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Milan, difesa ballerina: Gabbia può dare solidità

Matteo Gabbia

Sei gol subiti in quattro partite per i rossoneri. Se il Milan vuole vincere il derby e ripartire deve blindare la porta, e Gabbia può essere la soluzione da affiancare a Pavlović.

Dopo 4 giornate di Serie A, il Milan si trova immediatamente costretto a inseguire. 5 punti sono troppo pochi, soprattutto considerando gli avversari affrontati. Torino, in casa, Parma, Lazio e Venezia, con cui è arrivata la prima vittoria e il primo clean sheet.

Proprio la solidità difensiva è uno dei temi più dibattuti a Milanello nelle ultime ore. Già nella scorsa stagione, il reparto arretrato era stata una delle maggiori debolezze degli uomini di Stefano Pioli. 49 gol subiti, più delle prime 11 squadre del campionato.

Un baricentro troppo alto e la mancanza di un filtro a centrocampo, avevano portato il Milan a trovarsi nella condizione di dover segnare sempre un gol in più degli avversari.

Uno dei primi compiti a cui Fonseca, e la dirigenza rossonera erano chiamati, era dunque ritrovare quella solidità che aveva portato i rossoneri a vincere lo scudetto tre anni fa.

Tuttavia, le prime giornate di campionato hanno evidenziato le stesse problematiche della scorsa stagione, come dimostrato dalla trasferta di Parma. Due gol subiti, entrambi a causa di una difesa troppo alta e incapace di recuperare gli avversari involati verso la porta.

Risultano in particolare molto evidenti gli errori dei due terzini, Theo ed Emerson Royal, che nelle due ripartenze, non seguono i propri uomini, lasciandoli liberi di concludere a rete, come fatto da Cancellieri.

Contro il Venezia invece, nonostante sia doveroso sottolineare il divario tecnico tra le due squadre, il Milan ha concluso la gara con la rete inviolata, merito anche della presenza dal primo minuto di Matteo Gabbia.

Perché Gabbia può essere la chiave

Per caratteristiche, Gabbia, è un difensore molto diverso sia da Tomori che da Pavlović. L’inglese, fa delle velocità una delle sue caratteristiche principali, mentre il centrale serbo sfrutta la sua aggressività per difendere uomo su uomo.

Entrambi tendono dunque ad alzarsi molto, lasciando spesso e volentieri Maignan da solo contro l’attaccante avversario. Anche i terzini, soprattutto Theo a sinistra, lasciano spesso la loro zona di campo per creare superiorità in avanti.

Theo, sovrapponendosi sulla sinistra, creando un asse devastante assieme a Leão, e Calabria venendo in mezzo al campo, per dare una mano nella prima costruzione.

Gabbia al contrario tende ad avere un atteggiamento più attento, più attendista, a cui abbina un grande tempismo negli inserimenti su calcio piazzato come visto in occasione del gol con il Venezia.

In questo modo, Pavlović avrebbe maggiore libertà di sganciarsi in avanti, con il centrale italiano che rimarrebbe più arretrato.

Gabbia sembra aver particolarmente beneficiato dei 6 mesi in prestito in Spagna al Villareal, e soprattutto dopo la cessione di Kalulu, potrebbe essere arrivato per lui il momento di guadagnarsi un posto da titolare nella linea a 4 del Milan.

Il derby è ormai alle porte, e Fonseca è chiamato a trovare una soluzione prima che sia troppo tardi. In caso contrario, la partita di Domenica, potrebbe essere l’ultima per il portoghese sulla panchina del Milan.

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