L’infortunio di Morata sembra più grave del previsto: ora il Milan punta su Jovic come prima scelta in attacco

Brutta tegola per il Milan: si ferma Morata, Jovic pronto

Come si poteva bene immaginare il nuovo centravanti del Milan, Alvaro Morata, è entrato con personalità e buon impatto nei meccanismi di Fonseca.

Al suo esordio ufficiale con i rossoneri, seppur entrando dalla panchina è riuscito a siglare il gol che ha fatto partire la rimonta terminata con il 2-2 di Okafor dopo lo svantaggio di due reti.

Per rivedere Morata in campo e magari anche titolare però i tifosi milanisti dovranno aspettare ancora un po’ perché lo stesso problema che lo ha costretto alla panchina per buona parte della partita contro il Torino si è acutizzato.

Il presunto fastidio muscolare, infatti, sembrava dover rimandare l’esordio dello spagnolo a San Siro, ma Morata ha stretto i denti giocando una buona mezz’ora.

Il sovraccarico però non ha fatto che peggiorarne le condizioni e adesso l’attaccante dovrà stare fuori sicuramente 3 settimane saltando le trasferte di Parma e Lazio per poi tornare dopo la sosta delle nazionali a cui probabilmente non parteciperà.

Con Morata infortunato il Milan lancia Jovic dal primo minuto?

L’infortunio di Morata complica i piani per il Milan ma Fonseca pensa già alla possibile soluzione in vista delle prossime partite per andare a caccia della prima vittoria in campionato.

Già dal match col Torino abbiamo visto nell’11 titolare Jovic schierato da prima punta dietro al trio super offensivo Leao–Pulisic–Chukwueze, senza ottenere il risultato sperato e l’attaccante ex-Fiorentina ha faticato parecchio.

L’ipotesi di schierare Okafor al posto del serbo verrà sicuramente valutata dal mister dato che a Salisburgo ha giocato spesso in quel ruolo e dopo il gol decisivo contro i granata lo svizzero si è guadagnato la fiducia dei compagni.

Allo stesso tempo, però, Jovic sembra essere in vantaggio almeno per la prossima sfida contro il Parma dato che lì davanti Fonseca ha bisogno di fisicità e centimetri che possano fare la differenza, caratteristiche che il serbo garantirebbe a differenza di Okafor.

Per ora è presto per conoscere la decisione definitiva ma nei prossimi giorni l’allenatore portoghese dovrà capire chi scegliere tra i due attaccanti per sostituire Morata e nel caso dovesse essere Jovic il prescelto ecco che si prenderebbe finalmente una grossa responsabilità da titolare che finora a Milano gli è mancata.

Come cambia il Milan tatticamente senza lo spagnolo?

Con Morata out e la probabile partenza dal 1′ minuti di Jovic, Fonseca sarà costretto a rivedere lo schieramento tattico della propria squadra andando ad adattare il gioco in modo da mettere nelle migliori condizioni il serbo per segnare.

Lo stop di Morata priva il Milan di un attaccante dinamico che al mister portoghese piace moltissimo, ovvero, un numero 9 che sa fare benissimo un doppio movimento a seconda delle situazioni.

Lo spagnolo, infatti, è abile sia ad attaccare la profondità nel lungo ma soprattutto nel breve spazio come in occasione del gol contro il Torino, allungando la squadra.

Ma è anche efficace quando viene indietro a ricevere i palloni dai centrocampisti e difensori agendo da pivot per favorire lo scarico sull’esterno e il conseguente attacco alla profondità dei trequartisti.

Jovic, invece, è un ottimo finalizzatore e un vero animale da area di rigore che sente quando e dove inserirsi per buttare la palla in porta gravitando sempre nei pressi della porta avversaria.

Sicuramente l’ex-Fiorentina perde nel gioco palla a terra, nel fraseggio ristretto e questo porterà Fonseca a sviluppare il gioco molto più sulle fasce con la manovra che passerà molto di piedi di Leao e Chukwueze, in modo da cercare il fondo del campo con gli esterni per arrivare al cross per il serbo.