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Supercoppa, quanto guadagneranno le squadre: ecco la somma

Andiamo a scoprire insieme quanto guadagneranno le squadre italiane per la Supercoppa che si giocherà ai primi di Gennaio in Arabia.

Il nuovo format della Supercoppa ha ricevuto moltissime critiche da parte degli addetti ai lavori e dei tifosi dato che l’affermazione ” Il calcio è della gente” non appare più vera.

Privare i tifosi italiani dello spettacolo di una partita secca, far diventare la Supercoppa un mini campionato solo per il vile denaro.

Però questo vile denaro per le società partecipanti è molto rilevante, andiamo a vedere nello specifico i premi solo per partecipare a questa competizione e quelli per il vincitore.

Supercoppa, ecco i guadagni delle squadre

Con la nuova trovata araba i guadagni totali passeranno da 7,5 milioni a 23 milioni totali, di cui 6,8 andranno nelle casse della Lega Serie A e la restante somma sarà divisa fra i club partecipanti.

Ciascuna delle due semifinaliste perdenti percepirà una somma di 1,6 milioni di euro, mentre la finalista prenderà ben 5 milioni e la vincitrice addirittura 8 milioni.

Questi premi, benché siano ben al di sotto dei principali campionati europei( su questo la lega tedesca è al top), comunque costituiscono una cifra importante e che aiuta i club italiani che vi partecipano.

È chiaro che a molti potrà non piacere, ma ormai da qualche anno il calcio è a un bivio: mettere al primo posto i soldi o le necessità di calciatori/tifosi?

L’elite del calcio mondiale sembra aver già deciso con una stagione che ormai per i top club non finisce mai, da Agosto fino ai primi di Luglio, giusto il tempo di una vacanza flash e poi di nuovo in campo.

Inoltre, anche la stagione in sé per sé prevede più partite, Champions anche a Gennaio, l’introduzione degli spareggi, insomma ci saranno giocatori che saranno costretti a giocare ininterrottamente per 10 mesi e mezzo e molte volte anche 3 volte a settimana.

È questa la decisione presa dall’elite del calcio mondiale? Siamo sicuri che sia quella giusta? Al momento non lo possiamo dire, ma sicuramente il calcio non può essere considerato della gente.

Il calcio è della gente?

Andare allo stadio diventa sempre più difficile, pochissime sono le partite di domenica alle 12:30 o alle 15( a volte esattamente due, una per orario) e sempre più sono i big match posizionati di domenica alle 20:45, orario improponibile per la maggior parte delle persone.

Chiaramente si usa quest’orario per coprire il fuso orario americano, ma persone che il giorno dopo devono lavorare( normalmente alle 6), come possono venire a vedere partite di domenica alle 20:45?

Vero è che molti di più sono i tifosi stranieri che vengono a vedere match di Serie A, ma non si sta perdendo un po’ il senso di appartenenza?

In conclusione, dobbiamo segnalare che grandi squadre come l’Inter, la Juve, il Milan giocano quasi esclusivamente alle 20:45, queste sono anche le squadre con più tifosi fuori sede.

Come fa un tifoso a fare un viaggio del genere con partita alle 20:45? Deve dormire a Torino/Milano, e se il giorno dopo lavora? E se non ha la disponibilità economica? Insomma, qualcosa per i tifosi andrà fatto, ma non sarà troppo tardi?

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