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Presidente della FIGC Gravina: “Partite con il mercato aperto? È…”

Gravina ammette le problematiche sul mercato aperto durante l’inizio dei campionati: servirà intervenire attuando una rivoluzione globale

Caos mercato: le polemiche arrivano anche a Gravina

Ormai da qualche anno ci troviamo sempre più costantemente di fronte a dinamiche scomode per calciatori e club a causa di un motivo ben preciso: il calciomercato ancora aperto all’inizio del campionato.

Lasciare la sessione estiva di mercato aperta fino al 31 agosto significa poter lasciare liberi club di negoziare a stagione in corso creando così situazioni difficili da gestire.

Quest’anno lo abbiamo visto con i casi Osimhen, Koopmeiners, Lukaku, Bellanova e molti altri ancora, tutti acquisti fondamentali per le squadre che li hanno acquistato ma che allo stesso tempo hanno creato non pochi grattacapi a coloro che si sono visti portar via i propri prezzi pregiati.

In questo modo diventa complicato programmare l’intera stagione sulla base di una rosa che fino all’ultimo potrebbe essere stravolta, senza avere poi il tempo di rimpiazzare alla giusta maniera il giocatore partente.

Polemiche che sono arrivate fino ai piani piani dato che, per fare solo due nomi tra i tanti, sia Giampiero Gasperini che Fabrizio Romano hanno attaccato l’intero sistema definendolo disorganizzato e ridicolo, costringendo il presidente della FIGC, Gravina, a rispondere in merito alle accuse.

Gravina risponde alle critiche sull’organizzazione del mercato

A seguito delle recenti proteste sul mercato ancora aperto a campionato in corso, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha chiaramente appoggiato il moto di rivolta di tifosi e professionisti all’interno del sistema calcio condividendo il malumore.

Allo stesso tempo, il presidente della federazione italiana ha spiegato come la soluzione non possa arrivare solamente dal nostro paese ma la questione deve essere affrontata globalmente.

Tale a problema affligge gli italiani e non solo ma anche tutto il calcio europeo e come sottolineato dallo stesso Gravina continuare in questo modo significherebbe incrinare rapporti con società, tifosi e giocatori stessi.

Proprio a proposito di ciò, il presidente stesso ha deciso di porre al centro della discussione al tavolo della UEFA tale problema per far sì che si possa presto adottare una contromisura adeguata.

La soluzione dovrà inevitabilmente arrivare a livello europeo e dovrà coinvolgere non solo le squadre di Serie A e italiane in generale ma serviranno regole valide per tutti i club d’Europa sottostanti alla UEFA.

La possibile soluzione di cui il calcio ha bisogno

Per risolvere la questione una delle varie soluzioni da prendere in considerazione sarebbe sicuramente quella di apportare modifiche sulle date di apertura e chiusura del calciomercato.

Attualmente il mercato apre il 1 luglio, quando la stagione dell’anno appena concluso è già finita da quasi un mese e quindi come prima cosa si potrebbe pensare di anticipare l’apertura ai primi di giugno così da guadagnare un mese intero (quasi).

Successivamente quello che rappresenta il maggior problema è proprio la data di chiusura, fissata alla mezzanotte del 30 agosto, quindi ci sono circa 10 giorni nei quali il campionato inizia per tutte le squadre italiane nonostante il mercato sia ancora aperto e si possano ancora vendere o acquistare giocatori.

A tal proposito sarebbe necessario far terminare la sessione estiva al 31 luglio in modo che tutte le società dal 1 agosto (primo giorno senza mercato) al 20 agosto circa (data di inizio Serie A) sappiano già la rosa che avranno a disposizione almeno fino al mercato gennaio e possano programmare la stagione di conseguenza.

In questo modo si eviterebbe di assistere a tutti quei casi in cui alcuni club si vedono privati dei loro tasselli fondamentali dopo una o due giornate di campionato e dopo che si era creata una rosa proprio a quel determinato giocatore.

La questione svincolati: altro enigma

Poi ci sarebbe la questione del mercato degli svincolati, i quali possono accasarsi dove vogliono in qualsiasi momento dell’annata, stravolgendo anche in questo caso l’equilibrio del campionato a stagione in corso.

Potrebbe essere un’idea quella di mettere un limite anche per quanto riguarda il mercato dei parametri zero, magari più prolungato rispetto alla sessione normale (fino al 15 agosto ad esempio) in modo tale da evitare comunque la sovrapposizione dei nuovi acquisti con le partite del campionato in corsa.

Ci teniamo a sottolineare che queste sono solo semplici idee e proposte che per ora non sono state prese in considerazione ufficialmente, ma dalle quali si potrebbe partire per costruire un sistema più sano ed equilibrato.

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