare ben due sogni: giocare e indossare la fascia da capitano della squadra della mia città, per cui ho sempre tifato fin da bambino.”

“E poi quello di leggere i nomi dei caduti di Superga. Un onore. Questi due momenti rimarranno per sempre impressi nella mia mente e dentro il mio cuore”.

Per ogni giocatore che passa a Torino e non solo deve essere un’emozione salire a Superga per scoprire la brutalità di quel giorno che nel giro di pochi minuti ci ha portato via il Grande Torino, una generazione di fenomeni arrivati tutti nello stesso momento quasi irripetibile.

“Vorrei dire un immenso GRAZIE a tutti i tifosi. Mi avete fatto sentire il vostro supporto, il vostro attaccamento e la vostra passione. Mi sono sentito a casa, in una grande famiglia. Avete preso per mano e fatto crescere”.

Non poteva mancare un ringraziamento ai tifosi prima del gran finale in cui si prepara alla sua nuova esperienza partenopea.

Ora, per me, è arrivato il momento di prendere un’altra strada a livello professionale. Vi vorrò sempre bene, e spero che anche Voi continuiate a volermene. Torino è la mia città e lo sarà sempre.Bongio”.

Questo è stato il saluto finale di Buongiorno al Torino, un percorso di un ragazzo iniziato da bambino e terminato da fuoriclasse.