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Motta, equilibrio tra attacco e difesa: la doppia fase di Vlahovic

Vlahovic: gioca bene ma non segna

Dusan Vlahovic continua a mettersi in mostra ma non torna al gol: analisi della doppia fase svolta dal serbo nella Juve di Thiago Motta.

Periodo di critiche da parte della tifoseria bianconera per Vlahovic nonostante le buone prestazioni in campo: la buona doppia fase in campo del serbo è offuscata dal suo digiuno da gol.

Le zero reti segnate negli ultimi tre incontri disputati dalla Juventus (Roma, Empoli e Psv) stanno facendo insorgere più di un dubbio all’ iniziale entusiasmo, sulle prestazioni del serbo, ma Motta predica calma e ne elogia lo spirito.

Il solito mal di gol di settembre di Dusan Vlahovic:

Settembre, si sa, porta spesso raffreddori a causa dell’ arrivo del vero clima autunnale e delle sue fresche correnti.

Per Vlahovic, da qualche stagione a questa parte, invece, quei primi venti di settembre trasportano sempre le prime vere difficoltà stagionali.

Infatti è un dato curioso il fatto di come le statistiche del serbo cambino repentinamente con il finire di agosto e l’ inizio di settembre.

Infatti, mentre nel mese più caldo dell’ anno Vlahovic ci ha abituati ad un apporto in zona gol con una certa continuità, distinguendosi sempre nella sua migliore forma, il mese dopo si “ammala sempre in zona gol” .

Anche questa stagione, il curioso dato, sembra confermarsi con appunto nessuna rete segnata negli ultimi tre scontri tra Serie A e Champions League dopo che solo un mese prima trafiggeva più di una rete.

Vlahovic, ora come ora infatti, è fermo alla doppietta di Verona, avvenuta appunto in agosto, ed anche se comunque il suo rendimento ed apporto in campo sono sempre positivi i tifosi aspettano solo di rivederlo esultare per un gol.

Probabili cause e soluzioni del digiuno da gol del serbo:

Le cause da associare al digiuno da gol di Dusan potrebbero essere molteplici.

Oltre al già citato “mese sfortunato” esistono anche dei motivi più inerenti al calcio giocato ed alle questioni tattiche bianconere.

Probabile, infatti, sia tutta una questione di abitudine al gioco di Thiago Motta, che si sta insediando definitivamente nell’ ambiente Juventus e che, come ogni cambio, ha bisogno di essere assorbito al meglio.

Equilibri tattici e sincronismi offensivi totalmente nuovi, portati da Motta, che Vlahovic, come gli altri suoi compagni, sta imparando a conoscere e con cui non sembrerebbe, comunque, trovarsi male anche se non arriva il gol.

Per riuscire a tornare a far scrivere il proprio nome sul tabellino, il serbo, dovrà assolutamente migliorare la mira: mancata in più occasioni, anche, sotto porta o sbattendo sui legni.

Ma il lavoro dovrà essere fatto anche su chi ruota attorno a Vlahovic per riuscire a servirgli assist migliori e con, soprattutto, maggiore continuità visto il leggermente basso valore di “expected goals” del serbo rispetto ad altri attaccanti di Serie A (13esimo su 121).

Inoltre, tralasciando la partita di Champions e vedendo i due 0-0 consecutivi in campionato, la Juventus dovrà assolutamente velocizzare la manovra, in generale, ed aumentare gli attacchi diretti per creare più occasioni da gol sfruttabili per Dusan.

Le parole di Motta su Vlahovic e sulla sua doppia fase in campo:

Dopo la vittoria all’ esordio in Champions League contro il Psv Eindhoven, Thiago Motta, si è fermato a parlare ai microfoni di Sky Sport del periodo dei bianconeri e nello specifico di quello di Vlahovic.

Sul suo attaccante, il tecnico, ha subito sottolineato di come anche se non stia trovando il gol faccia sempre bene tutto il resto e di come, da quando ha iniziato il suo lavoro con la Juventus, si sia sempre presentato nelle condizioni ideali.

Motta ribadisce di come Dusan si alleni e giochi bene con costanza e di come stia aiutando nella doppia fase in campo: scendendo spesso per ricevere dal basso e ripartire palla al piede.

Inoltre l’ ex viola, per il tecnico, sembra stia crescendo anche sul fatto di mettersi al servizio della squadra come anche confermato dall’ assist, per Nico Gonzalez, in Champions del 3-0 contro il Psv.

L’ ex tecnico del Bologna prosegue elogiandolo ma facendo notare di come, il serbo, debba imparare a gestire meglio il suo lato emotivo perchè può succedere di non segnare ma è importante non abbattersi e dare sempre il massimo.

Le parole di Massimo Mauro ed i dubbi sulla doppia fase offerta da Vlahovic:

Secondo il giornalista de Il Messaggero, Massimo Mauro, a Vlahovic manca ancora tanto per poter essere definito un leader a causa del fatto che non riesce ad essere continuo.

Secondo Mauro, al serbo, i tifosi non chiedono ne assist ne tantomeno belle giocate ma aspettano solamente il gol.

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