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Milan, poca lucidità e poca voglia: cosa manca a Conceicao

Milan poca cattiveria e lucidità. Cosa è mancato.

Il Milan manca di lucidità e a Torino perde 2-0 senza praticamente mai entrare in campo nel secondo tempo. Cosa è mancato ai rossoneri.

Il Diavolo non bissa il successo della Supercoppa. All’Allianz Stadium i rossoneri di Conceicao perdono contro un’ottima Juventus.

Brutta prestazione invece per la squadra del tecnico portoghese. Certamente le tante assenze non hanno aiutato il tecnico. Pochi cambi a disposizione e giocatori stanchi, non hanno permesso di indirizzare la gara sui propri binari.

Il Milan infatti non è riuscito a mantenere una squadra compatta, lasciando troppi spazi tra i reparti, permettendo alla Juventus di approfittarne.

Certamente a Conceicao servono degli aiuti dal mercato. Fofana non ha un vice che gli permetta di riposare per una partita, stesso discorso per Reijnders. In questo senso, il rientro di Bennacer può certamente dare una mano, tuttavia non è sufficiente.

L’algerino infatti deve recuperare la migliore condizione dopo aver saltato svariate partite. Musah, invece rimane un jolly, spesso schierato sulla fascia destra, dunque non arruolabile in mezzo al campo.

Non convincono invece le soluzioni alternative, come Terracciano adattato. Da qui dunque si spiega facilmente la mancanza di lucidità dei giocatori impiegati.

Conceicao inoltre ha iniziato una nuova preparazione pertanto i giocatori si ritrovano a dover gestire nuovi carichi di lavoro.

Certamente queste sono motivazioni importanti da prendere in considerazione nell’analisi della gara del Milan, tuttavia non possono rappresentare un’alibi.

Milan, serve fame e lucidità: il ruolo di Conceicao

Nella conferenza stampa post-partita di ieri, il tecnico ha insistito molto sulla parola fame. Per l’idea di calcio dell’allenatore rossonero infatti, si tratta di una caratteristica fondamentale.

Il suo Porto infatti ha sempre avuto un’identità chiara. Una squadra granitica e difficile da affrontare, merito soprattutto una grandissima fase difensiva.

Il Milan invece, appare ancora lontanissimo da una compattezza del genere. Una squadra facile da infilare, spesso scoperta nelle transizioni difensive, come certificano i due gol subiti ieri dai bianconeri.

Secondo Conceicao la ragione sta nella mancanza di fame dei suoi giocatori. Il Milan infatti non ha risposto alla pressione iper-aggressiva della squadra di Thiago Motta.

Al contrario, soprattutto nelle uscite palla al piede e nei duelli individuali è mancata lucidità, e perciò i rossoneri hanno faticato a mantenere il pallino del gioco.

Dopotutto, fino ad oggi i rossoneri, sotto la nuova gestione hanno vinto tre partite. In tutti e tre i casi però, il successo è arrivato senza una direzione chiara. Il Diavolo non è mai riuscito a imporsi sull’avversario, neanche nel match contro il Como.

Perciò diventa indispensabile la mano dell’allenatore. Il tecnico portoghese deve riuscire a trasferire il prima possibile la sua mentalità alla squadra.

Le squadre dietro corrono tantissimo, e fino a questo momento, il Milan non è mai riuscito a tenere il passo.

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