Serie A, dopo il come back di Ranieri alla Roma, vediamo chi sono gli allenatori tornati più volti sulla stessa panchina.

Nella storia del calcio, capita che un club decida di affidarsi nuovamente a un allenatore che ha già fatto parte della propria storia.

Un legame speciale che si rinnova per tentare di ripetere i successi passati o risolvere situazioni difficili.

È il caso di Claudio Ranieri, pronto a guidare la Roma per la terza volta. La sua prima esperienza risale alla stagione 2009/10, quando subentrò a Luciano Spalletti e portò i giallorossi a sfiorare lo scudetto.

Tornò nel 2019, prendendo il posto di Eusebio Di Francesco e conducendo la squadra fino a un 6° posto in campionato.

Ranieri, però, non è l’unico ad aver vissuto un simile destino. Nella storia del calcio italiano sono tanti gli esempi di allenatori richiamati a più riprese dalla stessa società.

Tra i più noti c’è Fabio Capello, che si è seduto per tre volte sulla panchina del Milan.

Prima nel 1987, poi dal 1991 al 1996, infine per un breve periodo nel 1997-98.

Anche Nils Liedholm ha avuto tre esperienze al Milan, mentre Dino Zoff è stato per tre volte alla guida della Lazio.

Non mancano poi casi legati a squadre di provincia: Davide Ballardini, per esempio, ha guidato il Palermo tre volte in momenti diversi, così come il Genoa, e Domenico Di Carlo ha vissuto tre esperienze con il Chievo Verona.

Anche Ivan Juric è stato richiamato dal Genoa in due momenti distinti della stessa stagione.

Nelle serie minori, la tendenza è altrettanto frequente: Bruno Pesaola ha allenato il Napoli in tre diversi decenni, mentre Pietro Carmignani ha avuto tre parentesi alla guida del Parma.

Perfino il grande Giuseppe Meazza, noto per le sue imprese da giocatore, ha vissuto tre brevi esperienze sulla panchina dell’Inter.

Questi “ritorni di fiamma” raccontano la fiducia che un club ripone in figure che, nonostante i cambiamenti di tempo e contesto.

Top 10 allenatori tornati sulla stessa panchina

Anche Davide Ballardini ha costruito una storia unica con il Genoa, con quattro diverse esperienze dal 2010 al 2021, dimostrando di essere un punto di riferimento nei momenti difficili per il club ligure.

Un altro “fedelissimo” è stato Aurelio Andreazzoli con l’Empoli: ben quattro parentesi, con due rientri nella stessa stagione 2018/2019.

Passando ad altri casi storici, troviamo Francesco Guidolin, che ha allenato il Palermo in quattro periodi diversi, dimostrando sempre una grande capacità di adattamento alle esigenze del club siciliano. Cesarino Cervellati ha fatto lo stesso con il Bologna, diventando una figura iconica per i rossoblù negli anni ’60 e ’70.

L’elenco prosegue con Raffaele Costantino, richiamato tre volte sulla panchina del Bari tra il 1939 e il 1946, e Umberto Menti, che ha allenato il Vicenza in tre diverse occasioni.

Anche il leggendario Nereo Rocco ha avuto quattro esperienze al Milan, lasciando un’impronta indelebile nella storia del club rossonero.

Infine, nomi come Andras Kuttik e Carlo Ceresoli sono simboli di una tradizione in cui il ritorno dell’allenatore rappresenta non solo un tentativo di risolvere una crisi, ma anche la volontà di riscoprire una guida che ha già dimostrato il suo valore in passato.