Milan, era Fonseca ufficialmente conclusa, ecco cosa non ha funzionato tra l’allenatore portoghese ed i rossoneri.
L’avventura di Paulo Fonseca sulla panchina del Milan è ufficialmente giunta al capolinea.
Dopo diciotto giornate di Serie A, i rossoneri si trovano ottavi in classifica con 27 punti, lontani dalle aspettative iniziali e dai posti che garantiscono la qualificazione alla prossima Champions League.
Nonostante un rendimento discreto nella massima competizione europea ( 12 punti in sei partite nella fase a gironi ) la tensione crescente all’interno dello spogliatoio ed i risultati altalenanti in campionato hanno sancito la fine dell’esperienza del tecnico portoghese sulla panchina rossonera.
Milan, finisce l’era Fonseca: il comunicato ufficiale dei rossoneri
Ieri sera lo aveva anticipato direttamente lo stesso allenatore uscendo da San Siro, oggi è arrivato anche il comunicato ufficiale del club: Paulo Fonseca non è più l’allenatore del Milan.
La nota del club rossonero:
“AC Milan comunica ufficialmente di avere sollevato Paulo Fonseca dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. Il Club ringrazia Paulo per la grande professionalità e gli augura il meglio per il futuro”.
Milan, finisce l’era Fonseca: un rapporto mai sbocciato con lo spogliatoio
Uno dei principali motivi del fallimento di Fonseca al Milan è stato il rapporto incrinato con alcuni giocatori chiave.
L’episodio durante il cooling break nella partita contro la Lazio, valida per la terza giornata di Serie A, è emblematico e certifica i malumori tra lo spogliatoio ed il tecnico portoghese.
Theo Hernandez e Rafael Leao, esclusi dalla formazione iniziale, si sono tenuti lontani dalla squadra e dall’allenatore durante il cooling break, mostrando apertamente un atteggiamento di distacco e disapprovazione.
Questa scena, che ha fatto rapidamente il giro dei media, è solo uno dei segnali di un clima teso e poco collaborativo all’interno dello spogliatoio rossonero.
A peggiorare le cose, le dichiarazioni di Leao durante un’intervista in Nazionale: “In Nazionale sento il sostegno di tutti. Anche l’allenatore ha molta fiducia in me.”
Parole che non lasciano spazio a dubbi: il talento portoghese ha voluto lanciare una chiara frecciata a Fonseca, evidenziando la mancanza di sintonia con il tecnico.
Sul piano tecnico, Fonseca non è riuscito a dare un’identità chiara alla squadra.
Il suo Milan è apparso spesso confuso e privo di un piano di gioco efficace, soprattutto contro squadre di livello inferiore.
Inoltre, la gestione delle rotazioni e delle gerarchie non ha convinto: le esclusioni di giocatori come Leao e Theo, così come l’utilizzo intermittente di altri elementi chiave, hanno creato malumori e compromesso l’unità del gruppo.
Nonostante le difficoltà, Fonseca ha dimostrato buone capacità in Champions League, ottenendo un cammino convincente nella fase a girone unico.
Tuttavia, questo non è bastato a mascherare i problemi in campionato, dove la squadra è scivolata lontano dalle posizioni di vertice.
Il futuro: Conceição in pole
Stando alle ultime indiscrezioni, il Milan starebbe già lavorando al sostituto di Fonseca.
Il nome in pole position è quello di Sergio Conceição, ex allenatore del Porto.
Conceição, noto per il suo carattere deciso e la capacità di costruire squadre solide e aggressive, potrebbe essere la scelta ideale per ridare al Milan la grinta e la competitività necessarie per rilanciarsi in Serie A e proseguire il cammino in Europa.
L’era Fonseca al Milan si chiude dunque con un bilancio amaro, segnato da incomprensioni, tensioni e risultati deludenti.
Per i rossoneri, il cambio di allenatore rappresenta una nuova occasione per ritrovare la strada giusta e per puntare a obiettivi ambiziosi.
Spetterà al prossimo tecnico ricostruire un rapporto solido con lo spogliatoio e restituire alla squadra l’identità perduta.
Foto: Instagram Paulo Fonseca.