Oggi ad Open Var andiamo ad analizzare il contatto Pisilli-Reijnders così come tutti gli altri episodi principali di questa giornata.
Ultima puntata dell’anno di Open Var dove andiamo ad analizzare i casi salienti della diciottesima giornata con il contatto Pisilli-Reijnders in primo piano.
Ci sarà spazio anche per altri episodi e chiarimenti ovviamente, ma gran parte della puntata di oggi sarà dedicata proprio al match fra Milan e Roma.
Come sempre, vi consigliamo di lasciare stare per un attimo la propria fede calcistica per imparare a leggere oggettivamente gli episodi proposti.
Open Var, il contatto Pisilli-Reijnders
Siamo al 41′ minuto di gioco, palla in mezzo, Pisilli fa una scivolata in area di rigore e Reijnders dopo un tacco frana e cade dopo il contatto col romanista.
Fabbri propende per il non rigore, decisione poi confermata dal Var e in generale anche dagli alti ranghi dell’AIA, ma perché?
Eppure, a velocità normale una persona non molto avvezza a questo mondo non avrebbe dubbi nel dire che è un chiaro rigore.
Nonostante ciò, analizzando l’episodio si vede chiaramente come sia Reijnders a cercare il contatto e ad invadere lo spazio di Pisilli, la sua scivolata, infatti, va ben lontana dal rossonero.
Fare una scivolata non è di per sé un infrazione, lo è solo se con imprudenza si prende anche un giocatore. La scivolata di Pisilli non prende niente e non ci va neanche vicino, è Reijnders a cercare e ad invadere lo spazio del romanista, dunque giusto non dare nulla.
Open Var, gli altri casi di giornata
Nei primi minuti della ripresa di Parma-Monza, il Var richiama La Penna al monitor per rivedere un contatto fra Pablo Marí e Coulibaly avvenuto proprio sulla linea dell’area di rigore.
Intervento in ritardo del difensore del Monza che calpesta imprudentemente l’attaccante del Parma, dunque giusto il rigore e l’ammonizione allo spagnolo, fra l’altro già ammonito e dunque espulso: nulla da eccepire.
Sempre nello stesso match, ad un quarto d’ora dal termine La Penna concede un rigore al Parma per fallo di Birindelli su Coulibaly, in specie si tratta di un colpo ricevuto sul petto dell’attaccante.
In realtà, anche qui il Var richiama l’arbitro dato che Birindelli appoggia sí la mano sul petto di Coulibaly, ma non dà nessun colpo, inoltre non ci sono incroci di gambe, motivo per il quale La Penna revoca il rigore.
Infine, non c’è ammonizione per simulazione poiché il contatto esiste, non è da calcio di rigore ma non si è inventato il contatto Coulibaly; in realtà sarebbe stato giusto ammonirlo, poiché simulare non significa solo inventarsi qualcosa che non è mai accaduto, ma anche accentuare un lieve contatto di gioco, come accaduto in questo caso.
Chiudiamo l’anno con il rigore assegnato all’Empoli contro il Genoa poi sbagliato da Esposito. Lì Esposito viene atterrato in area vistosamente, dura 10 secondi il controllo Var che richiama Rapuano che concede rigore.
Assurdo non vedere un fallo così netto, così brutto da campo, assurdo pensare che ci possa non essere stato contatto, prestazione brutta da parte di Rapuano.