Oggi ad Open Var andiamo ad analizzare i casi del giovedì europeo con un focus in particolare per la Lazio e il rigore non concesso.
Giovedì di coppe intenso in cui noi italiani ci siamo soprattutto concentrati sulla fantastica favola di Sir Claudio che arriva, e non solo resuscita Hummels, ma che segna anche il gol decisivo che mette in parità la sfida.
Ciò ha un po’ offuscato il resto dei match, ma oggi andremo a fare una panoramica generale sui principali casi discutibili accaduti nella giornata di ieri.
Focus principale sull’altra squadra di Roma, la Lazio, che ha protestato molto per un presunto rigore: andiamo a scoprire di che si tratta.
Open Var, era rigore per la Lazio?
Durante il secondo tempo di Lazio-Ludogorets proteste feroci per un contatto in area fra Isaksen e Marcus.
C’è un pallone in area conteso fra i due a toccarlo prima è il laziale, ma Marcus, in ritardo, pur non toccando in un primo momento il laziale mette il piede per cercare di prendere il pallone tra le gambe di Isaksen e sugli sviluppi di ciò, Marcus frana su Isaksen che cade a terra.
Per l’arbitro nessun rigore anche se il Var chiama l’arbitro a rivedere l’accaduto( nel 95% dei casi quando il Var richiama si prende sempre la scelta consigliata dal Var), ma decide di non cambiare la sua decisione e di non assegnare nessun rigore alla Lazio.
Partiamo col dire che è un caso difficilissimo da valutare. Per persone non troppo avvezze, a velocità naturale questo sembra un chiaro rigore, ma andandolo ad analizzare nei minimi dettagli, si capisce che è uno dei casi più difficili da valutare in assoluto.
Partiamo col dire che non c’è nessuno step on foot, che avrebbe condannato Marcus, a quel punto la parte punibile del contrasto sarebbe quella in cui Marcus frana su Isaksen.
La valutazione dell’arbitro
La valutazione che fa l’arbitro è umana e comprensibile. Guardando questo contrasto a rallentatore, si nota che dopo aver controllato il pallone Isaksen furbescamente si ferma e compie un leggero ma visibile movimento nella direzione opposta al pallone, disinteressandosi di esso, e quindi quasi andando a cercare il contatto con Marcus causando la sua caduta.
Descritta così, sembra non essere assolutamente rigore, però questa dinamica che in altri casi porta oggettivamente al non fallo, qui avviene in decimi di secondo che l’arbitro deve interpretare frame by frame togliendo quasi importanza alla realtà( senza le odierne tecnologie questo impercettibile movimento di Isaksen sarebbe ignoto).
Infatti, l’arbitro decide a velocità naturale, a velocità naturale è rigore netto e non è sbagliato concederlo perché questa rimane un interpretazione dell’arbitro.
Il direttore di gara ha valutato malizioso il movimento di Isaksen andando a cercare il contatto ma per altri il comportamento di Marcus sarebbe imprudente e passibile di calcio di rigore, però una cosa è chiara: l’arbitro ha avuto una sua legittima e rispettabile opinione.
Il rigore in Tottenham-Roma
Parlando di azioni a rallentatore, non possiamo non citare il rigore fischiato su Hummels rivisto al Var dall’arbitro.
Sempre in area ad inizio partita c’è una palla contesa fra Hummels e Sarr, qui Hummels è in ritardo e colpisce Sarr invece della palla.
Questo intervento, anche se l’arbitro non se ne accorge, è solare e decodificato come calcio di rigore senza polemiche.