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Milan, un profondo rosso (nero) che sembra non aver mai fine

La stagione del Milan sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno, raggiungendo sempre più un baratro senza fine.

La debacle di Champions League contro la Dinamo Zagabria è probabilmente il punto più basso della storia recente del Milan, segno inequivocabile di un progetto tecnico che dirotta verso la fine.

Uno sprofondo rosso-nero che ha inglobato con il tempo dirigenza, giocatori, tecnici e tifosi, in un clima di insofferenza che aleggia su San Siro da mesi.

Nessuna reazione, nessun moto di orgoglio, ad oggi infatti sembra manchi una vera e propria unità di intenti tra le varie rappresentazioni del club.

I 365 giorni che hanno distrutto il Milan

In poco meno di un anno infatti, i tifosi del Milan hanno dovuto assistere ad eventi che, in 125 anni di storia, mai avrebbero pensato di associare ai colori rossoneri.

Partendo dalla scorsa stagione con Pioli quando, dopo la sconfitta in Europa League con la Roma, l’intera Curva Sud ha iniziato una protesta pacifica nei confronti della società rossonera, secondo loro incapace di gestire i progressi post scudetto.

L’addio in fretta e furia di Maldini e Massara sicuramente è ancora oggi un nervo scoperto per i tifosi, in quanto vedevano nell’ex numero 3 un garante della gloria rossonera.

Vivere stagioni con sei derby persi e lo scudetto della seconda stella nerazzurra alzata in un Derby ha reso ancora più amara una stagione che però era vista da tutti come la fine di un ciclo.

In molti infatti, consideravano l’addio di Pioli come la panacea di tutti i mali, la fine giusta dopo cinque anni con picchi altissimi.

Durante l’estate poi, con la prima sessione operativa di Ibrahimovic all’interno della dirigenza rossonera, si pensava ad un netto cambio di strategia per la costruzione di questa squadra, anche se ad oggi i tifosi hanno avuto le peggiori risposte possibili.

Il peggior calciomercato estivo della storia del Milan

Chiunque nell’ambiente rossonero era consapevole della necessità di aprire un progetto con un allenatore di livello altissimo, per dare lo sprint finale verso la conquista della seconda stella ma, la realtà ha disatteso le aspettative.

Si è parlato per mesi di Antonio Conte che, come primo acquisto, avrebbe voluto Buongiorno in difesa dal Torino.

Alla fine entrambi sono finiti al Napoli di De Laurentiis, decimo in classifica che ha investito nel calciomercato assecondando in tutto e per tutto i desideri del nuovo allenatore.

Da Conte, Allegri o De Zerbi, la dirigenza rossonera si è presentata ai nastri di partenza del campionato con Paulo Fonseca, esonerato dalla Roma già nel 2019.

Ma perchè questa è stata la peggior sessione di mercato della storia del Milan?

Perchè, a differenza delle annate in cui non vi era disponibilità economica per il calciomercato estivo, con Galliani costretto a citofonare a casa di Mattia Destro per ottenere il SI del giocatore, questa volta i soldi c’erano, ma sono stati spesi nel modo peggiore possibile.

Saltato Buongiorno, il sogno dei tifosi rossoneri era Zirkzee che, dopo un’ottima stagione a Bologna, era pronto per vestire la maglia del Milan.

Come sempre negli ultimi anni però, i costi eccessivi di commissioni per le finanze del club, hanno fatto sfumare anche questo acquisto.

Dunque da Buongiorno e Zirkzee siamo passati a Morata, 32 anni compiuti e mai visto come bomber d’area di rigore, e Pavlovic, diciotto milioni spesi e mai utilizzato da Fonseca se non nelle prime due giornate.

Ma il vero colpo di teatro arriva con l’altro componimento poetico della dirigenza, l’acquisto di Emerson Royal per 20 milioni dal Tottenham.

la fine del progetto Milan già dopo solo tre giornate

Possiamo affermare con certezza che, dopo solo tre giornate, chiunque aveva colto la fine del progetto tecnico del Milan.

Pareggio in rimonta dopo una prestazione oscena contro il Torino, sconfitta incommentabile a Parma e il cooling break all’Olimpico.

Quando i due calciatori più forti della tua squadra apertamente si schierano contro l’allenatore già si può ipotizzare come potrà proseguire la stagione.

I tifosi hanno vissuto una stagione folle dal punto di vista dei risultati, con vittorie incredibili e sconfitte clamorose dopo poco tempo.

Vinci il derby, ma fai due punti tra andata e ritorno con il Cagliari, vinci a Madrid ma pareggi 0-0 contro il Genoa in casa.

Il cambio allenatore alla fine non ha fatto altro che portare un senso di speranza, dato che Conceicao agli occhi dei tifosi è sicuramente un upgrade di Fonseca.

Vinci la Supercoppa battendo Juventus e Inter, mentre in campionato ancora una volta pessime prestazioni e risultati mediocri.

La sconfitta a Zagabria il punto tombale di questa annata

Possiamo considerare la ciliegina sulla torta di questa stagione la sconfitta di ieri sera contro la Dinamo Zagabria di Cannavaro.

Il Milan aveva un solo risultato a disposizione, la vittoria, che avrebbe consentito il passaggio tra le prime otto con ottimi guadagni per il Club.

La squadra è scesa in campo senza mordente, senza voglia di far male all’avversario, risultato sconfitta e Play Off contro Feyenoord o Juventus.

La contestazione contro Cardinale

Un altro elemento di dibattito è sicuramente la contestazione, partita dopo partita nei confronti della dirigenza e del presidente del Milan Cardinale.

Il coro è ormai diventato iconico in tutto l’ambiente rossonero, in quanto viene visto come unico mezzo per mostrare il dissenso verso la squadra.

La partita contro il Parma è stata la punta dell’iceberg di questo momento difficile anche a San Siro, dato che la Curva Sud non ha cantato per tutta la partita.

In special modo, dopo la rete del due a uno del Parma, tutto il settore vicino alla tribuna d’onore a dedicato applausi ironici verso Ibrahimovic Moncada e Furlani.

Il gruppo di lavoro è costantemente contestato ad ogni partita, visti dalla tifoseria come veri responsabili di questo scempio.

Conceicao ha provato a chiedere supporto da parte dei tifosi, ma la contestazione continua partita dopo partita.

Vedremo dunque come si concluderà quest’annata, per molti senza dubbio la peggior stagione della storia recente del Milan.

Fonte foto: Instagram @gnkdinamo

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