Mkhitaryan classe 89′ è il talismano dell’Inter di Simone Inzaghi, la sua duttilità lo rende perfetto per il centrocampo nero azzurro.
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Un veterano dal rendimento impeccabile
Henrikh Mkhitaryan, nonostante i suoi 34 anni, è ormai una pedina chiave nell’Inter di Simone Inzaghi, dimostrando di essere il giocatore più utilizzato e decisivo nel centrocampo nerazzurro. Sin dalla sua acquisizione, Mkhitaryan ha incarnato un mix di esperienza e dinamismo che lo ha reso indispensabile, con Inzaghi che raramente lo esclude dalla formazione titolare. La sua presenza in campo è cruciale: l’armeno non solo offre qualità nella gestione del pallone, ma è anche una risorsa per la fase difensiva, collocandosi tra i giocatori con il maggior numero di contrasti in Serie A nella stagione passata, un contributo che va oltre le attese per un giocatore della sua età.
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Impatto sul gioco e flessibilità tattica
L’influenza di Mkhitaryan non si limita ai numeri. Nella struttura tattica dell’Inter, Inzaghi sfrutta la capacità dell’armeno di adattarsi in molteplici ruoli, sia come mezzala che come trequartista, garantendo equilibrio e supporto sia in attacco sia in difesa. Mkhitaryan compone una linea mediana solida e complementare con Nicolò Barella e Hakan Çalhanoğlu, formando un trio di qualità e quantità che alterna fasi di pressing, ripartenze, e lanci lunghi, cruciali nel sistema di gioco di Inzaghi
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L’importanza della sua presenza in campo
La presenza di Mkhitaryan si è rivelata così determinante che le rare assenze sono spesso coincise con risultati negativi. Apriamo un ricordo negativo nella testa degli interisti, un esempio emblematico è stato il match contro il Manchester City in finale di Champions League, dove la sua assenza per infortunio ha esposto l’Inter a una maggiore vulnerabilità, dimostrando quanto la sua capacità di copertura e gestione del ritmo siano fondamentali per la squadra, con Mkhitaryan in campo sarebbe stata un’altra partita?
Sì, è possibile che la presenza di Mkhitaryan avrebbe potuto cambiare l’andamento della finale di Champions, anche se ovviamente il risultato finale resta ipotetico. La sua assenza si è fatta sentire soprattutto sul piano dell’equilibrio e dell’intensità a centrocampo, due aspetti cruciali contro una squadra con le capacità di possesso e verticalizzazione del City.
Con la sua esperienza e capacità di leggere il gioco, avrebbe potuto aiutare a limitare il dominio del centrocampo del City e a spezzare i loro ritmi. Inoltre, la sua abilità nel ripiegare e nel recuperare palloni avrebbe aggiunto un livello di protezione per la difesa dell’Inter, che contro il City ha affrontato diverse incursioni pericolose.
Anche se la sua presenza non garantiva il risultato, è lecito pensare che Mkhitaryan avrebbe potuto dare all’Inter una maggiore solidità e versatilità, aspetti che forse avrebbero reso la partita più equilibrata.
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Prospettive e ruolo nella stagione
Guardando avanti, il ruolo di Mkhitaryan rimane cruciale anche con l’arrivo di nuovi innesti, come Davide Frattesi, che si sta gradualmente integrando nel centrocampo. Tuttavia, la fiducia di Inzaghi nell’armeno rimane intatta. Il tecnico vede in lui un riferimento che garantisce continuità e affidabilità, soprattutto nelle sfide decisive, dove l’esperienza di Mkhitaryan fa spesso la differenza.
Sebbene Mkhitaryan sia ancora un giocatore di valore per l’Inter, l’età è un fattore che non si può ignorare. A 35 anni, l’armeno si trova in una fase della carriera in cui il recupero fisico diventa più impegnativo e la possibilità di sostenere ritmi elevati in molte partite consecutive diminuisce.
Nonostante la sua esperienza e la sua capacità di adattarsi alle esigenze tattiche, l’Inter dovrà presto considerare alternative più giovani che possano garantire lo stesso equilibrio e dinamismo in campo. Infatti, giocatori come Frattesi ad esempio sono stati acquistati proprio per preparare il futuro e, con il tempo, dovrebbero riuscire a prendere il posto di Mkhitaryan a centrocampo.
In conclusione, Mkhitaryan rappresenta per l’Inter molto più di un semplice veterano: è un punto fermo che bilancia il centrocampo, garantendo stabilità e visione di gioco. Con Inzaghi deciso a puntare su di lui, l’armeno continua a dimostrare di essere insostituibile nel progetto nerazzurro.
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Foto Instagram:@micki_taryan