Il derby della capitale si avvicina e con esso anche le meravigliose coreografie di entrambe le curve, andiamo a vedere le 5 più belle.
Il prossimo Roma-Lazio sarà come sempre un derby che spaccherà in due la capitale, da una parte una squadra a metà classifica, dall’altra una squadra in piena lotta Champions.
Sarà la storia di Claudio Ranieri che tornerà a sedere sulla panchina giallorossa in occasione di un derby e quella di Marco Baroni, da giocatore ha disputato un derby con la maglia giallorossa, ora é tecnico dei biancocelesti.
Ma quando si parla di derby della capitale non si può non parlare delle coreografie che ambedue le tifoserie ci fanno vedere ogni anno: andiamo a scoprire la top 5.
Derby della capitale, la top 5 coreografie
5: Lazio-Roma 0-3,27 Novembre 1994. Simbolo di abbonamenti, di cartoline e quant’altro, “C’è solo l’A.S. Roma” divenne uno slogan per sciarpe e campagne abbonamenti. L’innovazione del cartoncino bicolore con la raffigurazione centrale e la scritta a fare da sottotitolo diventa uno stile che tutte le tifoserie, da lì in poi, adotteranno con tante varianti.
4: Lazio-Roma 0-0, 15 aprile 2018. Durante il pre-partita abbiamo potuto ammirare una splendida coreografia, che mette in risalto l’aquila davanti allo stemma biancoazzurro, e spicca in blu “1900”.
“Ciò che nasce puro, più grande vivrà”, é lo striscione sottostante che sta ad indicare le origini pure della squadra. Sfottò nei confronti dei giallorossi, perché la seconda parte della coreografia, rappresentava in chiave comica la nascita della Roma, attraverso la fusione di altre società calcistiche.
La top 3
3: Roma-Lazio 2-2, 11 Gennaio 2015. Un’autentico capolavoro, una Hall of Fame fatta dai tifosi, un omaggio a chi per la Roma ha dato tutto: la realizzazione dei 16 “due aste” con raffigurate tutte le bandiere della Roma è durata un mese e mezzo. Totti, Di Bartolomei, De Rossi, Rocca, Conti, Giannini e tutti i giocatori che hanno fatto la storia della società giallorossa da romani.
“Figli di Roma, capitani e bandiere…questo è il mio vanto che non potrai mai avere!” diventa presto un motto di orgoglio e fa da sottotitolo all’eleganza della coreografia, con la chicca finale di uno stemma antico posizionato in basso, al centro della Curva Sud.
2: Lazio-Roma 1-2, 25 maggio 2015. La rivalità sul simbolo della città aleggia di continuo tra le coreografie di entrambe le squadre. La Roma sfoggiò la Lupa Capitolina, mentre la Lazio mostrò orgogliosa l’aquila, il simbolo delle legioni della Città Eterna.
L’intera curva Nord si trasformò in un’enorme ed imponente aquila. Lo striscione che l’accompagna recita “La sua virtù sfida da sola le tenebre”.
1: Lazio-Roma 0-2, 23 Ottobre 1983. Per i romanisti è LA coreografia, un capolavoro di semplicità ed un attestato d’amore che non ha particolari pretese coreografiche, lasciando ad un unico lenzuolo immenso la summa di tutto il sentimento possibile verso una squadra di calcio. Il “TI AMO” con la piccola scritta CUCS e la sciarpata nella parte alta è il “M’illumino d’immenso” di Ungaretti: semplici parole che racchiudono il tutto.