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Serie A, giocatori a confronto: Zaniolo VS De Ketelaere

Chi meglio tra Cdk e Zaniolo?

Analizziamo tatticamente i due trequartisti dell’Atalanta Zaniolo e De Ketelaere cercando di capire cosa possono offrire a Gasperini

Charles De Ketelaere è arrivato a Bergamo la scorsa stagione in prestito con diritto di riscatto dal Milan. Le sue prestazioni hanno da subito convinto e al termine della stagione ha messo a segno 9 gol e 8 assist.

A Milano lamentavano il fatto che il belga fosse ancora acerbo dal punto di vista mentale, che patisse la pressione di giocare in un grande club con tanti tifosi al seguito. Con la maglia dell’Atalanta ha dimostrato di essere un lontano parente del De Ketelaere visto con il Milan e ormai è un punto fermo della rosa.

Discorso diverso invece per Nicolò Zaniolo, reduce da un anno e mezzo giocato a metà tra Galatasaray con cui ha messo a segno 5 reti in 10 presenze e trionfato nella Super Lig turca e Aston Villa, squadra in cui ha disputato l’ultima stagione.

L’italiano ha scelto la corte di Gasperini con la speranza di riscattare le ultime esperienze poco esaltanti, in cui non ha fatto male, ma non ha trovato lo spazio che sentiva di meritare. A Zaniolo servono continuità e fiducia e vedendo che dopo il passaggio all’Atalanta molti giocatori sono rinati ecco che si è convinto definitivamente.

Nicolò Zaniolo: qualità del giocatore

La struttura fisica è molto buona: è alto 190 centimetri per 79 chili. Questa struttura fisica non intacca negativamente sulle sue qualità atletiche, sapendo essere rapido e veloce.

Zaniolo è un giocatore duttile, che può agire contemporaneamente da trequartista o da mezz’ala. Negli ultimi anni però ha sempre agito sulla trequarti campo.

Il ragazzo sa verticalizzare e muoversi senza palla inserendosi spesso dietro la linea difensiva avversaria. Allo stesso tempo, a seconda di quello che gli viene richiesto dal mister, sa anche abbassarsi sulla mediana per richiedere palla nei piedi e legare il gioco con gli esterni.

Presenta ottime doti di esplosività e grande abililtà palla al piede, ha visione di gioco e tenta spesso di verticalizzare per l’attaccante in profondità mettendolo nelle condizioni di segnare.

Zaniolo: difficoltà incontrate

Soprattutto negli ultimi anni, Zaniolo ha evidenziato problematiche di natura fisica, che per un ragazzo di 25 anni, con ancora metà carriera davanti non sono un buon segnale. Nella stagione 2023/2024 prima di fratturarsi il metatarso e star fuori 81 giorni, per vari problemi fisici stette fuori 40 giorni in totale.

Inoltre è appena arrivato a Bergamo e ha già lamentato problemi di tendinite e agli adduttori, saltando 3 giornate di campionato.

Zaniolo spesso pecca nelle scelte tattiche, che siano palla al piede o in fase di pressing. Se ai primi tempi della Roma di Di Francesco sembrava essere bravo in fase di rifinitura, ora pare aver perso un po’ di smalto in quelle situazioni.

In fase di pressing sembra essere poco intelligente e dispendere molte energie senza poi recuperare il pallone. Questo scenario è forse frutto di lavoro svolto in modo molto meccanico, quasi fatto senza pensarci.

I problemi visiti ultimamente sono perlopiù frutto della testa, appare spesso distratto e poco preciso nel compito da svolgere. In tutto ciò le sue qualità tecniche sono indiscusse.

Charles De Ketelaere: qualità del giocatore

De Ketelaere è alto 192 centimetri e pesa 74 chili. Ha una struttura fisica che in confronto a Zaniolo lo vede con meno muscolatura guadagnando in termini di velocità.

Arrivato come trequartista, il Gasp ha deciso di reinventarlo a seconda punta. Le sue caratteristiche infatti sono proprio quelle tipiche di un attaccante. Spicca per le eccezionali doti di dinamismo. Non sta mai fermo, svaria su tutto il fronte d’attacco offrendo diverse opzioni di passaggio ai compagni.

Come Zaniolo più talvolta chiede palla nei piedi e dar vita lui stesso alla manovra d’attacco. Ha un’ottima progressione palla al piede che gli permette di macinare anche diverse decine di metri di campo senza perdere il possesso della sfera.

Si distingue poi per la qualità nell’ultimo passaggio. Lo abbiamo visto dialogare molto bene con Lookman con cui ha instaurato un’intesa ottima. I due si cercano spesso e si rendono pericolosi in più frangenti dell’azione offensiva, non disdegnando però della soluzione personale che provano diverse volte con successo.

E’ proprio questo gioco di movimenti, questo portarsi via gli uomini a vicenda che valorizza le giocate dei due bergamaschi.

Si sottolinea anche la capacità di Cdk di saper finalizzare in modo efficace, sia di piede che di testa. Insomma è un pericolo per le difese avversarie ogni qual volta che si avvicina, anche senza palla.

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