Il Derby di Madrid finisce 1-1, è la notte di Julian Alvarez e Kylian Mbappé lo scontro “mondiale”: Argentina-Francia si ripete in Real Madrid-Atletico Madrid, ma questa volta finisce in pari.
Julian Alvarez non è un essere umano
Immagina, sei al Bernabéu, davanti ad 80 mila persone dal vivo e praticamente tutto il mondo a guardare una delle sfide più importanti di tutta la Spagna in cui questa sera giochi anche tu, tu sei arrivato dal Manchester City per 90 milioni, a 25 anni ed hai già vinto tutto quello che c’era da vincere: Mondiale, Champions, Copa america…
In una delle partite, più importanti, se non la più importante, della stagione al 35’esimo ti viene assegnato un calcio di rigore, una persona normale inizia a sudare freddo e a provare un minimo di ansia ma tu non sei una persona normale, tu sei l’uomo ragno, sei Julian Alvarez e sei davanti a uno dei portieri più forti degli ultimi 15 anni. Mentre il Bernabéu trattiene il fiato, tu fissi il pallone, poi alzi lo sguardo. Davanti a te, un muro umano: Tibaut Courtois, uno dei portieri più imponenti della sua generazione. Ma tu non sei solo un campione, sei un predatore, un artista del gol.
Fai un passo, poi un altro. Il tempo sembra rallentare. Ottantamila cuori battono all’unisono, milioni di occhi incollati allo schermo. Poi, con una freddezza glaciale, scegli la via più audace, più folle, più impensabile: il cucchiaio.
Il pallone si solleva dolcemente, quasi in slow-motion. Courtois si tuffa a destra, ma è troppo tardi. La sfera lo scavalca, accarezza la rete e in un istante, il settore ospiti del Bernabéu, ed una metà della città esplode. Un attimo di silenzio, poi il boato. I compagni corrono verso di te, increduli, e tu li guardi con un sorriso appena accennato. Nessuna esultanza esagerata, solo la classica apertura delle braccia a mimare “El Arana” e la faccia di chi sa di aver scritto un altro capitolo di storia.
Perché tu non sei una persona normale. Sei Julián Álvarez. E questa è la tua serata….
Se non fosse per un certo Kylian Mbappé…
Nella stessa estate è arrivato un nuovo supereroe in città, una tartaruga ninja che sfreccia come il vento e colpisce come un fulmine. Arriva dalla Francia con una missione chiara: vincere, dominare, scrivere il suo nome nella leggenda del Real Madrid. E al minuto 50 di Atlético-Real, Kylian Mbappé non ci sta.
Il francese ha fame, non vuole essere spettatore in una notte del genere. Il lavoro sporco lo fa Rodrygo Goes, uno dei talenti più sottovalutati della Casa Blanca. Con la sua eleganza felina sguscia tra le maglie rojiblancas, sterza, accelera, semina il panico. Poi vede il varco e serve al centro Bellingham, che impatta con forza. Il pallone viene ribattuto, ma il destino ha già scelto il suo protagonista e spoiler, ha la 9 sulle spalle.
Kylian è lì, pronto, affamato. Il tempo rallenta per un istante, poi tutto accade in un lampo. Il destro è secco, preciso, implacabile. La rete si gonfia, il Bernabéu esplode, e Madrid intera capisce che questa è anche la notte di Mbappé. Lui corre sotto la curva, braccia larghe, petto in fuori. Il messaggio è chiaro: l’eroe è arrivato.
Real Madrid-Atletico Madrid finisce 1-1, ma questo risultato entrerà nella storia per l’audacia di Julián Álvarez e la onnipresenza di Kylian Mbappé.
Una notte in cui il Bernabéu ha trattenuto il fiato prima di essere gelato dal coraggio di un argentino, questa volta Colchonero e non Blaugrana, capace di sfidare Courtois con un cucchiaio da fuoriclasse assoluto. Una notte in cui la nuova stella dei Blancos ha risposto con la forza di un predestinato, trovando il gol con la fame e la ferocia di chi sa che Madrid non aspetta nessuno.
Un derby che non ha decretato un vincitore, ma che ha segnato l’inizio di una nuova era.
La situazione in classifica
Il pareggio nel derby tra Real Madrid e Atlético lascia la corsa al titolo ancora apertissima. I Blancos restano in testa alla classifica con 50 punti, mantenendo un solo punto di vantaggio sui Colchoneros, che inseguono a quota 49.
Il Barcellona, con una partita in meno, rimane a 45 punti e potrebbe accorciare ulteriormente la distanza se vincesse il suo prossimo incontro.
Alle loro spalle, l’Athletic Bilbao (44 punti) e il Villarreal (40 punti) restano in lotta per un posto nelle competizioni europee, mentre il Rayo Vallecano, sesto con 35 punti, continua la sua sorprendente stagione.
La Liga si conferma estremamente equilibrata, con il Real che sente il fiato sul collo dell’Atletico e il Barça pronto ad approfittarne.
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Foto Instagram: @juliaanalvarez
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