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Roma, buoni segnali da Dovbyk e Pellegrini: ora si deve spingere

Roma, buoni segnali per Pellegrini e per Dovbyk.

Marcatori della sfida contro l’Udinese, i due giocatori della Roma ora devono assolutamente dare seguito alla bella prestazione fatta.

Il vortice di critiche e polemiche che ha inghiottito la Roma in questi primi mesi dell’anno, nei quali la squadra di Claudio Ranieri ha rischiato di compromettere l’intera stagione, ha risparmiato solo pochi superstiti, andando a colpire praticamente tutti i membri della rosa, compresi quelli più blasonati.

Perfino il capitano della compagine, romano e romanista, ha subito attacchi da tutti i fronti, relativi sia alla sfera tecnica che a quella privata, reo, secondo i tifosi, di una poca leadership in campo e nello spogliatoio, al contrario di coloro che prima di lui avevano indossato la fascia.

Lorenzo Pellegrini, dunque, non ha certo vissuto dei mesi tranquilli, specialmente durante la brutta parentesi di Juric’, nella quale, quando scendeva sul terreno di gioco, non riusciva a riportare una sufficienza che fosse una, collezionando solo magre prestazioni.

Dall’arrivo di Ranieri, lentamente, le cose hanno iniziato a migliorare, soprattutto nelle ultime tre settimane, quando il nativo della Capitale ha deciso, oltreché l’ultima partita, anche quella più sentita dall’ambiente romanista, ossia il derby.

Situazione abbastanza analoga anche per Artem Dovbyk, il colpo più oneroso ed acclamato del calciomercato della Roma, che su di lui, in estate, ha puntato gran parte delle fiches, trovandosi ad essere un po’ delusa dopo la prima parte di stagione.

Ora, però, il colosso ucraino, con tre reti nelle ultime quattro gare, ha iniziato decisamente ad ingranare e, insieme al compagno, schierato solitamente dietro di lui, non ha assolutamente intenzione di arrestare la sua corsa, decisivo come sa di poter essere per la sua squadra.

Il travaglio di Pellegrini

La facilità con cui, specialmente nel mondo del calcio, si tendono a dimenticare gli avvenimenti passati, è un fenomeno che mette seriamente paura, se è vero che dimostra quanto velocissimamente le persone siano in grado di cambiare opinione su una argomento, l’abilità di un determinato calciatore in questo caso.

La storia di Lorenzo Pellegrini, specialmente quella recente dell’ultimo anno, sta qui a dimostrarlo.

Solo otto-nove mesi fa, reduce da un grande girone di ritorno con la Roma di DDR, il ragazzo romano aveva meritato addirittura la maglia numero 10 della Nazionale, incaricato da Luciano Spalletti di dare le giuste geometrie all’attacco della sua Italia.

E’ proprio ad Euro 2024 che è iniziato, però, il momentaccio di Pellegrini, il quale, comunemente a tanti suoi compagni azzurri, ha deluso moltissimo le aspettative dei tifosi, non riuscendo mai a brillare nelle quattro partite disputate dalla selezione di Lucio in Germania.

Al ritorno a Roma, Lorenzo non era chiaramente più quello di prima e, non a caso, le prime partite di campionato, disputate ancora sotto la guida di De Rossi, stettero a dimostrarlo, mettendo in luce una forma fisica e, soprattutto, mentale non ancora ritrovata.

Questa situazione, come ben sanno i sostenitori giallorossi, si è prolungata fino a poche giornate fa, regalando ai giallorossi il fratello sbiadito di ciò che Pellegrini era stato appena qualche mese prima.

Ora che, però, il capitano sembra aver ritrovato la condizione giusta, la sua importanza per la Roma è sicuramente molto elevata, se è vero che un calciatore con le sue doti tecniche, utili creare gioco e finalizzare con efficacia, possono essere molto preziose per Hummels e compagni.

Aver ritrovato Lorenzo, dunque, è una grande notizia per la Lupa, oltreché per la stessa Italia di Spalletti, a cui il romano è sempre piaciuto molto.

L’importanza di Dovbyk per la Roma

Una qualità che, fra le mille carenze che si possono riconoscere in questa versione della Roma, non può essere assolutamente sottovalutata o non riconosciuta è senza dubbio quella di disporre di tanti calciatori in grado di creare occasioni da rete.

Dybala, Soulé, Saelemaekers, El Shaarawy, Baldanzi, Angelino, Rensch e, ovviamente, anche Pellegrini, infatti, sono tutti giocatori molto tecnici, in grado di produrre tanti palloni golosi da spingere in porta.

Di conseguenza, un centravanti che si faccia trovare pronto al momento giusto è assolutamente necessario per la Roma, la quale, altrimenti, rischierebbe di risultare assai “spuntata” e anche di dover affidarsi solamente al gioco palla a terra, mancando di un calciatore di stazza in grado di tenere qualche pallone sulla metacampo.

Artem Dovbyk, quindi, non può che essere l’uomo giusto per questa squadra, nella quale, inizialmente, ha faticato abbastanza ad inserirsi, complice anche la difficile situazione di questo girone d’andata giallorosso, in cui molte cose, come detto molte volte, sono andate estremamente per il verso sbagliato.

La prolificità dell’ucraino, dunque, non è stata assolutamente pari a quella che ci si aspettava inizialmente in fase di pre-stagione, ma, ora che il ragazzo si è abbastanza ambientato sia con i compagni che, in generale, con il campionato italiano, la situazione è in netto miglioramento.

“Artemio” appare più dentro la manovra e maggiormente a suo agio all’interno del terreno di gioco, nonostante indubbiamente gli manchi ancora un po’ la fiducia totale nei suoi mezzi di cui disponeva lo scorso anno al Girona, con il quale si laureò pichichi.

I tifosi della Roma, comunque, stanno iniziando ad apprezzare il loro centravanti e questa situazione, come spera l’ucraino, non può che migliorare.

Foto: facebook AS Roma.

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