Con la vittoria di Bergamo, il Napoli ha staccato l’Atalanta, consolidando fortemente il primato in Serie A, a pari, potenzialmente, con l’Inter.
Arrivati alla ventunesima giornata di Serie A, o meglio al secondo turno di ritorno, quando mancano diciassette partite a concludere la stagione, nascondersi, per le squadre che ambiscono allo scudetto, nonostante tutta la pretattica che si possa adoperare, diventa veramente complicato.
A rendere ancora più difficile lo scansare le attenzioni mediatiche, poi, ci sono partite come quella di sabato del Napoli a Bergamo, dove la squadra di Antonio Conte, abbastanza contro i favori del pronostico, ha strappato una vittoria importantissima ai rivali, i quali erano distanziati in classifica di appena quattro punti.
La rete di Lukaku, arrivata dopo una frazione nella quale l’Atalanta aveva messo in seria difficoltà i partenopei, ha reso possibile un allungo molto importante nell’economia di questa Serie A, i cui equilibri cominciano già a delinearsi con grande marcatezza.
La Dea di Gasp, infatti, lontana sette lunghezze dalla vetta, potrebbe aver detto addio al sogno scudetto, che, fino a qualche settimana fa, sembrava veramente realizzabile per gli uomini del piemontese, impantanatesi ultimamente in una serie di pareggi capace di arrestarne la lanciatissima corsa.
Potremmo, dunque, già conoscere il nome delle due principali pretendenti al titolo, con l’Inter e il Napoli che, al momento, sembrano essersi sganciate dal gruppone delle inseguitrici per tentare la volata finale, al termine di cui la Serie A conoscerà il nome del suo nuovo (forse) padrone.
Due fughe che possono strappare la Serie A
Che l’Inter e il Napoli fossero due delle migliori squadre di questo campionato, ormai, lo avevamo capito da molto tempo, almeno da una decina di giornate.
Nonostante abbiano un’impostazione tattica diversa e una maniera differente di scendere in campo, nerazzurri e partenopei tendono ad assomigliarsi per la grande solidità mentale di cui dispongono, donatagli sicuramente da i due allenatori.
Accade di rado, infatti, che le due squadre commettano delle ingenuità, regalando alle avversarie punti preziosi, come accaduto, stranamente, mercoledì a San Siro, quando l’Inter ha permesso al Bologna di tornare in Emilia con un pareggio meritato e molto utile alla classifica felsinea.
E’, dunque, questa la loro forza, che, a differenza di compagini come la Juve e il Milan, le quali mancano proprio di una certa costanza nei risultati e nelle prestazioni, ha consentito loro di rimanere sempre al vertice di questa Serie A fin dalle primissime giornate.
Davanti agli occhi di Inzaghi e Conte, ora, si apre una lunga ed estenuante marcia fino alla fine di maggio, nella quale, almeno a livello di calendario, il favorito sembra essere il leccese, se è vero che, tra Champions e Coppa Italia, il rivale dovrà disputare molte più gare rispetto a lui, a cui mancano ufficialmente solo diciassette partite al completamento della stagione.
Sarà una sfida, quindi, che si giocherà sul terreno delle energie e della forza mentale, qualità che serviranno soprattutto ai meneghini per cercare di rimanere competitivi sia in Europa che in Serie A, di cui puntano assolutamente a riconquistare anche quest’anno lo scettro.
Atalanta, è già finita?
Quella sfumata sabato scorso, considerato anche il pareggio dell’Inter di mercoledì sera, è stata sicuramente una grande occasione sprecata per la Dea di Gianpiero Gasperini, la quale poteva accorciare le distanze dalle rivali con una vittoria, mancata a causa di un maggiore cinismo degli azzurri di Lukaku.
Nonostante la sconfitta, i bergamaschi hanno messo in mostra il solito gioco bellissimo e molto offensivo, capace di mettere alle corde per lunghi tratti della contesa il Napoli, risultato in grande difficoltà in numerosi frangenti.
E’ un grande rammarico, dunque, che questi ultimi risultati, arrivati in coda ad una cavalcata praticamente senza macchie, rischino di aver pregiudicato il sogno scudetto orobico, ma, con diciassette giornate ancora da giocare, è di sicuro ancora troppo presto per piangersi addosso.
L’Atalanta, infatti, in corsa su tre fronti come l’Inter, non può assolutamente pensare che la sua stagione si sia conclusa qui, ma, al contrario, deve necessariamente tornare a lottare con il vigore che l’aveva caratterizzata nel girone di andata, sia in Serie A che nelle altre competizioni.
Anche in Champions, non a caso, gli orobici possono giocare qualche brutto tiro alle avversarie, specialmente nella fase ad eliminazione diretta, dove ogni scontro è potenzialmente decisivo.
In definitiva, anche se sicuramente la rincorsa allo scudetto si è complicata, non è ancora arrivato il tempo di ammainare le vele, visto che persistono delle possibilità di conquistare un altro trofeo dopo l’Europa League.
Foto: facebook ufficiale SSC Napoli.