Milan-Napoli, nonostante il successo dei partenopei nel big match di ieri Antonio Conte predica umiltà e fissa l’obiettivo stagionale.
Napoli in fuga, i partenopei nella gara di ieri, stendono il Milan 2-0 a San Siro.
Ora sono sette i punti di vantaggio sull’Inter seconda, impegnata a Empoli domani alle 18:30 e chiamata a tornare alla vittoria per non perdere ulteriore terreno dalla truppa di Antonio Conte.
Gara praticamente perfetta, squadra cinica davanti e solida dietro.
Gli azzurri passano sull’asse Lukaku-Kvaratskhelia, archiviando la pratica già nel primo tempo.
Cinismo da scudetto per i partenopei: la partita
Un cinismo da Scudetto: il Napoli supera l’esame Milan con maturità, mandando un chiaro messaggio al campionato.
A San Siro finisce 2-0 per la squadra di Conte, che pur senza brillare, soffrendo per gran parte del match la vivacità dei rossoneri, porta a casa tre punti pesantissimi, che consolidano la posizione degli azzurri in classifica.
Senza Theo Hernandez e Reijnders, squalificati dopo il rinvio della gara col Bologna, e con l’esclusione dall’undici iniziale di Pulisic, per un attacco febbrile, e di Leao, per scelta tecnica, è un Milan inedito.
Rossoneri che si ritrovano subito a dover rincorrere: al 5′ un’imbucata di Anguissa permette a Lukaku di presentarsi davanti a Maignan e infilare il portiere francese.
Situazione ideale per il Napoli, che si chiude nella propria metà campo aspettando il momento giusto per ripartire e colpire.
Il Diavolo crea pericoli ma a fine primo tempo a gonfiare la rete sono ancora gli ospiti con un’azione persone di Kvaratskhelia, che da fuori area sorprende Maignan sul palo più lontano.
Al rientro dagli spogliatoi il Milan sembra poter ritornare subito in partita con Morata, ma il goal di testa dello spagnolo viene cancellato dal VAR per fuorigioco.
Fonseca deve ricorrere all’artiglieria pesante, inserendo Leao e Pulisic, ma col passare dei minuti il Napoli riesce a limitare gli assalti dei rossoneri, gestendo il risultato con personalità.
Milan-Napoli, Conte predica umiltà e fissa l’obiettivo stagionale
L’allenatore salentino ha parlato nell’intervista concessa a DAZN nel post-partita di Milano: nessun nascondino in ottica titolo, con la consapevolezza di dover rimanere umili e non dimenticare la pessima stagione fatta registrare nel 2023/24.
Ecco le dichiarazioni dell’allenatore dei partenopei:
“Nessuno si nasconde, non giochiamo a nascondino, ma quello che stiamo facendo quest’anno dopo 10 giornate è qualcosa di incredibile e inaspettato. Neanche i più folli potevano pensarlo. Non dimentichiamo che è una squadra che l’anno scorso ha chiuso al decimo posto. Ora stiamo ricostruendo qualcosa, è ancora un periodo di costruzione: lavori in corso. Io ho le spalle molto larghe, le responsabilità me le hanno sempre date perché in carriera qualcosa penso di aver fatto. Ma dobbiamo tenere i piedi per terra perché Napoli è un ambiente caldo e serve equilibrio. Giusto che i tifosi sognino, poi io soffro perché vorrei vincerle tutte. Ringrazio lo staff e tutte le persone che stresso perché chiedo tanto a me stesso ma anche agli altri. C’è un lavoro, un percorso da fare, non sempre riescono i miracoli. Quest’anno sarà molto dura, dobbiamo rimanere umili, se riuscissimo a centrare l’obiettivo che ci siamo prefissi sarebbe già straordinario”.
Conte, poi, fissa l’obiettivo stagionale:
“Ogni club sa qual è il proprio obiettivo, il nostro a inizio anno era tornare in Europa, meglio se dalla porta principale della Champions, ma ci sono altre 5-6 squadre che hanno la nostra stessa idea. Ma noi partiamo dietro rispetto a loro. Sono orgoglioso che nel giro di 4 mesi abbiamo creato un gruppo molto unito, uno dei migliori che ho avuto in carriera. A Napoli respiro aria pulita, passione, entusiasmo”.
Foto: Instagram Antonio Conte.