L’Italia si prepara ad affrontare la gara di Nations League contro Israele, ecco cosa cambia negli azzurri.

La prossima gara di Nations League vedrà contrapporsi Israele e Italia. Glia azzurri di Spalletti cercano la vittoria dopo il mezzo passo falso contro il Belgio.

L’Italia sembrava quasi aver archiviato la pratica contro gli uomini di Tedesco già nel primo tempo, salvo poi subire un’inaspettata rimonta.

Ora, per Spalletti c’è subito un altro impegno fondamentale in Nations League contro una squadra che può nascondere insidie.

Nations League, Italia contro Israele

Il Bel Paese aveva approcciato molto bene la gara col Belgio, portandosi subito in vantaggio e in generale mostrando grande determinazione nel volere portare a casa il colpo grosso.

Queste premesse vennero confermate col gol del 2-0 che unito ad un Belgio praticamente convalescente nel primo tempo, salvo poi venire incredibilmente disilluse nel corso della ripresa con espulsione di Pellegrini e clamoroso pareggio finale.

Proprio in virtù di ciò, quello contro l’Israele sarà un crocevia fondamentale per la corsa alle finali di Nations League.

Certo è che fino a questo momento gli ultimi risultati degli azzurri sono incoraggianti e proprio per questo è difficile pensare ad una mancanza di fiducia da parte degli azzurri nonostante la rimonta subito giovedì all’Olimpico.

Italia, nuovo ciclo?

Spalletti con le sue convocazioni ci ha dimostrato di voler iniziare una sorta di nuovo ciclo per fare risorgere dalla cenere il Belpaese.

È incredibile come una nazione con un background calcistico come quello italiano( con 4 coppe del mondo in bacheca) non veda un mondiale della propria nazionale da 10 e che continuerà a non vederlo per altri 2.

L’auspicio è chiaramente quello di essere presenti nel 2026 terminando così un’astinenza di 12 anni, impensabile per una nazione come l’Italia.

Nel mezzo c’è chiaramente l’incredibile vittoria dell’Europeo, che proiettò momentaneamente gli azzurri in vetta al mondo, salvo poi sparire dopo neanche un anno.

L’errore fu proprio dopo l’europeo, bisognava iniziare un nuovo ciclo già a partire dal post Europeo senza aspettare la scintilla della mancata qualificazione ai Mondiali, del resto la squadra che vinse quell’Europeo, soprattutto la difesa, si sapeva che aveva durata breve.

Ora il compito di gestire una nazionale in queste condizioni è arduo per tutti, dopo la cocente delusione dell’eliminazione contro la Svizzera, ora si punta dritto al 2026 cercando di creare un posto da protagonista.

Del resto, una nazione come l’Italia non può permettersi un’astinenza così lunga in una competizione così importante come il Mondiale.