Andiamo ad analizzare le differenze fra due giocatori fondamentali per le rispettive squadre: Andrea Cambiaso e Dodo.
Weekend di pausa in Serie A che dunque ci permette di divagare un po’ i nostri temi soliti verso qualche confronto fra giocatori fondamentali per i rispettivi allenatori:Cambiaso e Dodo.
I due rappresentano quasi il volto della Juve di Thiago Motta e della Fiorentina di Raffaele Palladino, due squadre che sono assolutamente in lotta per la vittoria del titolo finale.
Due giocatori che hanno un ruolo simile ma mansioni diverse ma che nella diversità fanno essere felici i rispettivi allenatori.
Cambiaso e Dodo: analogie e differenze
Andrea Cambiaso sta veramente facendo le fortune di questa Juve con prestazioni che lo portano ad essere un titolare inamovibile di questa Juve.
Cambiaso solitamente viene schierato formalmente come terzino nello scacchiere tattico di Motta, ma in realtà svolge compiti ben diversi da un terzino di fascia.
Lui è più propriamente un esterno di centrocampo a cui piace tantissimo tagliare dentro il campo con o senza palla per portarsi dietro i difensori avversari e fare spazio alle ali, ma palla al piede ha anche le capacità per involarsi e mirare alla porta avversaria come abbiamo avuto modo di ammirare contro il Torino.
Cambiaso è il giocatore di questa Juve che più rappresenta lo spirito del proprio allenatore: nel corso dei 90 minuti lo si può trovare ovunque in campo, all’occorrenza anche a fornire supporto sulla fascia opposta.
Può sicuramente migliorare nella fase difensiva, in cui gli mancano ancora delle basi da difensore, ma probabilmente quello non è neanche il suo ruolo quindi starà a lui e Thiago stabilire se ne varrà la pena.
Per formalità, dobbiamo dire che allo stato attuale delle cose, Cambiaso riesce a giocare ai suoi ritmi per 70 minuti circa, dopo la sua stamina non gli permette di continuare a fare lo stesso pur continuando a dare l’anima; per quello che fa in campo è difficile pensare che lo possa fare per 90 minuti, ma oggettivamente dobbiamo dirlo, anche se è difficile pensare che si possa criticarlo per questo.
Dodo, il gioiello di Palladino
“Sta aiutando tutti, a partire dai giovani. Io sono contento, a me ha chiesto almeno cinque gol in stagione e la mia risposta è stata: ‘Certo!’
Così a inizio stagione Dodo aveva parlato riferendosi al suo nuovo Mister, beh, direi che a Novembre Palladino può ritenersi più che soddisfatto di quanto fatto da Dodo.
Dodo ha un’impostazione diversa da quella di Cambiaso, come natura parte da terzino basso sulla fascia e col tempo sta imparando sempre più ad avanzare con e senza palla al piede.
Discorso inverso di Cambiaso, visto che svolge al meglio le mansioni difensive mentre può migliorare su quelle offensive, ma ha tutto il tempo e il sostegno che necessita per migliorare drasticamente su questi aspetti.
In conclusione, abbiamo visto due giocatori che si assomigliano solo per il ruolo che svolgono, ma entrambi sono destinati a fare le fortune delle loro rispettive squadre.