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Roma, De Rossi rinnova: i 5 momenti che hanno convinto i Friedkin

La Roma rinnova ufficialmente De Rossi, andiamo a vedere i 5 migliori momenti del tecnico sulla panchina della Roma.

Ecco finalmente l’ufficialità, De Rossi ha rinnovato con la Roma, riviviamo tutti i migliori momenti di DDR sulla panchina giallorossa

Proprio ieri Daniele De Rossi ha finalmente rinnovato con i giallorossi, contratto fino al 2027 e uno stipendio pari a 3 milioni di euro annui.

Sebbene questa notizia fosse nell’aria già da tempo, non vi era ancora stata alcuna ufficialità, che ha tardato ad arrivare a causa di alcuni rallentamenti in fase di trattativa.

Il volere di entrambe le parti e dei tifosi però era chiaro, DDR deve restare alla Roma, ma perché De Rossi ha ottenuto tale successo?

Andiamo a vedere i migliori momenti del mister romano dal suo arrivo sulla panchina giallorossa.

1. L’arrivo a Trigoria:

Il 16 gennaio 2024 alle ore 16:15 Daniele fece il suo ritorno a Trigoria, sebbene avesse giocato 18 anni con i giallorossi, non sarebbe stato da tutti reinserirsi perfettamente nell’ambiente.

Invece lui c’è riuscito, tra abbracci ai magazzinieri, battute scambiate coi Friedkin ed ex compagni e presentazioni coi nuovi giocatori.

Il tecnico romano sembrava essere uno di loro, ha riportato tranquillità tra i ragazzi semplicemente grazie al suo carisma e alla sua esperienza negli spogliatoi.

Tranquillità che è mancata nell’ultimo periodo di Mou, con il tecnico portoghese che col suo modo di fare ha attirato parecchie critiche.

DDR inoltre ha sollevato la squadra anche a livello motivazionale, trasmettendo la sua carica e la sua voglia di vincere genuine anche ai suoi ragazzi.

Questi comportamenti sono contraddistintivi dei grandi allenatori, che capiscono che senza la serenità mentale non ci può essere una squadra vincente.

2. L’esordio della Roma in Serie A:

DDR affronta la sua prima partita sulla panchina dei giallorossi il 20 gennaio a Roma, contro l’Hellas Verona, esattamente 20 anni e 360 giorni dopo il suo esordio da giocatore, avvenuto contro il Como.

Tutti i tifosi lo acclamano e lo tributano, in onore della sua maestosa carriera trascorsa quasi interamente con indosso i colori giallorossi.

Quel giorno contro il Verona Daniele rivoluziona completamente il modulo, passa dal 3-4-1-2 solito di Mourinho, ad un 4-3-2-1.

I giocatori sono grintosi, vogliosi di vincere, e in 25 minuti sono in vantaggio per 2 a 0, segnano Lukaku un rinato Pellegrini, che dopo quella giornata ne siglerà altri 9.

Poco importa se al 76′ Folorunsho fa il goal del 2 a 1, i giallorossi vincono e meritano, interrompendo una lunga serie di insuccessi.

Da quel momento la Roma acquista fiducia, 5 vittorie nelle successive 6 di Serie A e si rimette in corsa per la qualificazione in Champions.

I tifosi ora non lo acclamano più per quello che è stato, ma per quello che sta dimostrando, portando alla vittoria un gruppo che ormai sembrava perso.

3. Il cambio tattico:

Il forte impatto di De Rossi non è dovuto solo ad un cambio di mentalità, bensì anche da una rivoluzione tattica.

Le prime partite le gioca col 4-3-2-1, puntando su vecchie conoscenze come El Shaarawy e Pellegrini, e responsabilizzando altri giocatori come Paredes e Bove.

L’obiettivo del suo stile di gioco è quello di arrivare a condurre un’azione offensiva creata grazie ad una verticalizzazione improvvisa.

Per arrivare a ciò DDR fa creare ai propri uomini densità in mezzo al campo per attirare la pressione avversaria e far perdere le marcature agli avversari.

Un a volta smarcatosi l’attaccante, i centrocampisti cercano di lanciarlo in profondità, per permettergli di tirare in porta o di fare la sponda ad un terzo compagno.

Nel corso delle partite il modulo subirà diversi cambiamenti, passando prima ad un 4-2-3-1 per poi sperimentare una difesa a 3.

Nonostante i vari stravolgimenti di modulo, la filosofia di gioco rimane tale, ed ha permesso ai romani di mettere in difficolta diverse squadre.

4. Il derby con la Lazio:

Una delle prove più importanti della stagione di Daniele sulla panchina della Roma è stata sicuramente il derby con la Lazio, giocato il 6 aprile.

Entrambe le squadre avevano bisogno di strappare i 3 punti, le motivazioni però erano completamente diverse.

I giallorossi per continuare la striscia di risultati positivi e puntare alla Champions, mentre la Lazio per risollevarsi dalla pessima situazione che stava passando.

La squadra di DDR scende in campo più affamata che mai, rispecchiando alla perfezione il carattere del proprio condottiero, e grazie ad un goal di Mancini riescono ad aggiudicarsi la vittoria.

I tifosi acclamano il loro nuovo eroe, che poche settimane dopo verrà verbalmente confermato dai Friedkin anche per la stagione successiva.

5. Il percorso europeo della Roma:

Quando Daniele torna a Roma, la lupa ha appena terminato la fase a gironi dell‘Europa League, passando da seconda dietro lo Slavia Praga.

In pochi pensano che che la Roma possa proseguire il proprio cammino oltre i quarti di finale, visto soprattutto la scarsa forma fisica della rosa.

Invece il nuovo tecnico riesce a trasformare la propria rosa in poche settimane, rendendola pronta ad affrontare il Feyenoord campione d’Olanda in carica.

Ai sedicesimi di finale, contro gli olandesi, la Roma ottiene due pareggi per 1 a 1, passando il turno solamente grazie ai calci di rigore.

La nuova Roma però ha ancora fame e si sfoga agli ottavi contro il Brighton, vincendo 4 a 0 all’andata e perdendo per 1 a 0 a in Inghilterra.

I giallorossi riescono così a qualificarsi per i quarti di finale, grazie soprattutto ad un’immenso lavoro tattico del mister romano, che annulla perfettamente il gioco di De Zerbi.

Al turno successivo la Roma incontra il Milan, e dopo una partita d’andata a Milano vinta per 1 a 0, la Roma si ripete anche in casa totalizzando un score finale che la vede vincere per 3 a 1.

Il percorso dei romani si fermerà poi in semifinale contro il Leverkusen, all’ora ancora imbattuto, perdendo all’andata e pareggiando al ritorno, ma sempre con la speranza della rimonta.

Anche se non terminato con una vittoria, il percorso europeo di DDR è stato impeccabile, sia dal punto di vista tattico che da quello caratteriale.

Ancora una volta, anche se dalla panchina, Daniele De Rossi ha saputo far emozionare tutti i romanisti, ma non solo.

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