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Pogba, il giudice spiazza tutti: come agirà ora la Juventus

Pogba può tornare in campo da Marzo, cosa farà ora la Juve

La decisione del giudice lascia tutti sorpresi. Paul Pogba può tornare a giocare da Marzo, ridotta la squalifica a 18 mesi. Cosa faranno adesso i bianconeri?

Il CAS, court of arbitration for sport, ha sentenziato, Paul Pogba può tornare a giocare. Quasi 1 anno fa, il giocatore francese era risultato positivo al test antidoping effettuato dopo Udinese-Juventus.

Sin da quel momento, tuttavia, il giocatore e il suo entourage hanno sostenuto la linea dell’innocenza, continuando a fare ricorso. La squalifica di 4 anni, avrebbe significato il ritiro per il “Polpo” convinto ancora di poter dare tanto al calcio.

L’ultimo ricorso al CAS invece, ha sorriso a Pogba, che ha immediatamente esternato la propria gioia sui social, affermando che adesso è libero di tornare a inseguire il suo sogno. A condividere l’entusiasmo del Polpo, non poteva mancare Paulo Dybala.

Compagni ai tempi della Juventus, i due sono rimasti grandi amici, e dunque l’argentino non ha potuto fare a meno di mostrare tutto il proprio supporto al francese.

Nella dichiarazione del CAS, riportata dal Daily Mail, si legge che la sostanza assunta da Pogba, il Dhea, è stata assunta in maniera inconsapevole, e che seppur vietata dalla WADA, abbia effetto soltanto su persone di sesso femminile. Pertanto, squalifica ridotta, e possibilità di tornare ad allenarsi già a gennaio.

La palla passa adesso alla dirigenza bianconera, che dovrà decidere come agire con il suo ex numero 10.

Cosa può dare Pogba a questa Juve

Dopo tanti anni la Juventus ha rivoluzionato il centrocampo. Gli innesti di Douglas Luiz, Thuram, Koopmeiners, e il reintegro di Fagioli hanno notevolmente elevato il tasso tecnico della squadra.

Inevitabilmente dunque l’aggiunta della qualità e della gamba di Paul Pogba anche soltanto a mezzo servizio, potrebbe essere il tassello che manca a un centrocampo in grande crescita. Il suo reintegro tuttavia al momento appare un ipotesi lontana.

Attorno all’ex numero 10 bianconero ci sono diversi dubbi. In primis la condizione fisica. Prima della squalifica infatti, Pogba era stato praticamente un anno fuori per poi infortunarsi nuovamente in una delle ultime gare stagionali, contro la Cremonese.

In più, un nodo fondamentale è rappresentato dal suo ingaggio. Sino a questo momento la Juventus pagava il francese 2000 euro al mese, il minimo consentito. Un suo reintegro in rosa, vorrebbe dire tornare a pagare gli 8 milioni netti percepiti in precedenza.

Un ingaggio elevatissimo, non allineato alla nuova direzione societaria intrapresa da Giuntoli, che nel corso della sessione di mercato appena trascorsa ha notevolmente abbattuto il monte ingaggi. Negli ultimi giorni non a caso si parla del rinnovo di Vlahovic, proprio per poter spalmare su più anni l’ingaggio del serbo.

Anche i tifosi bianconeri sono divisi circa un possibile “Pogback” giunto ormai al terzo atto. Molto di quei tifosi che oggi sono 20enni, 10 anni fa sono cresciuti guardando il Polpo e le sue giocate. Le acconciature stravaganti, la dab dance, i suoi dribbling a tutto campo e i tiri da fuori.

Inevitabile dunque che in una Juventus che ha cambiato tutto, dalla dirigenza al campo, rivedere un simbolo della storia bianconera recente sarebbe come tornare indietro nel tempo, tornare bambini un’ultima volta.

Difficile tuttavia che questo accada, in una società che non gode più dello strapotere economico di un tempo.

Le soluzioni

Scartando quindi un reintegro in rosa le soluzioni sono al momento due. La Juventus potrebbe optare per una risoluzione contrattuale per giusta causa, risparmiando dunque i soldi dell’ingaggio.

L’altra opzione riguarda una cessione all’estero probabilmente a costo zero. Già un anno fa Pogba è stato vicino al trasferimento in Arabia, pertanto in caso di trasferimento, la soluzione più probabile sembra il campionato arabo, pronto ad accontentare le richieste economiche del francese.

L’alternativa all’ Arabia è una cessione in MLS, mentre appare impossibile una cessione del francese in Europa.

Se il ritorno in campo è certo, il futuro di quel 18enne che fece sognare la Torino bianconera più di 10 anni fa è ancora tutto da scrivere.

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