Daniel Maldini, ormai di proprietà del Monza, continua la tradizione di famiglia; sta riuscendo ad essere all’altezza del suo cognome
Il classe 2001, cresciuto nelle giovanili del Milan, sta provando ad imporsi in una piazza ormai importante come Monza; nella scorsa stagione si è trovato bene in Brianza e l’amministratore delegato, Adriano Galliani, ha deciso che valesse la pena puntare sul figlio della leggenda rossonera. Il tecnico del Monza, Alessandro Nesta, lo sta alternando con altri sulla trequarti, ma Daniel ha sempre fatto bene quando ha avuto l’occasione. Di certo non è facile giocare a calcio portando un cognome del genere.
Nonno Cesare e papà Paolo; il peso del cognome
Cesare Maldini è stato il primo capitano rossonero ad alzare al cielo la Coppa Dei Campioni, nonché primo giocatore italiano assoluto. Un difensore dotato di gran classe, ha terminato la sua carriera in rossonero dopo 347 partite e 3 gol. Tornerà poi al Milan come vice-allenatore ed infine come primo allenatore nel 2001, cogliendo, tra le altre, una storica vittoria per 6-0 sui “cugini” neroazzurri.
Paolo Maldini, figlio di Cesare, entra nelle giovanili del Milan a 10 anni. Esordisce in prima squadra a soli 16 anni, in una trasferta a Udine. Il Palmares di Paolo parla chiaro: 8 scudetti, 5 Coppe Dei Campioni, 2 coppe intercontinentali, 1 mondiale per club e un’altra dozzina di premi vari.
Daniel Maldini ha vinto solamente uno scudetto con il Milan, da comprimario, segnando un goal in quel campionato contro lo Spezia sotto gli occhi del padre Paolo, presente sugli spalti. Non sarà facile scrollarsi di dosso l’etichetta di “raccomandato”, dato il cognome che si ritrova a portare, ma Daniel sta facendo del suo meglio per riuscire a convincere tutti di essere dov’è perché lo merita.
Daniel Maldini; caratteristiche tecniche e attitudine
Daniel Maldini é partito titolare, tra le file del Monza, in tutte le partite di Serie A di quest’anno. Mister Nesta sembra fidarsi del figlio d’arte della famiglia Maldini; fino ad ora ha siglato un goal nelle prime cinque giornate di questo campionato. L’obiettivo del trequartista è quello di trovare continuità di rendimento e aumentare i numeri di gol e assist, dato che il Monza ne ha bisogno per salvarsi.
All’occorrenza Daniel, oltre che sulla trequarti, può giocare anche come mezz’ala; le sue doti di playmaker e la sua visione di gioco gli permettono di poter giocare anche con un raggio d’azione più basso. Parliamo quindi di un giocatore eclettico e che può tornare utile in più schemi e situazioni di gioco; vedremo se Nesta continuerà a puntarci come ha fatto fino ad ora.