Dopo la stracittadina di domenica, sulla strada della Roma arriva l’Hellas di Zanetti, un ostacolo da non sottovalutare.

La storia giallorossa, fin dal suo inizio, ha raccontato che la Roma, in varie situazioni, ha compromesso le proprie possibilità di vittoria dello scudetto non tanto con delle sconfitte negli scontri diretti, ma, al contrario, per mezzo di rovinose cadute in partite considerate di secondo piano.

Il Lecce e la Sampdoria sono solo due delle società che, negli anni, hanno fatto scivolare i romanisti proprio sul più bello, precludendogli la possibilità di avere due titoli in più nella propria bacheca, che, proprio a causa di queste sconfitte così ingloriose, è meno gremita di coppe rispetto a quella di club come Juve, Milan e Inter.

La Roma di Claudio Ranieri, ovviamente, non si sta nemmeno lontanamente giocando il titolo di campione d’Italia, che, arrivati a sei giornate dal termine, è appannaggio solo di nerazzurri e partenopei, ma è semplicemente in corsa per un posto in una competizione continentale.

Questo, anche se è indubbiamente di minore importanza rispetto alla vittoria della Serie A, considerando la posizione in classifica che i giallorossi ricoprivano all’arrivo del loro attuale allenatore, è da considerarsi sicuramente quasi al suo pari.

I romanisti, difatti, hanno compiuto una rimonta straordinaria e, nonostante gli ultimi due pareggi abbiano un po’ abbassato il livello dell’entusiasmo, credono ancora nella raggiungibilità della qualificazione alla Champions League, distante cinque lunghezze.

L’impresa è molto ardua, ma, essendo ancora viva la speranza, la Roma vuole provarci fino alla fine e, di conseguenza, non può permettersi, in vista di scontri diretti molto importanti, di perdere punti indispensabili contro club molto indietro in classifica.

Il probabile undici della Roma

La gara di domani contro l’Hellas Verona di Paolo Zanetti, senza dubbio avversario molto più abbordabile rispetto agli ultimi affrontati e a quelli che verranno poi in queste ultime giornate, si presenta abbastanza insidiosa a causa della situazione delle due squadre.

Se la Roma, invischiata in un calendario molto complicato, sente l’obbligo di trionfare, gli scaligeri sono altrettanto forzati ad ottenere i tre punti a causa della lotta salvezza, che, sebbene siano distanti sei punti dalla terzultima, rimane molto serrata.

I veneti, dunque, non scenderanno sicuramente in gita di piacere nella Capitale e, per questo, Ranieri non può permettersi di concedersi un turnover totale, ma, al contrario, deve comunque schierare gran parte dei titolari per garantire un certo livello tecnico e di concentrazione.

Ecco, allora, che la linea difensiva vista contro la Lazio dovrebbe essere confermata in toto, con Celik che, recuperato dall’infortunio, ha ripreso la sua posizione stabile come braccetto di destra, coadiuvato dai compagni di reparto Mancini e N’Dicka.

Il centrocampo, poi, sarà identico a quello visto contro la Juventus, così come la trequarti, nella quale, nonostante le ultime deludenti prestazioni, tornerà a piazzarsi Lorenzo Pellegrini, che, al momento, sembra ancora favorito rispetto allo scalpitante Baldanzi.

Davanti, quindi, l’unica novità di formazione, con Dovbyk che dovrebbe ricevere un turno di riposo da parte del proprio allenatore, il quale, per fargli riprendere fiato, secondo le ultime andrebbe a preferirgli Shomurodov, puntando sulla sua freschezza.

Insomma, Ranieri non ha intenzione di lasciare nulla di intentato e, visto che la Serie A è rimasta l’unica competizione stagionale della Roma, non vuole minimamente affidarsi al turnover, affrontando tutte le sei gare che rimangono come delle vere e proprie finali.

Foto: facebook AS Roma.