Aggiornamenti sull’impatto di David Neres nella Serie A. Quanto può incidere in Italia e come può essere sfruttato al meglio da Conte.
Quanto e perché può incidere
Il brasiliano nato a San Paolo nel 1997 è un’ala di piede mancino funambolica.
Fa della rapidità e il gioco di gambe le sue armi più potenti.
Il calciatore infatti è solito puntare l’uomo nell’uno contro uno, spesso riuscendoci. Questa sua tendenza porta le sue squadre a creare molte situazioni d’attacco in superiorità numerica.
Nonostante però questa sua predisposizione, il brasiliano non è dotato di particolare freddezza sottoporta, il che lo porta a incidere poco in termini realizzativi.
Il giocatore sa comunque riconoscere questo suo piccolo limite. Infatti per lo più sfrutta la sua capacità di saltare l’uomo per andare sul fondo e rifinire così l’azione portata avanti con assist o passaggi smarcanti.
In fase di non possesso poi si presenta come volenteroso ad attuare un pressing alto. Ma in fase di ripiego non sempre va a offrire un raddoppio ai compagni.
Parliamo dunque di un classico profilo brasiliano, che nel complesso porta più spettacolo che effettiva e pragmatica utilità alla squadra.
Il giocatore è dotato di grandi qualità, e lo ha dimostrato nello storico Ajax capace di arrivare in semifinale di Champion’s contro il Tottenham nel 2019.
Dopo quella storica cavalcata è un po’ uscito dai radar, passando tra 2022 e 2024 per Shaktar e Benfica.
Adesso al Napoli ha la sua grande occasione per dimostrare il suo valore, e il suo avvio di stagione promette di offrire molto a Conte e al calcio italiano.
Nelle prime otto giornate ha contribuito alle vittorie partenopee con 1 gol e 3 assist.
Dati che confermano la sua tendenza a uomo-assist più che finalizzatore. E hanno comunque un buon valore dato che il brasiliano è stato impiegato sempre a gara in corso.
Le sue caratteristiche quindi lo rendono uno spaccadifese ed è questo il motivo principale per cui si rivelerà un grande aiuto per la causa napoletana.
Non sarà poi un grandissimo finalizzatore, ma è pur vero che gli attaccanti senza assist-man vanno poco lontano.
Come impiegarlo al meglio
Per Conte un tema importante è sicuramente la gestione del brasiliano.
In che modo usarlo e dove affinché possa rendere al massimo.
Una piccola conferma in tal senso arriva dall’ultima partita del Napoli.
Infatti nell’anticipo di sabato 26 ottobre Conte ha voluto attuare un turnover massiccio in vista della prossima sfida contro il Milan.
Risultati però un pochino deludenti. Gli azzurri infatti sono si usciti vincitori dalla sfida ma per un risicato 1-0 contro il Lecce.
La sensazione per Neres è stata quella di incidere poco durante la partita. Infatti a parte qualche accenno di incursione la prova del brasiliano ha offerto molto poco.
Il fatto che giocasse a sinistra poi non può essere una giustificazione dato che il giocatore ha sempre giocato anche da quel lato con efficacia.
Ciò che va realizzato è che Neres sia più da considerarsi come jolly da partita in corso.
Il famoso dodicesimo uomo. La sua esplosività e rapidità lo rendono un’arma letale quando entra dalla panchina.
Ma quando gioca dal primo minuto, specie contro difese organizzate, rischia di accusare il colpo.
Conte sicuramente ne è consapevole, ma giustamente ritiene sia positivo dare al giocatore anche occasioni del genere.
Non possiamo dunque aspettarci una stagione da numeri strabilianti per quanto riguarda il brasiliano. Ma un cammino comunque più o meno costante in termini di partecipazione ai gol partenopei.
Però i numeri personali sono inqualificabili dato che incideranno molto minutaggio e umore.
Foto, Ig: @davidneres