Gilardino e Nesta, due ex campioni che hanno condiviso momenti importanti, sono ormai diventati allenatori in Serie A, ecco il confronto.
Per i più grandi, i due ex calciatori rievocano importanti ricordi, come quella magica estate del 2006, in cui portarono l’Italia sul tetto del mondo.
In finale i due non giocarono, Nesta per l’infortunio che fece terminare il suo Mondiale nella partita contro la Repubblica Ceca, mentre Gilardino rimase fuori per scelta tecnica, anche se fu lui che “chiuse le valigie portandoci a Berlino”, con lo storico gol in semifinale contro la Germania.
I due sono stati compagni anche nel Milan dal 2005 al 2008, giocando 86 partite assieme e vincendo una Champions League, una Supercoppa europea e un Mondiale per Club.
Dopo i dolci ricordi che avranno fatto venire un po’ di nostalgia a chi quei momenti li ha vissuti, torniamo al presente.
Adesso i due sono allenatori in Serie A, l’ex attaccante siede sulla panchina del Genoa, mentre l’ex difensore centrale su quella del Monza.
Il calendario ha voluto che i due si affrontassero subito e, nella seconda giornata, c’è stato il colpaccio del Genoa in terra brianzola.
Per il resto l’inizio di campionato è stato deludente, siccome entrambe le squadre si trovano in zona retrocessione.
Sicuramente non è solo colpa degli allenatori, anche perché le rose delle due squadre sono state smantellate rispetto alla stagione scorsa.
Adesso però c’è tempo per riscattare questo inizio a rilento, e devono farlo già dalla prossima di campionato.
La carriera da allenatore di Gilardino
Sia Gilardino che Nesta hanno delle carriere abbastanza brevi siccome sono giovani, considerando l’età media degli allenatori.
Partiamo da quella dell’ex attaccante di Fiorentina e Milan tra le altre.
La sua carriera da allenatore inizia nel 2019 nel Rezzato, in Serie D, dove già ricopriva il ruolo di vice di Luca Prina, sollevato dall’incarico nel febbraio 2019, proprio per far spazio all’ex attaccante.
Nella stagione successiva ha l’opportunità di mettersi in mostra allenando una squadra professionistica: la Pro Vercelli.
Raccoglie 31 punti nelle prime 26 partite, mentre si trovava in 14esima posizione (fuori dai play-out ma anche dai play-off).
A causa della pandemia il campionato si interrompe e dunque la Pro Vercelli termina come descritto in precedenza.
Nel settembre 2020 diventa il nuovo allenatore del Siena in Serie D.
Dopo una prima parentesi interessante, mentre si trova al secondo posto, decide a sorpresa di lasciare il ruolo, in accordo con la società.
Ritorna dopo un mese, portando la squadra che nel frattempo era scivolata in nona posizione, a giocare i play-off.
Il Siena perderà contro il Trastevere ma verrà ripescata, permettendo al tecnico di giocare la stagione successiva in Serie C, anche se in Ottobre 2021 viene esonerato.
Dopo esser stato fermo per quasi un anno, va sulla panchina del Genoa Primavera, dove su 13 partite ne vince 11 pareggiando le restanti due.
Dopodiché il Genoa lo chiama in prima squadra, a causa dell’esonero di Alexander Blessin e al termine della stagione 22/23 raggiunge la promozione diretta.
Nella stagione 23/24, la sua prima in Serie A, raccoglie 49 punti in 38 partite, terminando all’undicesimo posto.
La carriera da allenatore di Nesta
Per quanto riguarda Alessandro Nesta, la prima esperienza da allenatore è negli USA, al Miami FC.
Rimane in America per due stagioni prima di dimettersi il 18 novembre 2017.
A maggio 2018 viene scelto dal Perugia per disputare l’ultima gara di campionato e i play-off, in cui verrà eliminato dal Venezia.
Nella stagione 18/19, sempre alla guida del Perugia raggiunge i play-off (anche grazie all’esclusione del Palermo), senza tuttavia raggiungere la promozione e lasciando l’Umbria al termine della stagione.
L’anno successivo si siede sulla panchina del Frosinone, dove disputa un ottimo campionato per poi calare, raggiungendo comunque i play-off.
Dopo aver raggiunto la finale, non riesce a passare con lo Spezia a causa della migliore posizione in campionato da parte dei liguri e, la stagione seguente a metà campionato, il Frosinone lo esonera.
L’ultima esperienza prima del grande salto in Serie A è quella con la Reggiana, in cui disputa un ottimo campionato terminando all’undicesimo posto con 47 punti.
La chiamata in Serie A arriva il 12 giugno 2024, data in cui viene ufficializzato dal Monza
Il tecnico è stato fortemente voluto da Adriano Galliani dopo l’esperienza di Palladino sulla panchina dei brianzoli.
Il confronto tattico tra Gilardino e Nesta
Si tratta di due allenatori che hanno tante cose in comune, come ad esempio il tipo di modulo utilizzato.
Infatti, sia Gilardino che Nesta prediligono il 3-5-2 o il 3-4-2-1.
Durante il loro percorso, ci sono varie analogie, come i dati riguardanti la passata stagione.
Innanzitutto entrambi allenavano una squadra neopromossa (il Genoa in A e la Reggiana in B), ed entrambe hanno terminato il campionato undicesime.
Sono solo due i punti di differenza nella stagione scorsa (49 Genoa e 47 Reggiana), mentre il numero dei gol subiti è lo stesso, 45.
Passando invece all’aspetto prettamente tattico, oltre al modulo che è lo stesso ci sono altri argomenti da trattare.
Nesta preferisce far palleggiare un po’ di più la sua squadra, mentre Gilardino è molto bravo a far ripartire la sua squadra e a giocare a uomo.
Andando ad analizzare le posizioni medie in campo, ed osservando precisamente la sfida tra Monza e Genoa possiamo notare una quasi totale simmetria.
I tre centrali del Monza si trovano nelle stesse posizioni di quelli del Genoa, in più i due ’32’ ovvero Frendrup e Pessina giocano in posizioni quasi identiche.
Sono sei invece i calciatori oltre la metà del campo, con Mota da una parte e Vitinha dall’altra che sono i più avanzati.
L’unica grande differenza è la posizione degli esterni, con quelli di Gilardino che sono molto più larghi rispetto a quelli di Alessandro Nesta.
Due allenatori alle prime esperienze in A, che si trovano nella stessa posizione in classifica e con lo stesso modulo, vedremo che ne avrà la meglio.
Foto: Instagram Gilardino