Serie A, analizziamo due mediani di questo campionato. Il laziale Guendouzi e lo juventino Khephren Thuram. Tattica e ruolo in campo.

Mattéo Guendouzi sta emergendo come una pedina chiave nello scacchiere tattico di Baroni alla Lazio.

Il centrocampista francese, arrivato in estate, si sta inserendo con rapidità grazie alle sue caratteristiche tecniche e tattiche, fornendo dinamismo e solidità alla mediana biancoceleste.

Il principale contributo di Guendouzi è nella sua capacità di unire fase difensiva e offensiva, rendendosi fondamentale nella transizione tra i due momenti di gioco.

Dotato di grande visione di gioco e capacità di leggere le situazioni, il francese è in grado di dettare i tempi della manovra, smistando palloni con precisione e aprendo spazi per i compagni.

La sua abilità nel mantenere il possesso sotto pressione è preziosa per la Lazio, specialmente quando gli avversari tentano di esercitare un pressing alto.

In fase difensiva, Guendouzi è un giocatore aggressivo, che copre una vasta area di campo grazie alla sua resistenza e intelligenza tattica.

È efficace nei contrasti e nel recupero palla, diventando un elemento cruciale nel rallentare le azioni offensive avversarie.

Inoltre, la sua capacità di pressare alto aiuta la Lazio a recuperare palla in posizioni avanzate, favorendo l’innesco di rapide transizioni.

Baroni, che apprezza i giocatori versatili e tatticamente intelligenti, ha trovato in Guendouzi una pedina ideale per sviluppare un gioco dinamico e aggressivo, mantenendo però l’equilibrio necessario per non esporsi troppo in fase di non possesso.

Guendouzi, infatti, riesce a interpretare diversi ruoli a centrocampo, potendo agire sia come mediano che come mezzala, il che offre flessibilità tattica a Baroni nelle varie fasi della partita.

Guendouzi rappresenta un punto di riferimento per la Lazio, sia in termini di equilibrio che di creatività, incarnando perfettamente l’idea di calcio che Baroni vuole trasmettere alla squadra.

Analisi sull’utilità tecnico-tattica di Khephren Thuram

Khephren Thuram, classe 2001, è un centrocampista moderno che si distingue per fisicità e doti tecniche. Con i suoi 192 centimetri di altezza e un fisico possente, è un destro naturale dotato di grande controllo del pallone, capace di coniugare potenza e agilità.

Vederlo in azione permette di apprezzare a pieno la sua attitudine calcistica, che lo rende un perfetto interprete del ruolo di centrocampista box-to-box.

Capace di recuperare palloni e innescare transizioni offensive partendo dalla propria metà campo.

Il suo stile di gioco è moderno e coraggioso, con una forte propensione a leggere l’azione difensiva e anticipare le mosse degli avversari..

Una volta riconquistata la palla, Thuram si distingue per la capacità di trasformare rapidamente l’azione da difensiva a offensiva.

Gioca sempre a testa alta, prediligendo passaggi verticali che spezzano le linee difensive avversarie e mettono in difficoltà la retroguardia. Il suo passo lungo lo rende un’arma letale nell’uno contro uno, anche nelle zone più delicate del campo, come il centrocampo o la trequarti.

L’interpretazione dinamica del ruolo di mezzala permette a Thuram di connettere i reparti e di creare superiorità numerica durante le fasi di attacco.

La sua capacità di rompere le linee e inserirsi in avanti lo rende particolarmente pericoloso in fase offensiva.

Se Douglas Luiz rappresenta l’equilibratore razionale e meticoloso, Thuram potrebbe essere l’elemento ideale per “incollare” la manovra con i giocatori d’attacco.

Nella sua esperienza al Nizza, ha spesso agito in una mediana a tre, generalmente come interno di sinistra, ma è stato efficace anche come playmaker o centrocampista offensivo.

Thiago Motta, al Bologna, ha spesso variato gli interpreti di centrocampo, ottenendo risposte positive, e per questo motivo anche l’integrazione di Thuram nella Juventus potrebbe essere graduale.

Le sue qualità fisiche e tattiche fanno di lui un calciatore moderno, con le caratteristiche adatte per diventare una pedina fondamentale nella nuova Juventus fin dai suoi primi passi nel calcio italiano.