I rossoneri vincono ancora, stavolta contro il Lecce. Milan primo per gol segnati, ma può ancora migliorare il suo attacco mister Fonseca?
Rossoneri cambiati da così a così nell’ultimo periodo
Sembra passata una vita dall’agosto infernale del Diavolo, dove il mister Paulo Fonseca era riuscito a raccogliere solamente un punto.
Ora invece, il tecnico portoghese sembra aver finalmente trovato la soluzione definitiva per quanto riguarda il modulo, e conseguentemente la forma e le caratteristiche del suo attacco.
Il modulo dovrebbe essere il 4-2-3-1 impiegato ieri sera contro i salentini di Luca Gotti, ma sappiamo bene come, con pochi movimenti, tale modulo possa diventare con facilità un 4-2-4 o un 4-4-2, entrambi killer dei nerazzurri al derby.
La discriminante offensiva di questi tre moduli sembra essere principalmente la figura di Alvaro Morata, il quale, data la sua duttilità, può svolgere sia il ruolo di seconda punta e fare da sponda a Tammy Abraham, sia il ruolo di regista sulla trequarti, aiutando a legare centrocampo e attacco e a condurre la manovra offensiva.
Nell’anticipo di ieri sera inoltre, Morata non ha solamente ricoperto l’incarico di trequartista, ma è risultato anche importante nella fase difensiva e nel recupero palla, diventando eccezionalmente una specie di tuttocampista.
Insomma, Morata non serve solo a segnare, anzi, sembra essere la chiave dell’attacco e del piano tecnico-tattico di Fonseca. Se si può migliorare qualcosa in questo Milan, è sicuramente valorizzando ancor di più le sue caratteristiche poliedriche.
Scopriamo insieme come si potrebbe conseguire questo miglioramento e come, più in generale, si potrebbe aumentare la percentuale di finalizzazione della formazione lombarda.
Come rendere ancor più prolifico l’attacco del Diavolo
Il nuovo ruolo di Morata come trequartista, gli permette di avere la libertà di muoversi tra le linee avversarie, creando spazi per gli esterni e dando supporto alla prima punta Abraham.
Per sfruttare ancor di più quest’upgrade però, si potrebbe considerare innanzitutto di integrare maggiormente entrambi i mediani, Reijnders e Fofana, nella manovra offensiva, in particolare quest’ultimo che sembra sempre prevalentemente coinvolto solo nella fase difensiva.
Inoltre, potrebbe portare benefici in termini di finalizzazione, un numero maggiore di sovrapposizioni e tagli verso l’interno da parte degli esterni Leao e Pulisic, i quali favorirebbero l’apertura di spazi nella difesa avversaria per concludere a rete.
Vincente anche si è rivelata la scelta di innalzare la posizione degli esterni di difesa Theo Hernandez ed Emerson Royal, i quali potrebbero anch’essi aumentare la frequenza delle loro sovrapposizioni, e, talvolta, magari invertirsi con gli esterni d’attacco per far perdere completamente i punti di riferimento ai difensori avversari.
Infine, non meno importante dell’overload sulle fasce, è alternare gli attaccanti a disposizione del tecnico dei rossoneri, cosa che non solo garantirebbe minuti e fiducia alle riserve, ma darebbe anche la possibilità di riposare ai titolari, specialmente in vista di una stagione dove il Milan giocherà quasi sempre una partita ogni tre giorni.
Alcuni miglioramenti e modifiche si possono dunque apportare, ma, per ora, il Diavolo sembra essere sulla buona strada per garantire una stagione piena di gioie ai propri tifosi.