Tra le note più positive della gara della Roma ad Udine c’è sicuramente il nuovo arrivato, che ha convinto molti dei tifosi giallorossi.
Riuscire a farsi trovare pronti, in qualsiasi sport, è una delle qualità più richieste da tutti gli allenatori, i quali, senza dare alcun tipo di spiegazioni, ogni giornata possono avere improvvisamente bisogno di te e delle tue caratteristiche, nonostante tu possa anche essere arrivato in quella squadra da poche ore.
Qualora tu, chiamato a sorpresa in questa maniera, riesca a convincere nonostante il poco tempo a disposizione per ambientarsi nella nuova compagine, il risultato, in termini di apprezzamento e fiducia del tecnico di turno, è indubbiamente molto buono.
Ecco, quindi, che il nuovo arrivato Devyne Rensch, acquistato dalla Roma per cinque milioni dagli olandesi dell’Ajax, ha senza dubbio guadagnato immediatamente molti punti nella speciale classifica di Claudio Ranieri, se è vero che, giunto nella Capitale da meno di settantadue ore, a Udine, per i primi settanta minuti, ha subito offerto una prova solida, sia in difesa che in attacco.
Tra l’altro, il suo compito non era nemmeno dei più semplici, visto che il tecnico romano gli aveva affidato il ruolo di sostituire l’ottimo Saelemaekers di questo periodo sulla fascia destra, incaricandolo di garantire sì protezione al braccetto di destra, ma anche spinta sulla corsia esterna.
L’olandese, senza alcun timore reverenziale, ha rispettato egregiamente i compiti, fornendo di sé un’ottima impressione a tutti i tifosi della Roma, i quali, per la prima volta da anni, potrebbero finalmente aver trovato una coppia di esterni destri degna di questo nome.
Le caratteristiche di Rensch
Da quello che abbiamo potuto ammirare domenica pomeriggio, ma anche dalle notizie che arrivano dall’Olanda riguardo il suo intero percorso all’Ajax, società in cui è cresciuto fin da giovane, abbiamo facilmente potuto comprendere come Rensch sia un esterno destro di grande gamba, capace di percorrere ad ottima velocità la fascia.
Oltre a queste ottime capacità atletiche, Devyne dispone di un bel piede, utile sia a fornire qualche bel cross al centravanti o agli altri attaccanti, sia a rendersi pericoloso da fuori area, come ha fatto al BlueEnergy Stadium nel primo tempo, quando ha impegnato Sava in una parata abbastanza complicata.
A rendere l’acquisto del 2003 ancora più interessante, poi, c’è la sua poliedricità in campo, se è vero che il nuovo colpo della Roma, oltre a giocare sulla fascia, è capace anche di ricoprire il ruolo di braccetto e, come visto durante la gara con l’Udinese, non ha problemi anche ad alternare i due ruoli nella stessa partita.
Lui e Celik, infatti, spesso hanno “mobilizzato” le proprie posizioni, andando a scambiarsi, secondo le indicazioni di Claudio Ranieri, in corso d’opera, variando quelle che erano le rispettive zone di competenza all’inizio della contesa.
Un giocatore molto funzionale, dunque, che, grazie anche alla giovane età, dispone di un potenziale molto interessante, che la Roma, ovviamente, ha tutta l’intenzione di sfruttare.
L’utilità di Devyne per la Roma
Come ampiamente spiegato nel paragrafo precedente, la capacità di ricoprire diversi ruoli di Rensch è indubbiamente una qualità che fa comodo a tutte le squadre e di cui la Roma vuole di sicuro approfittare.
Onestamente, però, alla società capitolina bastava solo che l’olandese sapesse giocare egregiamente da esterno destro, conquistandosi il ruolo di riserva di Alexis Saelemaekers, al momento, aldilà della bella gara di Devyne in Friuli, titolare inamovibile di questa squadra.
Avere un panchinaro di lusso come il ragazzo del 2003, pronto ad entrare dando una scossa alla gara con la sua velocità e la sua corsa potente, quindi, per Claudio Ranieri, in questo girone di ritorno, potrebbe diventare un asso nella manica da usare spesso, in particolar modo in gare bloccate, quando l’energia di Rensch potrebbe risultare decisiva.
In una situazione, invece, in cui la Roma si trovasse sotto nel punteggio, il testaccino, senza variare modulo, potrebbe provare ad inserire l’olandese come braccetto, dotando la fascia destra di una spinta di cui, con gli undici titolari regolarmente in campo, non disporrebbe assolutamente.
Ecco, dunque, come appare evidente che l’ex Ajax rischia veramente di diventare un bel jolly per i giallorossi, uno di quelli che, quando pescato a Burraco, fa comparire un bel sorriso sulla faccia del giocatore che ne diventa il proprietario.