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Open Var, pagelle di metà stagione: chi sale e chi scende

Puntata natalizia di Open Var dove andremo a fare le pagelle di fine “primo quadrimestre” per capire i promossi, rimandati e bocciati.

In questo appuntamento natalizio con Open Var siamo pronti a fare un recap dando simbolicamente le pagelle aglia arbitri principali in forza in Serie A( ovviamente con l’unione di Can A e Can B i direttori di gara arbitrano talvolta anche in B).

Prima di partire dobbiamo fare delle precisazioni: ovviamente si tiene conto di errori macroscopici eventualmente fatti da arbitri nello specifico, ma non saranno il solo ed il prevalente metro di giudizio.

L’arbitro lo si valuta per la tempestività nelle decisioni, nella direzione che dà alla gara, nel sapersi rapportare con i calciatori; poi come un calciatore sbaglia un gol a porta vuota anche un arbitro può sbagliare in modo clamoroso, ma come ciò non declassa Ronaldo in giocatore scarso solo perché sbaglia un gol così un arbitro non si valuta in base ad un singolo errore.

Open Var, le pagelle di metà stagione

Marco Guida: voto 8. Stagione finora sontuosa la sua, errori ridotti al lumicino e soprattutto grande autorevolezza trasmessa in campo grazie al suo linguaggio del corpo. Sicuramente tra i MIGLIORI.

Davide Massa: voto 8-. Stagione impressionante, quasi al livello del suo collega, c’è da dire che ogni tanto qualche abbaglio lo colpisce( non ultimo l’errore in Monza-Juve dove non fa uscire dal terreno di gioco un calciatore che aveva chiesto l’intervento dello staff), ma nonostante ciò sta emergendo anche sul panorama internazionale e nel futuro potrebbe crescere ancora.

Michael Fabbri: voto 7+. Stagione più che sufficiente quella del fischietto di Ravenna anche se ad oggi manca un big match nella sua collezione stagionale, motivo per il quale non si può andare più di così coi voti.

Maurizio Mariani: voto 7-. Piccola delusione d’inizio stagione nonostante sia un arbitro europeo e uno tra i migliori in Italia. Quello che sorprende in negativo è il metro troppo rigido utilizzato in big match che non fanno una buona pubblicità al nostro calcio. RIVEDIBILE.

Marco Di Bello: voto 6. Stagione senza infamia e senza lode, sicuramente migliore dell’inizio della scorsa, ma è relegato a match secondari che arbitri senza connettere sbagli colossali, ma può e deve migliorare per ritornare ai suoi livelli.

Daniele Chiffi: voto 6,5. Arbitra sempre in modo ordinato, poi veniva da un infortunio che gli aveva impedito di disputare alcune gare della scorsa stagione, dunque mostra quello che ci aspettiamo da lui: misura e ordine.

Livio Marinelli: voto 6+. Piace veramente tanto la foga e l’euforia che trasmette arbitrando, il suo carattere è sempre positivo ed è un esempio per chi aspira ad arrivare in Serie A, ha sempre qualche lacuna regolamentare che però può senza dubbio risolvere per crescere.

Gli arbitri meno impiegati

Simone Sozza: voto 6,5. Stagione senza dubbio buona, ma quella crescita evidenziata nella scorsa stagione si è placata di molto, non traspare più quella sicurezza nel dire che arriverà ad essere tra i migliro

Antonio Rapuano: voto 5,5. Arbitri come lui non sono un buono spot per il calcio italiano, troppi falli, troppa rigidità, talvolta errata anche dal punto di vista regolamentare.

Daniele Doveri: voto 8. Senza dubbio uno dei leader del gruppo, non arbitra spesso a causa dell’età, ma i match che dirige sono sempre pesanti e lui lo fa sempre in maniera impeccabile.

Andrea Colombo: voto 7. Bello il metro di giudizio che applica nei big match, sereno ma rigido, capisce i momenti della partita, ottimo inizio il suo.

Luca Zufferli: voto 6. Stagione senza nulla di grave da segnalare, sufficiente ma nulla più, deve crescere perché dietro c’è un gruppo che preme per raggiungere la CAN.

Luca Pairetto: voto 5,5. Meglio del passato recente ma con questo passo si sta scavando la fossa da solo, a fine anno per ora è tra i candidati per lasciare la CAN.

Federico La Penna: voto 6+. Molto meglio del passato recente, sta crescendo e sta dimostrando di voler rimanere in Serie A, qualche abbaglio rimane ma è l’atteggiamento che colpisce.

Rosario Abisso: voto 5. Al momento il peggiore di quelli in pianta stabile in Serie A. Per lui si tratta di recidività, anche nelle ultime stagione è questo, serve una scossa.

Fabio Maresca: voto 0. Il suo gesto non rappresenta l’ AIA, non rappresenta il mondo arbitrale, è giusto che capisca il proprio errore perché da un arbitro del suo livello è inconcepibile. Questo è il voto che merita il suo gesto.

Ovviamente non è tutta la CAN, ma gli arbitri principali altrimenti saremmo rimasti qui anche per capodanno, infine auguriamo buone feste a tutti voi lettori dalla redazione di Calcio sport.com.

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