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Napoli, zero squadra: cosa manca davvero ai partenopei?

Napoli, conte stecca la prima col Verona, cosa manca ai partenopei?

Dopo la deludente prestazione di Verona 3 – 0 Napoli, gli uomini di Conte sono chiamati a dare un segnale positivo, ma cosa manca?

Sono passati solamente 4 giorni dall’inizio della Serie A e già abbiamo potuto assaggiare i primi colpi scena.

Dalla rimonta del Milan col Torino, alla frenata dell’Inter al Ferraris, ma una partita in particolare ha colpito i tifosi, soprattutto quelli partenopei.

Infatti, domenica alle ore 18.30 si è disputata la partita Hellas Verona – Napoli, con gli azzurri dati come grandi favoriti.

Tuttavia, dopo un primo tempo equilibrato dove gli uomini di Conte hanno mantenuto il pallino del gioco, il Verona ha iniziato a prendere piede.

E al minuto 50 col goal del 1 a 0 di Livramento i partenopei hanno iniziato a commettere sempre più errori, soprattutto in fase di marcatura.

Errori che permetteranno poi a Mosquera di siglare il 2 ed il 3 a 0 nel giro di soli 19 minuti.

Grande delusione quindi per il Napoli che dovrà rispondere positivamente già dalla prossima partita, quella in casa col Bologna.

Cosa dovrà migliorare però Conte e come dovrà rinforzarsi la rosa per poter tornare a correre come una volta?

Cosa manca al Napoli?

Per individuare i punti deboli dei partenopei però non basta soffermarsi solo sulla partita di domenica pomeriggio.

Bisogna tornare indietro fino alla partita con il Modena, valida per il primo turno ad eliminazione diretta di Coppa Italia.

Infatti, proprio in quel match sono emersi diversi punti deboli di questa squadra, che nonostante le tante azioni a favore non è riuscita a trovare la via del goal.

Una delle maggiori mancanze di questo Napoli infatti è proprio una punta che si sappia inserire alle spalle della difesa e finalizzare le tante azioni create sulle fasce.

Per far fronte a questo problema De Laurentiis starebbe trattando con Lukaku che tutta via rimarrebbe bloccato fino alla partenza di Osimhen, altra grande alternativa.

Inoltre sarebbe necessario trovare anche un’ala destra da usare come comprimario insieme a Politano.

Anche su questo lo staff dei partenopei è al lavoro e David Neres sembra più vicino che mai alla Campania.

L’ultimo difetto “grave” da riportare fin ora non è una mancanza bensì un errore tattico, ovvero quello di adattare Di Lorenzo come braccetto.

E’ vero, può garantire una maggiore spinta e simboleggiare un’arma in più sulla destra insieme al quarto di centrocampo ed all’ala.

Tuttavia, come già successo con l’Hellas, sono molto frequenti gli episodi in cui il capitano azzurro si dimentica una marcatura o sbaglia uscita, e in quelle zone di campo questi errori si pagano.

Schierare dunque uno tra Marìn, Rrahmani, o addirittura un nuovo innesto come braccetto di destra rappresenterebbe una valida opzione per prevenire eventuali sbavature.

Inoltre ciò permetterebbe a Di Lorenzo di giocare da quarto di centrocampo e poter sfruttare maggiormente le proprie qualità offensive.

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