Dumfries e Oliveira sono protagonisti nell’Inter di Inzaghi e nel Napoli di Conte; confrontiamoli, seppur abbiano caratteristiche diverse
L’esterno olandese, arrivato all’Inter nel 2021 dal PSV, è ormai dunque da diversi anni all’interno della rosa nerazzurra. Nonostante periodi nei quali aveva perso posizioni nelle gerarchie di Inzaghi, ora sembra essere tornato ad ottimi livelli ed è riuscito a riprendersi il posto da titolare. Mentre l’uruguaiano, quando è arrivato Conte in estate, sembrava non sarebbe stato un tassello importante. Con il cambio modulo e le sue ottime prestazioni, Oliveira è riuscito ad imporsi e ha iniziato a partire sempre più spesso dal primo minuto. Scopriamo assieme le differenze tra due dei migliori esterni di fascia della nostra Serie A.
Dumfries, il treno olandese di Inzaghi
Denzel Dumfries si sta rendendo protagonista di un ottimo inizio di stagione; come anticipato in precedenza, è proprio grazie alle sue buone prestazioni che ha fregato il posto da titolare a Darmian. Il gol e l’assist nel 4-0 di ieri nella partita tra Olanda ed Ungheria, testimoniano l’ottima forma del classe 1996.
Per diverso tempo si è parlato della questione rinnovo, che sembrava non arrivare; l’olandese voleva rimanere in nerazzurro ma la società non era convinta di trattenerlo. Decisivo è stato il rendimento di Dumfries tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di quella attuale.
Manca ancora l’ufficialità ma l’esterno dovrebbe rinnovare con l’Inter fino al 2028. Sarà sicuramente contento Simone Inzaghi, il quale è tornato ad affidarsi a Dumfries con frequenza da diverso tempo a questa parte, soprattutto nelle sfide importanti.
Oliveira, la sorpresa del Napoli di Conte
Arrivato in ritiro estivo in ritardo rispetto al resto della squadra, avendo partecipato alla Copa America, ha conosciuto Conte e i suoi dettami tattici a pochi giorni dall’inizio della stagione. Il tecnico ex Tottenham gli ha disegnato addosso un vestito perfetto, quello di finto centrale di difesa. Oliveira aveva ricoperto questo ruolo in passato, e anche bene, in nazionale uruguaiana sotto la guida di Marcelo Bielsa.
Il classe 1997, era già un ottimo terzino e lo aveva dimostrato anche con Spalletti in panchina, ma Oliveira sta dimostrando di essere a suo agio nel ruolo di finto difensore centrale; scorta Kvaratskhelia in attacco e ripiega quando è necessario.