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Retrocessione Salernitana, serie C sempre più vicina?

La salvezza agguantata da Nicola appare sempre più lontana, mentre il rischio di una retrocessione della Salernitana si fa sempre più concreto

Il miracolo salvezza di Nicola

Correva la stagione 2021/22 quando, in un piovoso 15 febbraio, Davide Nicola giunse al centro sportivo Mary Rosy per prendere in mano una squadra fanalino di coda, con appena 13 punti e un distacco di 8 dalla salvezza. La Salernitana riuscì così a evitare la retrocessione grazie a uno straordinario finale di stagione. Quel noto 7% di probabilità di salvarsi, annunciato da Sabatini in conferenza stampa, si trasformò in un 100%.

Fondamentali furono le prestazioni monstre di Bonazzoli, Verdi e, soprattutto, Ederson. Proprio quest’ultimo, in una sfida decisiva contro la sua attuale squadra, segnò un gol importantissimo. Una rete che permise alla Salernitana di avvicinarsi sensibilmente all’obiettivo salvezza.

La festa però esplose solo il 22 maggio, in una serata surreale e quasi onirica, talmente folle che nemmeno un grande regista come David Lynch sarebbe riuscito a concepire. Nonostante il pesante 0-4 a favore dell’Udinese, grazie al pareggio del Cagliari, al triplice fischio i trentamila spettatori dell’Arechi liberarono urla di gioia, mescolate a lacrime di felicità. Sensazioni così intense da risvegliare tutti dall’incubo Lynchiano in cui hanno vissuto per settimane. Così, quelle emozioni coronarono una salvezza che, solo qualche mese prima, sembrava impensabile.

Retrocessione Salernitana, un discorso tornato attuale

Ciò che Nicola e i suoi ragazzi riuscirono a fare è oggi raccontato con toni leggendari, come se il traguardo da loro raggiunto fosse quasi inconcepibile, considerando i deludenti risultati sportivi della squadra campana nelle ultime settimane.

A seguito della sconfitta per 1 a 0 maturata nel derby con la Juve Stabia, il presidente Iervolino da deciso di esonerare Roberto Breda. Oltre alla mancanza di idee espresse in campo, l’allenatore paga il misero bottino di soli 12 punti in 12 partite, con una media di 1 punto a gara, identica a quella di Martusciello.

Al suo posto subentrerà l’esperto Pasquale Marino, a cui è affidato l’arduo compito di centrare un’altra miracolosa salvezza. La strada è in salita, ma la Salernitana ha già dimostrato di saper affrontare l’impossibile. Ora, con il tecnico siciliano alla guida, sarà il campo a dire se il miracolo può ripetersi o se la speranza dovrà cedere il passo alla realtà.

Foto di ottopagine.it Salerno

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