Tre sconfitte di seguito per il Torino di Vanoli che contro il Como di Fabregas ha bisogno di ritrovare la mentalità persa.
I granata, dall’infortunio accorso a Duvan Zapata, sono entrati in un periodo definibile come “mini crisi” perdendo la mentalità vincente e venendo sconfitti nelle ultime tre di Serie A.
Il compito di Vanoli sarà ora far ritrovare fiducia al gruppo per tentare di tornare ai livelli espressi all’inizio di questo campionato.
Il problema difesa in casa Torino:
In casa granata, il problema principale di questo periodo scarso di risultati positivi parrebbe legato soprattutto alla difesa o meglio alla fase difensiva.
Anche la partita della scorsa giornata contro il Cagliari ha sottolineato più di un’incertezza legata alla tenuta della difesa.
Contro i sardi, infatti, il Torino è stato sconfitto nuovamente in rimonta dimostrando il solito calo di mentalità che parrebbe accusare nei momenti più importanti di gara.
Indiscrezioni interne parlano di un lungo esame negli spogliatoi, dopo la sconfitta contro i rossoblù, con Vanoli intento ad insistere su due concetti fondamentali: più concentrazione e marcature migliori.
Concetti che il tecnico granata ha bisogno di far applicare immediatamente ai suoi in vista della partita casalinga, di venerdì, contro il Como.
L’obbiettivo principale sarà quello di dimostrare una tenuta difensiva migliore in campo per provare a riassestare la squadra partendo dal migliorare una difesa che, nelle prime otto di campionato, ha già subito 14 reti.
La situazione in classifica di Torino e Como:
Il Torino dopo una gran partenza ha, nelle ultime giornate, perso partite e quindi posizioni in classifica trovandosi, dopo otto giornate, nono ad undici punti.
Lo score dei granata recita: tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte arrivate negli ultimi tre turni di campionato.
Il Como, d’altro canto, sta facendo il percorso inverso dei granata avendo trovato i punti più importanti nelle ultime giornate mettendo in generale a referto: due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte.
I lariani attualmente si trovano quattordicesimi in Serie A, a quota nove punti, al pari di Bologna, Verona e Cagliari.
Torino, obbiettivo ritrovare mentalità ma quanto manca Zapata..
L‘inizio di questa Serie A offerto dal Torino del nuovo tecnico Vanoli era il meglio che i tifosi granata potevano aspettarsi dai loro beniamini.
I Granata, infatti, esprimevano un gran gioco sul rettangolo verde dimostrando, almeno alle prime di campionato, di potersela giocare con tutti (vedi partita vs Milan).
Soprattutto quel Torino visto alle prime di campionato risultava una formazione con le idee chiare e quasi già rodata.
Ma il motivo principale del gioco espresso e soprattutto dei risultati ottenuti lo doveva senza dubbio al suo terminale offensivo di riferimento: Duvan Zapata.
Sarebbe quasi scontato, visto il livello delle prestazioni offerte dal colombiano in quest’avvio di stagione, dire che tutte le difficoltà del Torino siano iniziate dal suo infortunio.
I Granata, infatti dopo che si è fatto male Zapata, non son riusciti più a conquistare i tre punti dimostrando difficoltà evidenti a trovare dei nuovi equilibri.
Dovrà essere bravo, ora, mister Vanoli a riuscire a “far dimenticare” Duvan e far riacquistare la mentalità vincente ai suoi giocatori ricreando un clima di serenità e fiducia.
L’obbiettivo è quello di lasciarsi alle spalle gli ultimi risultati e provare a ri-imboccare la buona strada iniziale puntando su giocatori che hanno voglia di riscatto.
Uno di questi è il naturale sostituto di Zapata: Sanabria, a segno, tra l’altro, nella scorsa, contro il Cagliari, con uno stacco aereo degno di un gran centravanti.
Il primo incontro tra Paolo Vanoli e Cesc Fabregas.
Venerdì, Paolo Vanoli ed il suo Torino ospiteranno il Como di Cesc Fabregas nella gara valida per la nona giornata di Serie A ma la prima volta che i due si incontrarono fu in Inghilterra.
Correva l’anno 2017 quando Antonio Conte, fresco di vittoria della Premier League con il suo Chelsea, chiamò nel suo staff Gian Piero Ventura con il suo vice a seguito Paolo Vanoli.
Chelsea di Conte che, al tempo, poteva fare affidamento, nel suo centrocampo, ad un campione di tecnica come Cesc Fabregas.
I Blues chiusero quella stagione quinti in Premier e le strade di Paolo e Cesc si divisero con Vanoli che seguì Conte all’Inter prima di “finire il tirocinio” ed iniziare la propria carriera da allenatore.
FOTO: Instagram Torinofc1906