La carriera di Claudio Ranieri, aldilà della Roma, lo ha visto allenatore di tantissime squadre e calciatori diversi.
Se, nei lontani anni Sessanta, aveste chiesto al piccolo Claudio Ranieri dove si sarebbe visto nel mondo del calcio, che amava già in tenera età, la risposta sarebbe sicuramente stata nella sua città e, soprattutto, fra le fila della squadra che gli ha sempre fatto vibrare il cuore.
La Roma, come per tutti i romanisti, infatti, è una fede che va aldilà della semplice passione calcistica, ma che tende, più la si guarda, a diventare quasi una vera e propria dottrina religiosa, capace sia di deludere che di regalare gioie immani.
E’ difficile per ciascun tifoso giallorosso che sogna di giocare a calcio pensare di staccarsi subito dalla sua compagine preferita, vivendo questo tipo di scelta come un vero e proprio tradimento.
Claudio Ranieri, però, a causa delle normali vicissitudini che attraversano la carriera di un professionista del suo calibro, non ha certo potuto coronare il suo desiderio di rimanere a vita a Trigoria, circondato dai colori che ha imparato a sostenere fin da piccolo.
Il suo terzo mandato come allenatore sulla panchina della Roma, però, è sicuramente la dimostrazione che, aldilà di tutte le esperienze internazionali accumulate in questi lunghi anni di pellegrinaggi intorno all’Europa, il cuore è rimasto sempre dedito alla causa giallorossa.
Tutte le società in cui è andato, però, sia in Italia che all’estero, gli hanno indubbiamente lasciato qualcosa, sia a livello tecnico che, soprattutto, a livello umano, essendosi trovato necessariamente a confrontarsi con professionisti provenienti da tutt’altre realtà.
Alcuni calciatori in particolare, poi, sono diventati dei veri e propri scudieri del tecnico di Testaccio, il quale, nelle occasioni in cui si è trovato ad allenarli, ha scelto di dargli molta fiducia, permettendogli di esprimersi al massimo.
Top 11 dei giocatori schierati più volte da Ranieri
- Modulo 4-3-1-2
- Portiere: Francesco Toldo: nell’avvincente esperienza di Sir Claudio alla Fiorentina, l’eroe di Euro 2000 trovò moltissimo spazio, affermandosi come uno dei migliori portieri dell’intera Serie A.
- Difesa: Melchiot, Terry, Gallas, Carboni: ad esclusione del terzino sinistro Amedeo, gli altri tre componenti di questa linea difensiva erano alle dipendenze di Ranieri durante la sua esperienza londinese, quando il romano precedette l’amico-rivale Mourinho sulla panchina del Chelsea.
- Centrocampo: Lampard, Schwarz, Rui Costa: il reparto mediano, a differenza della difesa, è composto prevalentemente da due interpreti della Fiorentina del “sor” Claudio, capace di lasciare un solco molto importante nella storia del club gigliato.
- Trequarti: Gianfranco Zola: “Magic Box” fu uno dei calciatori più iconici del calcio italiano degli anni Novanta e Ranieri, innamorato del suo poetico talento, dopo averlo avuto al Napoli, decise, qualche anno dopo, di richiamarlo anche in Terra d’Albione, permettendogli di entrare nell’immaginario dei tifosi blues.
- Attacco: Batistuta, Hasselbaink: se quello del “Re Leone” è un nome che difficilmente rischia di risultare sconosciuto ai più, quello del secondo attaccante è più per i veri intenditori, sebbene rappresenti il prototipo dei calciatori di Ranieri per la grinta e lo spirito di sacrificio che mise in campo sia all’Atletico che al Chelsea.
