Tutti i giorni news reali sul calcio
CalcioSport newsletter
Rimani aggiornato su tutte le novità della tua squadra
menù

Soulé, è lui il vice Dybala: lo sarà anche nella Roma del futuro?

Soulé, il suo rendimento.

Da qualche settimana a questa parte, Matias Soulé si sta prendendo la Roma sulle spalle, sostituendo alla grande il suo amico Paulo.

Ci è voluto tanto per capire “quale stella fosse”, citando il grande ed indimenticato Lucio Dalla, Matias Soulé, il quale, arrivato alla Roma dopo una grande stagione in Ciociaria con il Frosinone, si portava dietro una grande mole di attese, dovute al talento di cui aveva ampiamente dato prova.

La sua coesistenza con Dybala, all’interno di un tridente rinnovato e molto entusiasmante, animava insistentemente i sogni dei tifosi giallorossi, che, aggrappati alle magie del loro duo degli argentini, sognavano di raggiungere finalmente la qualificazione in Champions dopo tanti anni.

Purtroppo per loro, la prima parte di stagione ha spento gran parte delle speranze di gloria, se è vero che, in coda a cambi di gestione continui e a conseguenti magri risultati, il tridente originario è stato smantellato, con Dovbyk e lo stesso Soulé, assai deludente nel girone d’andata, che hanno finito per perdere la titolarità.

Claudio Ranieri, dovendo forzatamente ricorrere a tutte le possibilità che il suo organico gli offriva, ha dovuto trovare la pazienza e la costanza utili per aspettare con grande calma il ritorno dell’argentino, la cui versione iniziale appariva troppo brutta per essere vera.

Matias ha avuto bisogno di tanto tempo e di altrettante panchine, servite a farlo maturare in vista dell’occasione che, evidentemente, il suo allenatore aveva promesso di dargli al momento opportuno, quando lo avrebbe ritenuto adatto a scendere in campo.

Dopo tanti mesi, quindi, il tempo di Soulé è finalmente arrivato e, da ormai qualche settimana, l’argentino sta facendo intravedere dei lampi del genio che aveva folgorato tutti, addetti ai lavori e non, lo scorso anno.

Il momento di Soulé

Il campionato della Roma di Daniele De Rossi, poco prima che il tecnico fosse mandato via dalla dirigenza in circostanze non ancora ben chiarite, si aprì con delle certezze risalenti al finale della stagione precedente e al mercato appena concluso.

Una di queste era sicuramente la presenza di Soulé all’interno dell’undici titolare, se è vero che il ragazzo, ammirato durante l’annata prima in magli giallo-blù, era apparso già a tutti assolutamente pronto per partire titolare nella formazione romanista.

L’argentino, però, interpretò male questa grande fiducia che gli fu concessa e, nelle prime uscite in campionato, non si dimostrò mai tranquillo nell’eseguire le sue giocate, dando la sensazione di dover per forza dimostrare quanto valesse.

Ecco che, dunque, nelle gare iniziali Soulé non colpì per niente e, anzi, agli occhi della maggior parte dei tifosi romanisti si guadagnò la reputazione di “mangiapalloni” e semplice ed effimero funambolo, bello esteticamente ma assai poco concreto.

Ciò su cui ha lavorato Claudio Ranieri, evidentemente, è stato proprio questo aspetto: il numero 18 della Roma oggi è un calciatore completamente diverso, che ha sì nell’uno contro uno l’arma principale, ma si rende utile anche in fase di non possesso.

Quest’ultimo aspetto era uno dei punti interrogativi maggiori riguardo lui e la sua possibile coesistenza con Dybala, la quale appariva inizialmente molto complicata proprio a causa dell’atteggiamento poco difensivo di entrambi gli argentini.

Dopo la cura del tecnico di Testaccio, Mati è cambiato e, ora, sognare un attacco in cui si muovano insieme lui e il suo amico e fratello maggiore Paulo non è più utopico come ad inizio annata.

Quale futuro per Matias?

A circa un mesetto dalla fine della stagione, che per la Roma si concluderà al termine di questa cinquina di partite che le restano in campionato, è difficile pronosticare per Soulé un futuro che non sia con la maglia giallorossa addosso, specialmente alla luce dell’ultimo periodo.

Il ragazzo argentino, difatti, l’estate scorsa ha sottoscritto un contratto valido fino al 2029 e, per questo motivo, appare molto complicato un suo trasferimento in un’altra squadra al termine di questa annata, la prima nella Capitale.

Da discutere, piuttosto, è la sua centralità nel futuro del club giallorosso, il quale, al momento, non ha molte certezze nei confronti del proprio avvenire, se è vero che, a qualche settimana dall’avvio del calciomercato estivo, non conosce ancora il nome del suo prossimo allenatore.

Come questa stagione ci ha dimostrato, ogni tecnico ha delle precise esigenze, le quali, in molti casi, tendono ad andare in contrasto con il rendimento dei singoli giocatori.

E’ ancora troppo presto, quindi, secondo il parere di chi scrive, per affermare che Matias Soulé sarà il padrone del futuro della Roma e, forse, è anche abbastanza controproducente, visto che l’argentino, a ventidue anni appena compiuti, non ha ancora le spalle così grandi per sopportare il peso di tutte le aspettative.

Ci vuole nuovamente tanta calma ed altrettanta pazienza, ma, di sicuro, il numero 18 sembra aver imboccato la strada giusta e, se continuerà in questa maniera, potrà di sicuro divenire uno dei protagonisti delle prossime stagioni giallorosse.

Foto: facebook AS Roma.

Rimani Connesso

Serie A nel cuore

Scegli la tua squadra del cuore e ricevi settimanalmente le news più importanti del tuo club!

Serie A nel cuore

Scegli la tua squadra del cuore e ricevi settimanalmente le news più importanti del tuo club!

Collabora con noi

Vuoi scrivere per CalcioSport.com ?

Compila i campi qui sotto e verrai contattato. 

Carica il tuo Curriculum VItae