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Serie A: Il Pagellone della seconda giornata di campionato

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Anche la seconda giornata di campionato si è conclusa ed è tempo per il Pagellone di Serie A e le sue consuete analisi.

Pagellone della seconda giornata

0 – Osimhen: Più che al giocatore, il voto grave è dato alla situazione che lo riguarda. Osimhen infatti è al centro di un vero e proprio “caso”, a pochi giorni dalla fine del calciomercato. La gestione fatta fin qui dell’attaccante è davvero pessima.

Aurelio De Laurentiis lo considera un vero e proprio patrimonio, e per questo non vuole svenderlo. Però nel momento in cui passi un’estate intera a cercare di cederlo, nonostante un recente rinnovo dichiarato soddisfacente da giocatore e società, per fare spazio al pupillo del nuovo allenatore (legittimamente, per carità) è normale che gli altri club aspettino per fare abbassare il prezzo.

In quanto patrimonio invece, forse il modo migliore per valutarlo bene era metterlo al centro del nuovo progetto, e non farlo allenare in disparte. La cura Conte avrebbe potuto giovare, il risultato invece è stata la decisione di andare via da Napoli, probabilmente in Arabia, lontano dal calcio che conta, e una vendita al ribasso rispetto alla clausola che veniva pretesa da De Laurentiis.

Da questa operazione ci perdono tutti: Società, giocatore e Serie A, che vede andar via un altro potenziale campione.

1 – Bandierina di Garzelli: Siamo alle solite. In Udinese-Lazio il guardialinee (oggi si dice assistente di linea, ma noi siamo per il vintage) Garzelli alza subito la bandierina su un fuorigioco inesistente. Per fortuna Doveri lascia proseguire, e infatti convalida il gol dei friulani. Eppure ci eravamo abituati a guardalinee che tenevano giù la bandiera anche su situazioni di fuorigioco netti, facendo andare avanti i giocatori con conseguente spreco di energia.

Forse sarebbe il caso di rivedere l’operato di questi assistenti e trovare una via di mezzo. Al di la di questo però, se sei indeciso, la bandiera va sempre tenuta bassa.

2 – Fonseca – L’allenatore è riuscito a fare anche peggio della prima giornata, incassando due gol dal Parma che potevano tranquillamente essere tre o quattro. La squadra si mostra ancora davvero troppo squilibrata, e i gol arrivano bene o male tutti alla stessa maniera.

Gravi le dichiarazioni di Musah, che ha affermato di non sapere quello che doveva fare in campo. La confusione è lampante in questo Milan, e niente sembra essere stato fatto per trovare identità di squadra ed equilibrio.

Le responsabilità però non sono unicamente dall’allenatore, ma anche, e soprattutto in realtà, di una società che pare quasi indifferente e che non è stata in grado di capire le necessità della squadra durante il calciomercato per prendere i giocatori giusti nelle giuste tempistiche.

3 – Roma: Anche la Roma fa un passo indietro rispetto in questa seconda giornata. Lo 0-0 contro il Cagliari poteva in qualche modo essere anche comprensibile, ma, con tutto rispetto per l’Empoli che ha giocato una signora partita, questo match casalingo per le disponibilità giallorosse era ben più alla portata, e una vittoria era il risultato minimo da conseguire.

Non solo il gioco espresso, ma anche alcuni giocatori stessi sono risultati ampiamente insufficienti, portando in campo un mix di errori gravi, scelte sbagliate e staticità.

De Rossi è chiamato a fare un lavoro soprattutto mentale che non tecnico o tattico.

4 – Palladino: La sua Fiorentina continua a navigare nel limbo dei pareggi. Risultati a parte, ciò che desta stupore sono le parole del tecnico in merito il calciomercato. Potrà anche avere ragione nel dichiarare la squadra ancora incompleta, ma finora le avversarie incontrate erano più che abbordabili anche con le attuali disponibilità della rosa.

Palladino ha già dimostrato di essere un valido allenatore, ma aspettando ulteriori innesti, date le sue dichiarazioni, ci si attende poi prestazioni di tutt’altro livello.

5 – Atalanta: Piccolo tonfo per la Dea, che non si conferma dopo l’ampia vittoria della settimana scorsa.

Anche l’anno scorso la squadra di Gasperini steccò alla seconda giornata, e non è certo un risultato che può mettere in allarme.

Nel complesso, quella col Torino è stata una bellissima partita, e la vittoria granata è dovuta più a meriti degli stessi giocatori del toro che non demeriti dei nerazzurri, anche se la sensazione è sempre quella che l’Atalanta possa fare di meglio.

6 – Dybala: Bene Dybala, che, in un mondo calcistico sempre più dominato dalle cifre da capogiro, rifiuta l’offerta araba per restare alla Roma.

I soldi, che comunque non sono pochi (6 milioni annui per lui attualmente), non sono tutto riferisce la Joya, che ha fatto probabilmente la scelta più difficile, consigliato anche dalla moglie Oriana, e magari può risultarne un messaggio ai colleghi.

Core de Roma.

7 – Inter: Inter che si dimostra la grande squadra che è ottenendo una bella vittoria dopo la prestazione un po’ grigia contro il Genoa.

Certo, contro il lecce non ci si poteva aspettare altro, ma in questo avvio di stagione, in generale, non sembra cosi scontato rimettersi subito in carreggiata, e i nerazzurri ci riescono bene con una prestazione convincente.

Bene l’inserimento di Taremi alla sua prima partita. Gli è mancato solo il gol e ha provato una rovesciata che ha incendiato lo stadio. Giustamente soddisfatto Inzaghi, che ha trovato un’altra sigla che funziona: la ThuTa di Thuram e Taremi, che sembra poter offrire buone garanzie per attuare un buon giro la davanti. Attacco vincente.

8 – Antonio Conte: Ancor più difficile era riprendersi da un ko come quello subito dal Napoli contro il Verona.

Alla seconda di campionato i partenopei invece giocano un’ ottima partita sotto ogni aspetto, facendo dimenticare la figuraccia della precedente giornata.

Di Lorenzo segna un gol che i tifosi sperano essere simbolo di redenzione dopo gli ultimi mesi dell’esterno, e il debutto di Buongiorno non poteva essere migliore.

Conte sembra avere scosso gli animi, e non ci si aspettava altriementi.

9 – Medio piccole: Medio piccole a chi? Mettiamo il toro a rappresentante, che ha ottenuto un pari (che sa di vittoria) contro il Milan e una vittoria più che convincente contro l’Atalanta. Vanoli ha le idee chiare, supportato da una squadra composta da ottimi giocatori, su tutti il portiere Milikovic-Savic e un Zapata immortale.

Voto condiviso con Parma, che surclassa il Milan offrendo un gioco rapido e ben preparato. Empoli, che nonostante le défaillance giallorosse mostra buona attitudine. Udinese, vincitrice contro la Lazio. Genoa, che si impone su un Monza che probabilmente deve ancora trovare la sua dimensione.

Annata di Serie A che può dimostrarsi affascinante anche grazie al buon lavoro di queste squadre.

10 – Thiago Motta: Altra giornata, altro giovane scoperto. La partenza in campionato del nuovo tecnico è più che intelligente. Alla seconda giornata è primo in solitaria nella classifica.

Quella mostrata finora è una Juve spietata, che offre bel gioco e finalmente capace di segnare.

Il buon lavoro sul campo inoltre è supportato dall’ottimo operato di Giuntoli sul mercato, di cui si vedono già i risultati grazie a Douglas Luiz.

La Juve ha creato in pochi mesi un contesto funzionale e chiaro, che può certamente rivelarsi vincente anche già da quest’anno se si dà conferma sul lungo alle premesse mostrate fin qui.

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