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Sanabria, annullato il suo gol dal dischetto: il regolamento completo

Ieri hanno annullato il gol su rigore a Sanabria nella partita vinta dal Torino contro il Verona per 3-2: ecco perché.

Il Torino ha avuto una partenza sprint in questo campionato, 11 punti in appena 5 partite e momentaneo primo posto in classifica.

La squadra di Vanoli sta brillando su tutti i fronti, eppure ieri Sanabria ha formalmente segnato un rigore che poi è stato( giustamente) annullato dall’arbitro.

Oggi andiamo a scoprire perché l’arbitro ha annullato il gol di Sanabria e soprattutto perché nessuno dei giocatori del Torino ha protestato e detto nulla all’arbitro.

Sanabria, gol annullato: perché?

Al 20′ minuto c’è un calcio d’angolo in favore del Toro, il pallone finisce fra le mani di Montipò. L’arbitro Marinelli però dopo un po’ di secondi estrae il cartellino rosso per grave fallo di gioco a Dawidowicz e conseguente calcio di rigore.

Poco da dire su questo episodio, il pugno del difensore polacco del Verona è evidente e anche l’espulsione è corretta perché pur essendo in area, un grave fallo di gioco è sempre espulsione e non rientra nei parametri del Dogso.

Sanabria si appresta a battere il calcio di rigore, decide di incrociare anche se il pallone infrange contro il palo e torna di nuovo a Sanabria, che lo arpiona e lo spedisce in rete.

Appena dopo, Marinelli annulla formalmente il gol( non si può parlare di gol annullato) a Sanabria senza che nessun giocatore del Torino protesti.

Ecco la regola sui calci di punzione

Secondo il regolamento del Giuoco del Calcio infatti, chi batte un qualsiasi calcio di punizione, non può toccare il pallone due volte, quindi o lo tocca un avversario o lo deve toccare un suo compagno prima che questi lo possa ritoccare.

Quindi, se lo avesse parato Montipò, l’arbitro avrebbe convalidato il gol, ma visto che ha infranto il palo che non conta come un tocco avversario, Marinelli ha giustamente annullato la rete.

Nonostante si dica molte volte che i giocatori non conoscano il regolamento, questa è una regola risaputa da tutti e che per questo per una volta non ha visto i giocatori assalire l’arbitro per cercare spiegazioni.

L’errore qui è di Sanabria che conosce perfettamente questa regola e avrebbe dovuto lasciare che qualche suo compagno si avvento sul pallone invece di toccarlo.

Episodio identico avvenne l’anno scorso a San Siro con Theo Hernandez che prima prese il palo e poi mandò il pallone in rete, con l’arbitro che subito annullò il gol ( in quel caso però, dovettero spiegare a Theo il perché non era valido).

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