Nesta critica le decisioni arbitrali e chiede un ritorno a un calcio più genuino, lontano da falli e interruzioni eccessive.

Alessandro Nesta, allenatore del Monza, ha espresso il suo profondo disappunto dopo la sconfitta contro il Milan, evidenziando un episodio controverso che ha segnato il match: il gol annullato a Mota per un fallo su Theo Hernandez.

Con un mix di rabbia e orgoglio, Nesta ha sottolineato le potenzialità della sua squadra, lamentando come il calcio moderno stia perdendo la sua naturale essenza a causa di decisioni arbitrali sempre più minutose.

In un contesto in cui il gioco sembra frammentarsi in mille interruzioni, l’allenatore invita a riflettere su un ritorno a un calcio più autentico e fluido.

Nesta: tra orgoglio e delusione

Alessandro Nesta, ha espresso senza mezzi termini il suo rammarico per la sconfitta inflitta dal Milan, evidenziando il disappunto per il gol annullato a Mota.

Un episodio controverso, legato a un fallo di Bondo su Theo Hernandez, ha lasciato il segno.

“Esco dallo stadio con una mistura di rabbia e orgoglio per i miei ragazzi”, ha dichiarato Nesta, sottolineando quanto la sua squadra avesse meritato di più, soprattutto nel primo tempo, in cui avrebbero potuto segnare almeno quattro gol.

L’allenatore ha richiamato l’attenzione su una questione più ampia, lamentando come il calcio moderno stia perdendo la sua essenza. “Si sta rovinando il calcio”, ha affermato, evidenziando la frustrazione per un gioco che si sta trasformando in una serie di interruzioni dovute a falli sempre più minuziosi.

“La gente non ama vedere le partite frammentate da decisioni arbitrali che si concentrano su dettagli come un unghia o un centimetro”, ha aggiunto.

Dopo la partita contro l’Atalanta, Nesta ha ricevuto scuse dagli arbitri, ma il tecnico rimane scettico.

“Oggi ci siamo trovati di fronte a un altro episodio discutibile. Che tipo di fallo è stato quello?”, ha chiesto retoricamente, mettendo in luce la sua preoccupazione per un calcio che sembra complicarsi sempre di più.

Con uno spirito combattivo e un forte senso di appartenenza, Nesta continua a lottare per il suo team, sperando che si possa tornare a un gioco più fluido e genuino, dove il contatto e l’agonismo non vengano penalizzati.

Il calcio una volta era più semplic

Nesta, ha condiviso le sue riflessioni sullo stato attuale del calcio, evidenziando come le regole del gioco siano diventate complicate e poco intuitive.

“Il calcio una volta era più semplice”, ha dichiarato, sottolineando che nei primi dieci minuti di una partita era possibile comprendere il metro arbitrale e adattarsi di conseguenza.

“Ho troppo da fare per stare dietro a tutte queste regole”, ha aggiunto, esprimendo una frustrazione che sembra condivisa da molti appassionati del calcio.

Nesta ha insistito sull’idea che il gioco non dovrebbe adattarsi al regolamento, ma piuttosto che sia il regolamento a dover evolversi per favorire un calcio più fluido e spettacolare.

Durante un’intervista con Dazn, ha anche commentato un episodio specifico riguardante Theo Hernandez, accusando il giocatore di simulazione: “Theo Hernandez si butta! Si butta!”, ha affermato, mettendo in discussione l’integrità di alcune decisioni arbitrali.

In un momento di leggerezza, l’allenatore ha anche scherzato con l’ex compagno Costacurta, presente in studio, affermando che in un calcio così regolamentato, lui stesso non avrebbe potuto giocare.

Con queste dichiarazioni, Nesta lancia un appello a una revisione delle norme, auspicando un ritorno a un gioco più autentico e meno influenzato da decisioni arbitrali controverse.