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Parma, scoperta Bonny: perché è l’arma in più per Pecchia

Parma e Bpnny: che intesa

Bonny, punta francese in forza al Parma, si sta rivelando un attaccante decisivo anche nella massima serie, scopriamo il perché.

Pecchia ha il suo centravanti, e se lo tiene stretto, con il gioco offensivo che propone, Bonny si sta rivelando l’arma in più per il suo Parma.

Si conoscono bene i due, questa infatti è la terza stagione in cui lavorano insieme, e i risultati si vedono.

Nella prima annata Bonny ha trovato solo tre presenze da titolare, ma col passare del tempo è diventato un perno fondamentale nello scacchiere di mister Pecchia.

Il primo impatto in Serie A è stato ottimo, con due reti e un assist nelle prime quattro, e siccome è un classe 2003 potrà solo che migliorare.

Chi è Ange-Yoan Bonny

Bonny nasce il 25 ottobre del 2003 in Francia, ad Aubervilliers, nella regione dell’Ile-de-France.

Dopo esser passato da ragazzino nei settori giovanili poco conosciuti di Perigny e Chambray, e in quello del Tours, passa allo Chateauroux.

Qui gioca negli under 19 e nel team B, fino all’esordio in prima squadra in Ligue 2, dove troverà anche un gol in cinque partite.

Nel 2021 si trasferisce a Parma a titolo gratuito e viene subito inserito nella squadra primavera.

Dopo aver disputato solamente quattro partite viene chiamato in prima squadra da mister Maresca, ex allenatore del Parma ora al Chelsea.

Gioca molti spezzoni di gara che permettono al ragazzo di fare esperienza, senza tuttavia mai segnare o fare assist.

Nell’anno successivo arriva a Parma l’attuale allenatore, ovvero Fabio Pecchia, che ha sempre praticato un calcio propositivo.

Nella prima stagione assieme, già descritta in precedenza, entra molto spesso dalla panchina e questo lo aiuta a conoscere meglio il campionato.

L’annata 2023/2024 è quella della consacrazione per lui e per il Parma, sotto tutti i punti di vista.

Anche se le marcature non sono tantissime (cinque), aiuta la squadra con tanti assist a raggiungere la Serie A che mancava da quattro anni.

Nella massima serie, se il buongiorno si vede dal mattino, potrebbe migliorare ancora di più, anche e soprattutto dal punto di vista realizzativo.

Perché Bonny è fondamentale per il Parma (e per Pecchia)

Il classe 2003 è un attaccante moderno, utilissimo per il gioco espresso dall’allenatore ex Cremonese e Verona tra le altre.

Forte fisicamente, rapido e dotato di una buona tecnica, le qualità che, soprattutto in un attaccante fanno la differenza.

Alle sue spalle, inoltre, ha le due frecce romene Mihaila e Dennis Man che possono fornirgli tanti palloni interessanti, oltre al talentuosissimo Bernabè.

Bonny ha dimostrato nelle prime quattro di saper fare gol, ma l’altruismo e il lavoro per la squadra sono sue grandi qualità.

L’anno scorso infatti, in Serie B, è andato in doppia cifra negli assist, 10 passaggi vincenti per una punta centrale non si vedono spesso.

Quest’anno già dalle prime partite ha fatto cadere l’occhio su di sé, e le squadre top lo stanno già attenzionando.

Adesso sta a lui continuare a giocare così per portare in alto il Parma, i suoi tifosi e il suo allenatore.

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