Il rinnovo di Vlahovic fino a questo momento è stato un rebus per la Juventus. Tuttavia, il cambio di allenatore potrebbe rappresentare una svolta nella trattativa.
La stagione di Dusan Vlahovic fino a questo momento ha mantenuto lo stesso copione delle precedenti annate alla Juventus.
Partenza a razzo, e fiducia dell’allenatore. Thiago Motta, infatti in più di un’occasione in conferenza stampa ha coccolato il serbo. Poi però qualcosa si è rotto. Certamente, la mancanza di alternative fino a gennaio, e la stanchezza hanno influito ma a cambiare è stato il rapporto tra allenatore e giocatore.
Le dichiarazioni di Vlahovic in Nazionale circa il suo utilizzo tattico alla Juventus non hanno certamente fatto piacere. A dicembre infatti, il centravanti bianconero si era lamentato a proposito delle mansioni difensive richiestegli da Thiago Motta, sottolineando come questo ne compromettesse la lucidità sottoporta.
Da quel momento in poi inevitabilmente il rapporto tra il tecnico italo-brasiliano e il serbo si è inevitabilmente deteriorato. A peggiorare la situazione è intervenuto l’acquisto di Kolo Muani.
Con l’arrivo del francese infatti, il numero 9 ha perso il posto da titolare in favore dell’ex PSG. Dopo un primo periodo di vero e proprio idillio tuttavia, neanche con il numero 20 l’attacco bianconero è riuscito a ingranare.
Con l’arrivo di Tudor tuttavia le gerarchie si sono nuovamente ribaltate. Nel 2022 infatti, quando il croato allenava il Verona aveva sottolineato come secondo lui Vlahovic fosse il centravanti più forte in Italia.
Tuttavia, nelle due gare giocate sotto la nuova gestione, l’atteggiamento del serbo non è sembrato cambiare. Il linguaggio del corpo infatti rimane estremamente eloquente. Il numero 9 sbraccia spesso spazientito verso i compagni, altre volte invece abbassa la testa, deluso.
Certamente al giocatore manca serenità, anche a causa dell’incertezza legata al suo futuro, ancora tutto da scrivere.
Rinnovo Vlahovic, ci sono ancora possibilità?
Il contratto del serbo scadrà a giugno 2026, ma sino a questo momento non sembrano esserci possibilità per il rinnovo. Diversi gli incontri previsti tra le parti nel corso dell’anno, tutti rinviati. L’eventuale permanenza di Tudor tuttavia potrebbe cambiare le carte in tavola.
Il gioco del croato, predilige la verticalità e l’attacco della profondità. Inoltre, le due mezze punte alle spalle del centravanti potrebbero sgravarlo da quei compiti in fase di impostazione che tanto disdegna.
Tanto però dipenderà dal serbo. In queste ultime gare, dovrà dimostrare di volere la maglia della Juventus e di meritarla. I numeri al momento non sono dalla sua parte. Nelle ultime due partite ha totalizzato 19 passaggi su 30 tentati e vinto soltanto due duelli su 20. 33 invece i possessi persi.
Numeri impietosi, per un attaccante che solo pochi anni fa la Juventus pagava 75 milioni dalla Fiorentina. Se il serbo vuole rimanere a Torino è il momento di dimostrarlo in campo, e non solo a parole, ma il tempo, ormai, non è più dalla sua.