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Serie A, allenatori a confronto: Italiano VS Palladino

Italiano VS Palladino, tecnici a confronto

Raffaele Palladino e Vincenzo Italiano, due allenatori emergenti che con le loro idee stanno salendo al vertice del calcio italiano.

Negli ultimi anni in Italia c’è stato un cambio generazionale anche per quanto riguarda le panchine di Serie A.

Da Thiago Motta a Fabregas, da De Zerbi (che è esploso sulla panchina del Sassuolo) a Gilardino, passando anche per Palladino e Italiano.

Questi due hanno cambiato panchina proprio in questa stagione, con Palladino che si è seduto sulla panchina della Fiorentina, lasciata proprio da Vincenzo Italiano per sedersi su quella del Bologna.

Palladino, scelta a sorpresa di Galliani per risollevare le sorti del Monza nella stagione 2022/2023, è esploso come allenatore proprio in Brianza.

L’ex allenatore del Monza è il secondo tecnico più giovane in Serie A, alle spalle solamente di Cesc Fabregas, allenatore del Como che sta sorprendendo tutti.

Tra lui e Italiano ci sono varie analogie, ma anche qualcosa di differente, quello che è certo però è che, anche in futuro, ne sentiremo parlare.

Le carriere dei due tecnici

Entrambi hanno avuto importanti carriere da giocatori, Italiano era un centrocampista che si alternava tra Serie A e Serie B, mentre l’attuale allenatore della Fiorentina era un’ala d’attacco di buona tecnica e ottima corsa, che per anni ha militato nella massima serie.

Partendo dall’attuale allenatore del Bologna, la sua carriera da tecnico inizia nel Vigontina San Paolo in Serie D nel 2016, venendo esonerato a Gennaio 2017, per poi ritornare a Febbraio dello stesso anno.

Nella stagione 2017/2018 allena l’Arzignano, sempre in Serie D, terminando la stagione al terzo posto con 2,00 punti di media a partita.

La prima chiamata dal calcio professionistico arriva dalla squadra che l’aveva fatto esordire in Serie C nel 1994, il Trapani.

Con la squadra siciliana raggiunge la promozione in Serie B, per poi provare un’altra esperienza che gli cambierà la carriera.

Questa è proprio l’avventura a La Spezia, con la prima storica promozione in Serie A, da quando è presente il forma a girone unico.

La chiamata della Fiorentina permette a Italiano di sviluppare le sue idee, avendo a disposizione una squadra dalle qualità più alte.

A Firenze raggiunge tre finali (due di Conference, una di Coppa Italia), perdendole tutte, ma mostrando un calcio moderno e lasciando un ottimo ricordo al popolo viola.

Nell’estate 2024 viene scelto dal Bologna per giocare la Champions League, conquistata la stagione precedente sorprendendo tutti.

La carriera da allenatore di Raffaele Palladino invece è molto più breve.

Dopo l’esperienza sulla panchina del Monza U19, viene promosso ad allenatore della prima squadra a causa della partenza a rilento della squadra allenata da Stroppa.

Riesce a salvarsi tranquillamente, per poi rimanere anche un’ulteriore stagione sulla panchina dei brianzoli, terminando il campionato al 12esimo posto.

Viene scelto dalla Fiorentina per la stagione 24/25, per creare una continuità rispetto al percorso precedenti di Vincenzo Italiano sulla panchina toscana.

Il confronto tattico tra Italiano e Palladino

Sono due allenatori che attuano un gioco moderno, con tanti movimenti senza palla e posizioni fluide.

La principale differenza è il modulo utilizzato da i due.

Sulla carta Palladino nel corso della sua carriera ha optato per la difesa a tre nella maggior parte delle occasioni, pur essendo molto bravo a cambiare formazione in corso.

Già nelle prime partite con la Fiorentina infatti, in alcune occasioni ha giocato col 4-2-3-1, anche con calciatori messi in posizioni atipiche.

Il 4-2-3-1 è proprio il modulo preferito da Vincenzo Italiano, che a volte lo alterna con il 4-3-3, mantenendo comunque gli stessi concetti tattici.

Tra le caratteristiche comuni tra i due c’è sicuramente la voglia di dominare il gioco, anche se Palladino in qualche occasione sa anche giocare basso.

Vincenzo Italiano invece ha l’obiettivo di comandare il gioco e trovare trame interessanti, talvolta tanto sofisticate.

Proprio per la complessità del fraseggio, il principale problema di Italiano è che a volte non riesce a creare azioni pericolose per trovare il gol.

Entrambi amano far giocare la propria squadra sulle fasce, crossando in mezzo o trovando la soluzione da fuori con calciatori tecnici come Colpani nei viola e Orsolini nei Felsinei.

Insomma, molte caratteristiche in comune e qualcuna differente, per due degli allenatori più promettenti del calcio italiano.

Foto: Instagram Palladino

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