Contro l’Udinese Fonseca cambia ancora. Affianco a Morata è pronto Noah Okafor, titolare al posto di Leao.
Oggi alle 18, a San Siro, il Milan affronterà l’Udinese. Dopo la sconfitta con la Fiorentina, arrivata a seguito di copiose polemiche, i rossoneri si approcciano ad una sfida insidiosa.
Il Milan, martedì sarà anche impegnato in Champions League contro il Club Brugge, e dopo le sconfitte contro Liverpool e Leverkusen, gli uomini di Fonseca sono obbligati a vincere.
Perciò, anche in quest’ottica il tecnico portoghese terrà a riposo alcuni titolarissimi. Stando alle ultime di formazione infatti, Leao, Gabbia e Abraham andranno in panchina. Per quanto riguarda l’inglese, si tratta di una vera e propria panchina punitiva. Squalificato invece Theo Hernandez, espulso nel finale della partita contro la Fiorentina.
Fonseca infatti, come ribadito dopo la partita di Firenze, non ha chiaramente gradito il teatrino dagli 11 metri, con Tomori che ha tolto il pallone dalle mani di Pulisic per darlo al centravanti ex-Roma. Per questo motivo, oggi Abraham partirà dalla panchina.
Per Leao si tratta soltanto di riposo, in vista del match di Champions. L’ennesima mini-rivoluzione di Fonseca, chiamato a ritrovare i tre punti dopo la sconfitta contro i Viola.
Al posto di Abraham, vicino a Morata giocherà Noah Okafor, schierato da esterno sulla carta, dunque al posto di Leao, ma che probabilmente agirà da seconda punta.
Come cambia il Milan con Okafor
Sulla carta, il Milan di Fonseca, si schiererà in campo con un 4-2-3-1. L’unica punta sarà Morata, mentre alle sue spalle, agiranno, Okafor, Pulisic, nel ruolo di trequartista, e Chukwueze a destra.
Un tridente diverso rispetto a quello delle ultime partite, che cambia inevitabilmente il sistema di gioco dei rossoneri. Innanzitutto, Pulisic nel ruolo di trequartista ha tendenze diverse rispetto a quello di Morata, schierato lì nelle ultime gare.
Lo spagnolo infatti tendeva ad abbassarsi tra i centrocampisti, proteggendo palla per poi scaricare ai suoi compagni, liberando spazio per Abraham. L’americano invece per caratteristiche tende meno ad abbassarsi, interpretando piuttosto il ruolo di trequartista come quello di un rifinitore.
Il compito di Pulisic sarà infatti quello di servire palloni in profondità, sfruttando le caratteristiche dei due esterni, Chukwueze e Okafor.
La presenza in campo dello svizzero cambia infatti il volto dell’attacco rossonero. Mentre Leao gioca tenendo i piedi sulla linea di bordo campo, Okafor tende ad accentrarsi, giocando di fatto come seconda punta, rendendo il 4-2-3-1 un vero e proprio 4-4-2.
In questo modo, Morata giocherebbe più vicino alla porta rispetto alle ultime partite. Al contrario Pulisic, anziché agire da esterno alto a destra, agirà con ogni probabilità da esterno sinistro. Terracciano alle sue spalle avrà invece il compito di garantire un maggiore equilibrio alla linea difensiva rossonera.
L’americano spazierà su tutto il fronte offensivo, mentre Okafor e Morata giocheranno in posizione più avanzata, con Okafor in una posizione leggermente più arretrata, per sfruttare al meglio le sue qualità.
Lo svizzero non è sicuramente veloce e dirompente quanto Leao, ma è più agile nello stretto e concreto sottoporta.
La stessa concretezza sottoporta mancata nelle ultime gare ad Abraham, e che Fonseca spera di recuperare. Il tecnico portoghese cambia ancora, ma la panchina rossonera inizia a scottare sempre di più, e il tempo delle prove è ormai lontano.