Dennis Man e Riccardo Orsolini sono i due protagonisti chiave delle ultime stagioni rispettive di Parma e Bologna. Entrambi hanno avuto un ruolo fondamentale nei successi delle loro squadre vediamo come.
Orsolini e Man a confronto
Per avere un quadro più chiaro di entrambi, utilizzeremo i dati della stagione 23/24, così da avere a disposizione tutti i dati relativi a una stagione completa.
Partiamo da Dennis Man, il rumeno classe 98 nella passata stagione, in Serie B, ha collezionato 11 gol e 6 assist avendo a disposizione circa 74 minuti a partita, tutto questo si traduce in 0,3 goal a partita e 0,2 assist a partita.
Riccardo Orsolini invece, in Serie A, nella scorsa stagione ( una di quelle indimenticabili per lui) ha raccolto 10 gol e 2 assist avendo una media di 54 minuti per partita, questo significa che Orsolini ha fatto 0,3 gol e 0,2 assist a partita. Al momento sono pari entrambi.
Orsolini lo scorso anno è stato protagonista di una cavalcata storica, riportare in Champions il Bologna dopo quasi 60 anni. Non è stato da meno Dennis Man che in Serie B lo scorso anno ha contribuito a riportare il Parma in Serie A dopo 3 anni di assenza.
Chiaramente non è lo stesso portare una squadra in Champions e un’altra in Serie A ma sono sicuramente due ritorni storici che senza uno di questi due probabilmente non sarebbero successi.
Come gioca Man
Entrambi hanno giocato e giocano prevalentemente come ala destra, ma analizzando le loro heatmap, ovvero una mappa che mostra con colori più intensi le aree del campo dove un giocatore ha avuto maggiore attività durante una partita.
Si “accende” nelle zone con più movimenti o azioni, evidenziando il raggio d’azione del giocatore. Nel caso di Dennis Man possiamo notare come il numero 98 del Parma oltre ad essere un esterno a tutta fascia ritorna poco in difesa rispetto a Orsolini ma, si accentra di più rispetto al suo avversario.
La sua heatmap si accende nella trequarti avversaria, Man è uno di quelli che punta l’avversario sempre, rischia sempre la giocata e, stando a quello che dicono i suoi dati, spesso la scommessa di puntare l’avversario la vince. Difatti il 53% dei dribbling che prova a partita gli riescono.
Man rientra poco in difesa ma se si tratta di vincere contrasti, che siano aerei o a terra, sa come farlo. A partita vince il 47,9% dei duelli a terra e il 49% dei duelli aerei. Niente male per un’ala destra di 80 kg.
Il gioco di Orsolini
Andiamo invece ad analizzare la mappa di “Orsonaldo” così lo chiamano a Bologna dopo le prestazioni da fenomeno assoluto lo scorso anno. La sua heatmap si infuoca su tutta la fascia destra, non c’è uno spazio che Orsolini non abbia calpestato.
Orsolini torna di più in difesa e punta di meno l’avversario, ma ritornando in difesa più volte è più probabile che perda dei contrasti o che punti l’uomo meno spesso rispetto a Man. Nonostante questo andando a analizzare i dati di Orsolini, l’esterno italiano perde meno volte la palla rispetto a Man.
L’ala del Bologna dimostra a differenza di Man maggiori attitudini difensive, ma rientra anche lui all’interno del campo, la sua heatmap a diffferenza di quella di Man si accende ai bordi dell’area avversaria, la mattonella di Orsolini è quella all’angolo dell’area di rigore.
La signature move, così la chiamano nei videogiochi, di Orsolini è quella di portare palla, puntare l’avversario, arrivare al limite dell’area e di colpo sterzare sul piede forte, il sinistro, da lì carica il tiro e il pallone finisce in rete, solitamente sotto al sette oppure all’angolo basso.
Un esempio? Bologna-Salernitana vinta per 3 a 0, al 14’esimo Orsolini fa un gol esattamente come quello appena descritto. Marchio di fabbrica.
Orsolini ha una maggiore propensione a contribuire alla fase di costruzione del gioco, sfruttando la sua visione di gioco per creare occasioni da gol sia per sé che per i compagni. Difatti “Orso” a partita crea 11 occasioni pericolose rispetto alle 7 di Man.
Anche se i dati non lo dicono è anche più fisico rispetto a Man, riesce a proteggere meglio la palla e a vincere contrasti più fisici. Questa versatilità lo rende una risorsa importante nelle azioni di transizione e nei cambi di fronte.
In conclusione
In conclusione, il confronto tra Dennis Man e Riccardo Orsolini mette in luce due stili di gioco distintivi e ruoli complementari nel contesto del derby dell’Emilia. Entrambi i giocatori hanno avuto un impatto significativo nelle rispettive squadre nella stagione 2023/24, contribuendo a storici successi: Man con il suo dinamismo e capacità di finalizzazione, Orsolini con la sua versatilità e abilità nel creare occasioni.
Mentre Man si distingue per la sua aggressività offensiva e per il successo nei dribbling, Orsolini offre una maggiore propensione alla costruzione del gioco e solidità difensiva. La loro differenza di approccio si riflette nelle loro heatmap e nelle statistiche, evidenziando l’importanza di entrambi per le loro squadre.
Il derby dell’Emilia non è solo “Dotta” contro “Crisopoli” o Pecchia contro Italiano, è anche e soprattutto Dennis Man contro Riccardo Orsolini.
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Tutti i dati sopracitati provengono da Sofascore.com
Foto Instagram: @riccardo_orsolini7