Il direttore sportivo del Napoli, Giovanni Manna, nella conferenza stampa di ieri ha toccato diversi temi, tra i quali la partenza di Kvara
Il dirigente azzurro ieri ha tenuto una conferenza stampa, presso il centro sportivo di Castel Volturno, nella quale ha spiegato il perché di tutte le mosse di mercato del Napoli, in entrata e in uscita. Inevitabilmente uno degli argomenti più scottanti è stato quello della cessione di Kvaratskhelia al Paris-Saint Germain. Il georgiano, dopo una lunga trattativa per il rinnovo di contratto, è stato venduto al club parigino per ben 75 milioni di euro. Manna, sfruttando l’opportunità di poter parlare ai media sulla finestra di mercato appena conclusa, ha chiarito com’é andata la vicenda tra il Napoli e l’entourage del giocatore.
Manna: “Kvara? Obbligati a lasciarlo andare”
Il direttore sportivo della società partenopea, Giovanni Manna, nel corso della conferenza stampa, incalzato dalle varie domande fatte dai giornalisti presenti, ha condiviso ulteriori dettagli sulla cessione di Kvara al PSG, oltre a quelli che erano già trapelati nelle scorse settimane.
Ecco le dichiarazioni del dirigente circa la partenza del georgiano: “Avremmo potuto provare negli anni precedenti a rinnovare il contratto per proteggerci da alcune dinamiche extra calcio che si sono presentate e ci hanno obbligato a cederlo. Quando un giocatore vuole andare via è difficile convincerlo a restare. Perché dobbiamo tenere un giocatore che qui non ci voleva stare. Conte si è speso in prima persona per provare a convincerlo. Bisogna fare le cose con i tempi giusti. Andava rinnovato quando si era capito che fosse stato al centro del progetto“.
Napoli, ecco il “ricatto” al quale allude Manna
Secondo quanto riportato da La Repubblica, il Napoli si è trovato costretto a cedere Kvartskhelia, non solo a causa della chiara volontà del giocatore di approdare al PSG. Bensì, anche a seguito di una sorta di ricatto, adoperato da Kvara e il suo entourage; questi ultimi si sarebbero appellati all’articolo 17 del regolamento FIFA.
Questo articolo prevede che ogni giocatore si possa svincolare, se ha firmato il contratto prima dei 28 anni, dopo tre anni dallo stesso. Ma come si applica l’articolo 17? Il giocatore deve comunicare alla società la propria intenzione di liberarsi entro quindici giorni dall’ultima partita giocata e ha il divieto di trasferirsi in una formazione dello stesso campionato nei dodici mesi successivi.
Kvaratskhelia avrebbe, quindi, potuto approfittarne. Il suo impegno col Napoli era a due anni e mezzo dalla scadenza e quindi non “protetto” dalla possibilità di svincolarsi dietro il pagamento di un semplice indennizzo, calcolato in base ad alcuni criteri come l’ingaggio, l’età del calciatore e il tempo rimanente alla scadenza del contratto. Nel caso del georgiano, dunque, la cifra da pagare al Napoli sarebbe stata inferiore ai 10 milioni; circostanza che il club ha voluto scongiurare, accettando l’offerta del PSG, che da mesi era sul giocatore.