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Milan, Fonseca scopre il 4-4-2: chi viene penalizzato e chi ne giova

Fonseca scopre il 4-4-2, ha trovato la quadra?

Il Milan cambia pelle e vince il derby. Il 4-4-2 è la soluzione per Fonseca, o solo un rimedio temporaneo?

La vittoria del derby regala 3 punti che sono ossigeno per il Milan e per il suo allenatore. La sconfitta con il Liverpool suonava di condanna definitiva, soprattutto per via dell’atteggiamento visto da parte dei rossoneri.

Nessuno credeva in una vittoria contro l’Inter, tuttavia, l’ex allenatore della Roma, ha vinto il derby, e lo ha fatto con le sue scelte, allontanando le voci delle ultime settimane.

Fonseca e il Milan vincono una partita preparata alla perfezione, sulla base dell’avversario da affrontare. Il modulo con cui il portoghese dispone i suoi, infatti, scherma completamente l’Inter.

Osservando con attenzione la disposizione tattica dei rossoneri, si tratta non di un 4-4-2 ma di un 4-2-4. A fare la differenza sono proprio i 4 attaccanti. La linea offensiva rossonera aveva infatti il compito di aggredire la prima costruzione dell’Inter, per complicarne l’uscita palla al piede.

Altra chiave di lettura importante è il lavoro che svolgono gli esterni e i due centrocampisti. Fofana e Reijnders, si allargano sulle mezz’ali dell’Inter, mentre Leao e Pulisic, arretrano di qualche metro, annullando la superiorità del centrocampo neroazzurro.

La soluzione proposta dal tecnico ex Roma, è rischiosa e difficile da sostenere per tutto il campionato. L’organico rossonero non è infatti costruito per una formazione simile, ed ecco perché alcuni giocatori rischiano di scivolare nell’ombra.

Il 4-4-2 di Fonseca: Morata e Abraham in, Loftus-Cheek out?

La principale novità introdotta da Fonseca, riguarda la presenza dal primo minuto delle due punte, Morata e Abraham. I due attaccanti però, non giocano vicino, anzi, Morata va ad abbassarsi molto, quasi aggiungendosi ai centrocampisti.

Morata per caratteristiche tende a venire incontro e legare centrocampo e attacco, tuttavia questo lo porta a spendere energie preziose che lo portano a peccare di lucidità sottoporta.

Tammy Abraham, colui che maggiormente potrebbe beneficiare di questa soluzione, rientra dopo un anno da fermo a causa della rottura del legamento crociato. Infatti, il titolare designato del 4-2-3-1 è Morata e non Abraham.

L’inglese ha mostrato grandissimo spirito di sacrificio, e attitudine al pressing alto, ma allo stesso tempo anche lui sottoporta ha sbagliato in più di un’occasione.

I palloni ripuliti da Morata, nella veste di trequartista cucita per lui da Fonseca, potrebbero essere però la chiave per permettere al giocatore ex Roma di sbloccarsi, tornando a mostrare quanto di buono fatto vedere nel corso del suo primo anno in Italia.

Un altro attaccante che potrebbe beneficiare della presenza di una punta vicino a lui è Luka Jovic. Il serbo fin qui si è visto molto poco. Nella scorsa annata invece ha dimostrato di saper approfittare perfettamente della presenza di Olivier Giroud vicino a lui.

Giocare pertanto con una punta come Morata, che svolge compiti simili a quelli che aveva il francese, potrebbe rappresentare la svolta in una stagione sin qui opaca per il numero 9 rossonero.

Al contrario, giocatori come Leao, e Loftus-Cheek, potrebbero pesantemente risentire di questa nuova disposizione tattica. Leao, contro l’Inter ha dovuto svolgere più compiti difensivi, giocando in posizione più arretrata rispetto al solito.

In favore di un maggiore equilibrio dunque, potrebbero venire meno alcune discese offensive, caratteristica centrale del gioco del Milan e del portoghese.

Loftus-Cheek, invece con soli 2 centrocampisti in mezzo al campo, fatica a trovare spazio. Fofana e Reijnders, sono al momento imprescindibili, il francese per la sua attitudine difensiva, l’olandese per la sua grande intelligenza tattica.

Un giocatore di rottura come Loftus-Cheek, abituato a giocare come 10, posizione dove invece Fonseca ha preferito Morata, rischia dunque di scivolare in fondo alle gerarchie, in favore della presenza dei due attaccanti dal primo minuto.

Il nuovo modulo dimostra quindi di avere i suoi pro e i suoi contro, tra cui rientra sicuramente la sostenibilità nel corso della stagione. Contro l’Inter è stata la soluzione. Adesso però dovrà essere Fonseca a trovare la quadra definitiva, per permettere al suo Milan di ingranare definitivamente.

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